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    Inequilibrio Festival

    Elena GuerriniBy Elena Guerrini14/07/2025Updated:14/07/2025Nessun commento9 Mins Read
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    Appunti di visioni  che emozionano  a Inequilibrio Festival :  un teatro  partecipato  e necessario abita i luoghi .

    Appunti di visioni  che emozionano  a Inequilibrio Festival :  un teatro  partecipato  e necessario abita i luoghi .

    “Il teatro è luogo di resistenza poetica,  e si fa spazio nel silenzio per far emergere ciò che  non ha voce.”  Antonio Neiwiller”                                                             ( Appunti 1993  Arcidosso . Toscana delle culture )         

    Inequilibrio Festival 2025 :  Castiglioncello,Vada , Rosignano Solvay , luoghi  di sguardi che resistono, parole e corpi  parlano delle invisibilità da riscattare. In questi primi giorni di Luglio ,  ho vissuto il festival da performer e da spettatrice ,vedendo  molte creazioni originali di teatro ,performance e danza  e confrontandomi con vari linguaggi della scena contemporanea .   È  stato come se il festival mi restituisse una costellazione di visioni parallele alla mia.Un paesaggio frammentato e potentissimo, dove fragilità, intimità, gesto e parola si sono fatti  materia teatrale .

    Sbucci – Gli omini –

    Inizio dai bambini, perché tutto parte da loro.In Sbucci, gli Omini hanno raccolto e lavorato le parole scritte da ragazze e ragazzi delle scuole elementari, trasformandole in testo  teatrale. Parole che sono semi e verità .È stato come ascoltare un coro fragile e lucido allo stesso tempo, che parlava del mondo con una verità senza filtri.Mi ha commosso la leggerezza senza infantilismi, la poesia che nasceva da frasi semplici e divertenti .Un teatro partecipato davvero, che non si limita a “dare voce”, ma crea spazio per accoglierla, quella voce .                 

    Wunder Tandem  -Concerto –

    Inequulibrio Festival si conferma luogo ideale per accogliere anche concerti capaci di intrecciare leggerezza e profondità, come il concerto delle Wunder Tandem,  visto all’anfiteatro Giuliano Scabia ,dove aleggiava l’anima e il sorriso del drammaturgo dai capelli di nuvola.  Un concerto scenico che ha saputo conquistare il pubblico con una formula semplice ma efficace: canzoni originali, ironia mai scontata e una vena poetica che attraversa tutto il repertorio. Le due donne perfettamente affiatate hanno costruito uno spettacolo che è insieme concerto e racconto, dialogo e gioco. Le loro voci si alternano e si rincorrono, accompagnate da fisarmonica e gesti clowneschi in un equilibrio costante tra melodia e parola, tra musica e piccole storie , con grande coinvolgimento del pubblico  che  ha seguito con attenzione e divertimento ogni brano, apprezzando la qualità delle armonie leggere e l’ironia gentile che attraversa tutto il concerto . 

    Alla fine  trascinato da potente energia  tutto il pubblico a ballare sottopalco. Wunder Tandem è un piccolo inno alla fantasia, alla musica che sa raccontare senza urlare, e a quel senso di meraviglia che, proprio come in bicicletta, si può ritrovare solo pedalando in  due .Daughter – Teodora Grano- 

    In Daughter di Teodora Grano  ho visto il corpo e la parola in una scrittura coreografica delicata e precisa, in cui la fragilità è una qualità della presenza scenica, il gesto trattenuto, lo sguardo che scivola altrove, il respiro che diventa suono,  tutto parlava di relazioni profonde di fili che ci legano ,di mani che scrivono .      Ho provato gratitudine vedendolo .                        

     Perché Daughter è  sorella, madre ,figlia. 

    Cinema Impero -Muna Mussie-

    Un incontro alla volta. Una storia invisibile  . Tra le strade di Asmara e Massaua  tra video e realtà  ci si immerge in altra epoca . Muna Mussie ti accoglie come fossi ospite in una memoria che non è la tua ma ti riguarda. Una meta-narrazione intima su più piani .        

    Il Cinema Impero è un luogo coloniale, oggi simbolo del rimosso. In questo lavoro, però, non c’è denuncia gridata ma una precisione etica e poetica che scava a fondo. Un rigore documentaristico . Io ho sentito lo sguardo di Muna attraversarmi come una domanda silenziosa. Cos’è il tuo sguardo?  Chi siamo noi ? Cosa e’il razzismo ? Cosa e’il fascismo ? Il senso del teatro e’uscire dalla visione con domande . 

    Anse – Usine Bau e Mezzopalco-

    L’ ho visto  al teatro di Vada. Seduta  vicino a  un diciottenne , mio figlio Dario  che ne è rimasto entusiasta . Anse è uno spettacolo pensato per un pubblico giovane ,ma mi ha parlato con  intensità. Una notte in una città , musica rock e house per un poema orale e sonoro sulla solitudine e il presente , sull’essere accettati o respinti .  Fari, finestre accese .Palazzi in una scena che evoca De Chirico . Immagini e luci in movimento , il ritmo, lo spazio diventano urlo in un mondo distante , sogno, racconto . Le parole ritmo e canto .È stato come guardare una notte giovane prima dell’alba . 

    Paesaggi invisibili  – Tre azioni teatrali  –                      Regia:  Tommaso Taddei 

    In Paesaggi invisibili ho ritrovato il senso più profondo della narrazione e della memoria . Attori e attrici locali, spazi non teatrali e affascinanti , pubblico partecipe e numeroso. 

    “La cultura è la memoria viva, è quel che resta quando tutto il resto scompare.”                              

     Pier Paolo Pasolini  

    Il progetto site-specific di Tommaso Taddei  sviluppato con Armunia e l’Universita ‘  Popolare , ci fa attraversare luoghi silenziosi e dimenticati, rendendo visibili le storie nascoste . Calvino ci parla di invisibilità come “il filo che lega passato e presente, memoria e futuro.” Pasolini ci ammonisce a non lasciare morire la memoria, perché “il passato che non si ricorda è un futuro che si perde.” Gli attori e le attrici  diventano qui testimoni, corpi vivi e danze  in una città che  non è quella che vedi , ma quella che viene raccontata , il villaggio Aniene che non esiste più , il casotto dei pescatori di Vada che  accoglie danze e canti , tramonto e nuvole in fila che sembrano disegnate , il monte della rena di Rosignano Solvay  e ‘ un ricordo e le parole sembrano nascere dalla terra .Ho visto accompagnato dalle note di un violino  un teatro che diventa geografia sentimentale .

    Ho visto un affiatato gruppo di attori e attrici  locali selezionati attraverso una call pubblica ,  guidati da Tommaso Taddei dei Gomagog ,  narrare entusiasti e impegnati , senza  fari  ne’ amplificazioni  le città invisibili e  la memoria che resiste .  Alla fine dello spettacolo  un rito poetico collettivo tra arte e natura : il gruppo ha piantato  sulla spiaggia di Vada davanti al casotto dei pescatori  alcuni girasoli. Rito di cura e speranza . Un omaggio silenzioso a quelle città immaginate da Calvino, fatte di desideri, sogni, fragilità e visioni. Come le città invisibili, anche i girasoli seminati sulla sabbia raccontano di un futuro che non si vede ancora, ma che esiste già  nell’attenzione e nella cura che sappiamo dedicargli oggi. Una azione per  esistere e lasciare traccia di quel paesaggio umano e poetico che il teatro   sa costruire. Esistere  e non essere dimenticati e’stato il filo rosso che ha legato  tutto festival .                                                                                 I

    l tema  ,invisibili , scelto dalla direttrice  artistica Angela Fumarola , ha dato i voce a sguardi resistenti a chi e’invisibile alle grandi folle  e continua a creare .      Nonostante tutto.  Grata per le visioni , dono  al festival e a chi legge un mio acrostico poetico , che mi riporta ai tempi universitari e alle lezioni con Umberto Eco , ai suoi giochi linguistici leggeri e  ironici per allenare la mente a trovare un senso nel limite , a inventare nella costrizione , perché dietro le parole più semplici si nasconde una piccola architettura invisibile .  INEQUILIBRIO

    Illumina ciò che sfugge allo sguardo comune.

    Nasce e fiorisce 

    Emozioni memorie  chiedono ascolto nel 

    Quotidiano  dell’ arte che accade.                                                    

    Umani che esistono e resistono                                        

    Inequilibrio fragile e vivo.          G                                Linguaggi che si intrecciano dove                                   Invisibili città affiorano                                                             Bambini e bambine scrivono il presente                                                 Ritorna la memoria   in angoli dimenticati                                          In ogni corpo diventa domanda    

                                                                                                                

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    Elena Guerrini
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    Elena Guerrini – laureata in Metodologia della Critica dello Spettacolo al Dams , Università degli studi di Bologna . E’ scrittrice , attrice-autrice e performer . ( Ha lavorato tra gli altri in spettacoli storici con Teatro Valdoca , Pippo Delbono , e al cinema con Pupi Avati e Paolo Virzi’) Ha pubblicato racconti e romanzi con Stampa Alternativa e Garzanti . Le sue creazioni sono monologhi coinvolgenti e originali : Orti Insorti , Bella Tutta, Alluvioni , Vie delle donne , Archeologia del coraggio , tutte in repertorio girano in teatri , festival e salotti o giardini di case private . Ha ideato e dirige dal 2007 il particolare festival “A veglia teatro del baratto” che si svolge ad Agosto a Manciano ( Gr) . Eventi all’aperto dove il pubblico si porta la sedia da casa e il biglietto di ingresso consiste in bottiglie di olio , vino , forme di formaggio e prodotti della terra . Nominata Ambasciatrice del Terzo Paradiso da Michelangelo Pistoletto , Elena fa dell’arte in ogni sua forma il suo pane quotidiano . La rubrica Appunti Teatrali su dols.it sara’ testimonianza di ciò che avviene tra arte e teatro nel qui e ora a Milano e non solo . Non semplici recensioni ma appunti ,storie , aneddoti , riflessioni , talvolta interviste o consigli di lettura o visione e presentazioni di festival. Elena Guerrini per dols.it indaga il quotidiano in modo politico e poetico mescolando linguaggi , ed e’sempre grata “ per l’antica arte del teatro che ancora raduna i vivi e li nutre “ ( Ringraziare Desidero. Mariangela Gualtieri ) . Per invitare la Guerrini a vedere performance , festival ,spettacoli o conferenze stampa potete scrivere alla redazione : appuntiteatrali@gmail.com

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