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      La solitudine dei non amati

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    Home»Costume e società»Al Regio la Cultura non muore
    Costume e società

    Al Regio la Cultura non muore

    A Torino l'eccellenza artistica e culturale
    Stefi Pastori GlossBy Stefi Pastori Gloss29/10/2024Updated:02/01/20251 commento3 Mins Read
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    Teatro Regio Torino, ingresso (foto di Stefi Pastori Gloss)
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    (precedente)

    Gloss ama viaggiare, prova un sentimento misto di passione, curiosità e passione per le città d’arte. In quanto figlia di roulottisti, fin dai cinque anni d’età aveva viaggiato con loro in tutta Italia, scoprendo il gusto per il bello, la condivisione, la diversità, dal paesaggio selvaggio alla chiesa rococò, dall’individuo dotto al contadino, dall’italiano del sud al nero d’Africa. Ciononostante, alcune destinazioni mancano al suo carniere da turista, sparpagliate proprio a Torino. Una di queste è il Teatro Regio, in P.za Castello, 215, 10124 Torino TO.

    Boccionista futurista cubista

    Passandoci davanti, rimaneva affascinata dalla cancellata. Le dicono si tratti di un’opera di un certo Mastroianni. 

    «Marcello?» 

    Mastroianni, Marcello e Umberto

    «No, suo zio, Umberto.» 

    «Peccato, sarebbe stato ancor più attrattivo per un teatro come il Regio.» Ma eseguendo alcune ricerche, si deve ricredere.

    Originario della Ciociaria, Umberto Mastroianni compie gli studi artistici presso l’Accademia di San Marcello a Roma, si trasferisce con la famiglia a Torino, proseguendo la sua formazione sotto la guida di un importante maestro. Dopo aver studiato le sue opere, Gloss sa che il  Mastroianni manovra agilmente i più disparati materiali, (bronzo, pietra, stagno, oro, acciaio, ma anche legno, terracotta e gesso), perpetuando un linguaggio riconoscibile nelle proprie opere, forse derivato dagli echi della guerra, in quanto aveva avuto un ruolo attivo nella Resistenza. Gloss ne riconosce la sua grandezza artistica. È un “boccionista futurista cubista“, così ama definirlo. 

    La cancellata Odissea Musicale

    Più di trent’anni fa fu creata dal Mastroianni la maestosa cancellata scorrevole del Regio, opera bronzea intitolata “Odissea musicale”; è costituita da due pannelli lunghi 12 metri e alti 3,60 ed è pregiato sipario che sostiene tre solenni gruppi scultorei, (Danza, Tragedia, Commedia) in una cornice continua di bassorilievi e lesene verticali.

    Portale scorrevole di Umberto Mastroianni (foto Stefi Pastori Gloss)

    Scelto per la collaborazione e l’antica amicizia con l’architetto Carlo Mollino, progettista dell’allora “nuovo” Teatro Regio, riaperto al pubblico nel 1973, Umberto Mastroianni, insieme alla Regione Piemonte, istituì il Premio Internazionale di Scultura a suo nome.

    L’oreficeria

    Gloss ricorda un Mastroianni in versione orafa esposto al Vittoriale del D’Annunzio nella primavera del 2024. Nella cinquantina di oggetti in oro, tra gioielli e piccole sculture, Gloss vede perpetuarsi nella mostra a lui dedicata «Come un oro caldo e fluido», il gusto per l’assemblaggio di forme geometriche, ruote dentellate, meccanismi, fori, rondelle, linee spezzate e dinamiche come tessere compositive di un mosaico dalle infinite combinazioni. Là era esposta anche la meravigliosa collana a pendente “Meteora”. 

    Umberto Mastroianni, collana Meteora (fonte sito Pinterest)
    Umberto Mastroianni, collana Meteora (foto di Stefi Pastori Gloss)

    Artista eclettico, il Mastroianni si dedicò anche alla produzione orafa, ricorrendo alla fusione a cera persa per i suoi ornamenti, corposi oggetti in oro, talvolta decorati da smalti colorati, che riproducono le forme esplosive adottate nella scultura. 

    Mastroianni trovò una sincera estimatrice in Palma Bucarelli, già direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, che ebbe modo di indossare le sue creazioni (spille, ma anche anelli) in diverse occasioni pubbliche, a conferma di quale importanza assuma un mentore per un artista. Gloss pensa a Guttuso e alla sua anfitriona Marzotto.

    Umberto Mastroianni anche orafo a cera persa (fonte Internet)

    Fare un giro a Torino anche solo per la cancellata del Regio merita il viaggio. Qui nasce e cresce la Cultura.

    (seguente)

    Netnografia:

    Chi è Umberto Mastroianni: Fondazione Umberto Mastroianni

    https://www.fondazionemastroianni.it/umberto-mastroianni/ (ultimo accesso ottobre 2024)

    Un po’ di storia della cancellata: “Odissea musicale”. Bozzetti della cancellata scultorea di Umberto Mastroianni per il Teatro Regio https://archivi.teatroregio.torino.it/oggetti/?id=30639 (ultimo accesso ottobre 2024)

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    Stefi Pastori Gloss
    Stefi Pastori Gloss
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    “In tempi in cui sono più gli scrittori dei lettori, vedermi portata a cena da sconosciuti leggitori pur di poter acquistare i miei libri al di fuori del caos del Salone del Libro, è una gratificazione enorme che acquieta il karma da #maestrinadellapennarossa, ma che dà anche la misura dello sforzo nel trasformare lo spropositato ego artistico in qualcosa di utile per il prossimo.” Sono le parole con cui si presenta Stefi Pastori Gloss. Ghost writer per chiunque abbia idee, redige un blog di recensioni, il cui nome si ispira a un film di Nanni Moretti, perché lei stessa fu sceneggiatrice. Nei Novanta lo fu anche per Verdone, solo una femminista come lei può scrivere le battute del maschilismo più becero. Forse in reazione all’asettica scrittura da sceneggiatrice, oggi si ritrova a scrivere tra Dante e D’Annunzio. Lettrice selezionatrice di opere prime sotto contratto, giudice arbitra del Torneo IoScrittore, i suoi romanzi, spicilegi poetici o saggi (Bidellume, Fuochi d’artificio, Rinascite Ribelli, Parerga Violenti, L'amore veste collant di carne e altre opere) sono in vendita nelle librerie indie e in privato sui Social. Parlano di tematiche come bullismo, discriminazione di genere, guerra. Prossimi temi: l’amore dall’eterno passato per l’infinito futuro. Un femminicida vi si inframmezza. Hikikomori e tennis. Inorridita dalle critiche a Samantha Cristoforetti, in “L'amore indossa collant di carne”, raccolta di racconti, ha rivolto la sua attenzione al confronto dialettico tra stereotipi, a volte alla base delle discriminazioni tra Donne e Uomini. In Rinascite Ribelli #siamotuttijoker, saggio, ha dato risalto al “Codice Rosso”. In “Parerga Violenti”, spicilegio poetico in forma di vocabolario, propone singole parole nei loro etimo e le analizza nel dettaglio allo scopo di invogliare a lasciare al più presto il proprio picchiatore. In “Bidellume”, romanzo, Gloss veicola il rispetto tra individui in situazione di bullismo. Editi da Brè Edizioni. Insieme al suo partner, presenta le opere in tutta Italia allo scopo di risvegliare le coscienze su questi tristi fenomeni. Da anni si occupa di sensibilizzare circa la violenza sulle donne e, più in generale, di ripristinare la cultura del rispetto tra individui. Sosteniamo la cultura perché renda liberi Tipeee: glossparla YouTube: GLOSS Stefi Pastori - youtube.com/@stefipastorigloss TikTok: #videopiccoli #grandeletteratura #stefipastorigloss Instagram: #stefipastorigloss #ilibriscrivonoilibri #bidellume #rinasciteribelli Blogspot: leggolibrifacciocose poetryreadingandtheotherside 2non2

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