La casa editrice Le Assassine che pubblica autrici di gialli e noir non italiane nelle sue due collane “vintage” e “oltreconfine” ci propone una scrittrice argentina ancora vivente, Laura Valenzuela, https://www.otago.it/autori/luisa-valenzuela/che si è ispirata a un fatto di cronaca realmente accaduto per creare questo suo originalissimo e magico “il procuratore muore” nella perfetta traduzione dall’argentino di Laura Mongiardo. L’episodio politico a cui si riferisce Valenzuela è il presunto suicidio di Alberto Nisman, famoso oppositore di Cristina Fernandez de Kirchner, all’epoca presidente dell’Argentina, accusata di aver coperto il coinvolgimento dell’Iran nel sanguinoso attentato contro un centro ebraico a Buenos Aires nel 1994.
La Valenzuela crea il personaggio dell’ex commissario Santiago Masachesi, costretto al pensionamento anticipato perché in disaccordo con la versione ufficiale del delitto del procuratore, e della sua ex fidanzata dell’adolescenza Teldi che rivede dopo tanti anni e alla quale sente di poter raccontare la sua versione di come sarebbero invece andati i fatti perché condividono l’amore per i gialli, da miss Marple a Montalbano, e quindi crede sia la persona giusta per ascoltarlo.
Complimenti per lo stile narrativo così variegato e attraente, con inserimenti di parole in italiano e in latino e un neologismo che riguarda il commissario creato da Camilleri, il ritmo è altalenante tra momenti lenti nelle descrizioni e vorticosi nei dialoghi: si legge in un soffio.
C’è un cameo all’interno del libro: Teldi farà leggere a Santi, l’amore ritrovato, il suo romanzo inedito creando così una finzione nella finzione con atmosfere quasi oniriche, delizioso il personaggio del barman Barry, trans FtM, che torna al sua natio paese di saline, quanta magia!
