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    Home»Costume e società»Attualità»Think positive»donne in dialogo»Il burnout è donna?
    donne in dialogo

    Il burnout è donna?

    Alexia Di FilippoBy Alexia Di Filippo10/10/2022Updated:10/10/2022Nessun commento4 Mins Read
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    Molti rimarranno sorpresi nel porsi la domanda se il burnout, definito dall’OMS nel 2019 un fenomeno occupazionale derivante da uno stress cronico e mal gestito, riguardi prevalentemente il sesso femminile.

    Burnout, termine anglosassone che rimanda all’italiano bruciato, scoppiato, è stato riconosciuto nel maggio del 2019 quale sindrome caratterizzata da quell’esaurimento di forze con perdita della concentrazione e caduta della performance associati a disinteresse per la propria attività, riscontrati di frequente in ambito sanitario o nei manager di alto livello, la cui incessante applicazione al lavoro sconfina nel Workaholism.
    Meno noti sono i burnout degli insegnanti, dei genitori e dei lavoratori in smartworking con evidenti difficoltà a far valere il proprio diritto alla disconnessione.
    Cosa hanno in comune tutte queste categorie? L’importante componente femminile; eccezion fatta per i vertici aziendali cui le donne non riescono quasi mai ad avere accesso, in parte perché escluse da sempre dai giochi di potere, ma anche perché innegabilmente sfavorite dal doppio lavoro famiglia-ufficio o dalla usurante necessità di dover lavorare il triplo per non vedersi riconoscere la parità coi colleghi uomini.
    Sì, il burnout è donna, anche per quel portato tradizionale per cui soprattutto a lei si chiede di curarsi dei familiari, dai figli piccoli ai nonni, sino al marito neoliberisticamente in corsa per il successo, dietro cui ancora nel 2022 c’è fin troppo spesso una “grande donna” che si fa piccola, invisibile, per accontentare tutti e arrivare a tutto, sino a cortocircuitare bruciando se stessa.

    Se però il burnout è donna, femmina è anche la soluzione, secondo me.
    C’è una ancestrale saggezza nel corpo femminile, in quel susseguirsi dei cicli ormonali che rimanda all’avvicendarsi delle lune, al rincorrersi delle maree e al succedersi delle stagioni, a quell’appartenere alla natura dell’essere umano che nella donna si compie nella facoltà di partorire la vita in nove mesi, non in due, come imporrebbe l’efficientismo postcapitalistico delle moderne società globalizzate, se solo potesse.
    Negli ultimi anni si sta assistendo al progressivo incremento del fenomeno delle dimissioni di tante persone che non riescono a sostenere ritmi di lavoro sempre più frenetici e a vivere vite pensate per dei meri consumatori di merci il cui unico valore è il Dio Danaro.
    Tutt’attorno aleggiano sinistri gli aliti pandemici e i bagliori delle guerre degli uomini, alcune delle quali si consumano sul corpo e persino sui capelli delle donne che dovranno combattere, unirsi e lottare ancora, affinchè possano vedersi riconoscere anche economicamente il merito di tutto il lavoro che svolgono, soprattutto quello che non si vede, di cura dei figli e dei familiari, potendo scegliere di dedicarsi solo a quello o richiedendo aiuti efficaci e piena parità salariale e di mansione qualora decidano di impegnarsi anche nella società del lavoro.

    E’ la donna che per prima s’accorge e che sostiene il padre piegato dal lavoro usurante o il compagno costretto a turni massacranti, il figlio perso negli infiniti stage sottoretribuiti, la figlia incinta che a motivo di questo perde il lavoro.
    Si dice che chi educa una bambina educhi un popolo; ebbene, si deve puntare, fin dalla prima infanzia, sulla consapevolizzazione del valore della donna, sia che voglia essere madre di figli, che di familiari, pazienti o progetti, perché una madre lo sa che per tutto c’è un tempo giusto, come per cuocere il pane o il far fiorire le rose e che ci vuole collaborazione e rispetto per coordinare una famiglia come una comunità.
    E allora nessuno si brucerà più per un lavoro che è un correre come il criceto sulla ruota, ma ci sarà la rivoluzione del rispetto della nostra umanità, dell’equa ripartizione, del momento del riposo e di quello di qualità. Solo così, rallentando, ci si salverà.

    burnout
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    Alexia Di Filippo
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    Dr.ssa Alexia Di Filippo Psicologa, Psicoterapeuta Laurea con lode in Psicologia dello Sviluppo ed Educazione nel 1997. Iscritta all’Albo degli Psicologi dal 1999. Psicoterapeuta specialista in Self Analisi Bioenergetica e Psicologia Clinica Strategica. Conduttrice diplomata di classi di esercizi bioenergetici. Consulente per la Asl RM D in Progetti di Promozione della Salute e Prevenzione del disagio Psichico che hanno interessato centinaia di adolescenti delle Scuole superiori del Distretto. Coordinatrice di Progetti di Prevenzione del rischio ambientale che hanno coinvolto migliaia di bambini, ragazzi e personale docente di scuole elementari e medie del Comune di Roma. Ricercatrice nell’ambito di una vasta indagine epidemiologica sugli incidenti avvenuti in tutti gli ambienti di vita della ex VI Circoscrizione del Comune di Roma. Docente in corsi sul controllo dei rischi ambientali rivolti ad educatori di asili nido. Docente di Educazione stradale in corsi per alunni di scuola superiore. Autrice di articoli specialistici per la Rivista della Protezione Civile DPC informa. Consulente di équipe bariatrica per la valutazione ed il trattamento dei disturbi alimentari. Ideatrice e Docente di due metodi registrati per il benessere psicocorporeo pubblicati su Rivista Scientifica, che sono stati scelti per eventi accademici relativi alla Giornata dello stile di vita 2019 e alla Giornata mondiale dell’obesità 2020. La sua professionalità viene spesso richiesta per approfondimenti in trasmissioni radiofoniche e televisive, come anche in incontri con il pubblico presso Enti culturali, per la promozione del benessere psicocorporeo, la prevenzione del disagio psichico ed il contrasto alla violenza di genere. Cura una rubrica di psicologia in cronaca per un quotidiano universitario online. Svolge attività di educazione, prevenzione e di corretta informazione in ambito psicologico sui social. Esercita la libera professione di Psicoterapeuta a Roma e a distanza.

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio ha anche scritto la sceneggiatura, spiega: «I personaggi sono nati e si sono sviluppati, per lo più, già con il volto di chi li avrebbe interpretati, il loro corpo, i loro modi. Questo ci ha aiutato molto nello scrivere il film, perché, laddove la sceneggiatura non poteva e non doveva dire, potevamo immaginare un colpo d’occhio, un movimento, un gesto, una espressione che riempissero quel “vuoto”. 

https://www.dols.it/2025/05/20/lisola-degli-idealisti/
    È il tempo delle rose È il tempo delle rose
    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
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