Inpiedi a Milano

0

I casi in cui la fisioterapia può rivelarsi utile sono davvero innumerevoli:  legati all’invecchiamento, problemi muscolari, disturbi articolari, problemi neurologici. Scopriamo di che cosa si tratta e quando può essere utile. Ho voluto intervistare la proprietaria di un nuovo centro fisioterapico…anche robotizzato. Da Casalbuttano a Milano.

Damiana Brunelli a  18 anni ha deciso di lasciare Caselbuttano di dove è originaria e si è  trasferita e Milano per frequentare l’ università. Qui ha strutturato e creato un centro fisioterapico molto comodo e avanzato: Inpiedi. un centro di riabilitazione ad alta tecnologia

Perché ha deciso di far partire il centro in piedi? Il centro è molto accogliente sia negli spazi che nei colori. Anche il logo è molto accattivante. Studiato da lei? vuole riflettere la sua voglia di andare avanti?
Tutto ha inizio nel 2016, con una telefonata mi hanno informato che mia madre aveva avuto un aneurisma cerebrale ed era caduta in uno stato di coma istantaneo.
Da quel momento ho iniziato a fare ricerche su ricerche e a documentarmi. Per 9 mesi mi sono trasferita con lei in una rinomata clinica estera dotata di macchinari ad alta tecnologia per la riabilitazione. In questo lungo periodo la mia curiosità mi ha permesso di scoprire il mondo della robotica in riabilitazione
e di capirne le potenzialità.
L’interesse si è presto trasformato in voglia di fare. Volevo aiutare chi si trovava nella mia stessa situazione. Una sera, durante l’abituale chiamata con mio padre, gli ho chiesto: cosa ne pensi se apriamo un centro di riabilitazione con queste macchine in Italia?
Il suo consenso è stato l’input affinché il progetto prendesse forma nella mia mente. Mi sono occupata di ogni aspetto con estrema dedizione: dal concept iniziale alla scelta dei macchinari,
degli arredi e fino alla cura dei minimi dettagli.

Il nome ‘In Piedi’ a dir la verità l’ha scelto mio papà, mi è subito piaciuto in quanto evocativo e così ho deciso la grafica.
La mia esperienza personale ha creato in me il desiderio di costruire un centro accogliente e funzionale, lontano dal classico contesto ospedaliero… le persone si devono sentire a casa Da qui nasce “In Piedi”!

L’obiettivo è quello di porre al centro della nostra attività l’esigenza del paziente, il suo stato di salute, con
l’attenzione umana e la competenza professionale necessaria a soddisfare ogni suo bisogno.
La speranza, nonché motivazione più grande nel vedere realizzarsi questo mio progetto, è quello di aiutare persone che hanno vissuto situazioni simili alla mia, con l’auspicio che possano rialzarsi in piedi

entrataItalia ci sono molti centri riabilitativi ma pochi con il lokomat. A cosa serve e a chi serve?.
E’ un apparecchio robotico molto costoso e quindi non presente se non in pochi Centri. E’ robotico, il che vuol dire che, per le sue caratteristiche costruttive, interagisce con la persona durante l’esercizio delcammino. Serve per esercitare intensivamente la stazione eretta, il cammino e l’equilibrio in tutte le persone che hanno problemi nel cammino, soprattutto quando sono più gravi e non gestibili con la solafisioterapia . L’esercizio che viene imposto è programmato individualmente sulla persona con l’impostazione sul dispositivo dei parametri cinematici necessari volta per volta, per rendere il training progressivamente più impegnativo . Ovviamente per fare questo, occorre che il fisioterapista sia formato per l’utilizzo del dispositivo specifico , e abbia la sufficiente esperienza per adattare l’esercizio con la macchina alle diverse necessità dei pazienti.

Serve in tutte le patologie neurologiche con problemi di cammino di equilibrio o anche semplicemente di stazione eretta (dopo un ictus, nella sclerosi multipla, nella malattia di Parkinson, negli esiti di trauma cranico e in molte malattie neurologiche che si manifestano nell’infanzia) , ma è utile anche in molte patologie ortopediche sia degenerative che traumatiche a completamento della fisioterapia tradizionale.
Questo esoscheletro consente di riprodurre uno schema motorio assimilabile alla normale deambulazione
L’uso di Lokomat, inoltre, ha dimostrato la capacità di migliorare le funzioni cardiovascolare e respiratoria, d ridurre la spasticità, di mantenere elasticità muscolare e prevenire rigidità
muscolari.

Le macchine stanno supportando o sostituendo l’uomo in alcuni casi?
Il Lokomat supporta e non sostituisce. Permette di accelerare il processo di neuroplasticità che avviene con la riabilitazione. ”
Esercizi svolti con l’aiuto di realtà virtuale favoriscono il coinvolgimento del paziente ed il suo livello motivazionale

CONDIVIDI

Profilo Autore

Caterina Della Torre

Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

Lascia un commento


sette + = 12