Memphis Again

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“Memphis Again” è la mostra, diretta e curata da Christoph Radl
Flavia Capudi Schenone
“Memphis Again” è la mostra, diretta e curata da Christoph Radl, appena inaugurata alla Triennale nello spazio della Curva al primo piano. Pensata dall’ideatore come una lunga passerella su cui mobili, lampade, oggetti iconici prodotti nel periodo tra il 1981 e il 1986, si fanno ammirare dai visitatori che sfilano tutt’intorno. In un’atmosfera da nightclub, suggerita dalla colonna sonora di Seth Troxler che si sente in sottofondo.
Il défilé inizia con “Carlton” di Ettore Sottsass e continua con pezzi di Michele De Lucchi, George J. Sowden, Martine Bedin, Andrea Branzi, Shiro Kuramata, Marco Zanini, Matteo Thun, Peter Shire, Aldo Cibic, Nathalie Du Pasquier, Gerard Taylor, Masanori Umeda. Una carrellata di colori, luci, forme, materiali, ricordi di come Memphis era nata da un movimento culturale guidato da Ettore Sottsass e Barbara Radice per dare vita ai prodotti disegnati da lui stesso e da un gruppo di giovani architetti e designers riunitisi attorno a lui, tra cui Aldo Cibic, Matteo Thun, Marco Zanini, Martine Bedin, Michele De Lucchi, Nathalie Du Pasquier e George Sowden.
Il design di Memphis ha dato il via a una nuova concezione espressiva legata a nuove forme, nuovi materiali e nuovi pattern, ha ridisegnato le abitudini dell’abitare, rivoluzionando le logiche e conquistando il mondo del design stesso.
Per saperne di più: Barbara Radice – “Memphis”, ricerche, esperienze, risultati, fallimenti e successi del Nuovo Design” – editrice Electa Triennale Milano7 Fino il 12 giugno 2022 www.triennale.org
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Dols

Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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