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    Home»Pari opportunità»i DIRITTI DELLE DONNE»Le donne turche non sono sole
    i DIRITTI DELLE DONNE

    Le donne turche non sono sole

    Marta AjòBy Marta Ajò22/03/2021Nessun commento5 Mins Read
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    donne-turche
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    La Turchia si è ritirata dalla Convenzione firmata dal Consiglio d’Europa ad Istanbul nel 2011, con lo scopo di prevenire la violenza contro le donne, fornire sostegno alle vittime di abusi e perseguire penalmente i colpevoli. L’impegno di quel Trattato internazionale vincolava ogni Stato firmatario ad attenervisi nel rispetto di diritti e doveri in esso contenuti.

    E’ singolare e grave che, a distanza di dieci anni, e nonostante che in Turchia si stimi che solo nell’anno 2020 si siano registrati oltre 300 femminicidi, il presidente Erdogan abbia ritirato la firma dalla Convenzione con la motivazione incredibile che essa minaccerebbe la solidità dell’istituzione familiare.
    La stessa famiglia in cui nella maggiore parte dei casi si sviluppa e si compie la violenza medesima.
    Questo atto gravissimo va ad intaccare gli accordi raggiunti in ambito internazionale per operare verso una visione paritaria, in termini di diritti, per proteggere le donne e le ragazze dalle violenze che subiscono quotidianamente.
    La Convenzione di Istambul ha stabilito principi vincolanti nella lotta alla violenza contro le donne ed è stata definita dallo stesso Consiglio d’Europa come «lo strumento giuridico più ambizioso volto a prevenire e combattere la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica quali violazioni dei diritti umani»
    La stessa, impone che vengano adottate “norme giuridicamente vincolanti volte a perseguire varie forme di violenza contro le donne, come, per esempio, la violenza domestica, lo stalking, le molestie sessuali e la violenza psicologica”. Affermando altresì, come uno dei valori fondanti della Convenzione, che la violenza contro le donne non sia da considerare una questione privata, ma di interesse pubblico.
    «Gli Stati hanno un obbligo, dotandosi di politiche globali e integrate, di prevenire la violenza, proteggere le vittime e punirne gli autori. Ratificando la convenzione, i governi sono obbligati a cambiare le loro leggi, introdurre misure pratiche e stanziare risorse per adottare un approccio di tolleranza zero nei confronti della violenza contro le donne e della violenza domestica. Prevenire e combattere tale violenza non è più una questione di buona volontà ma un obbligo giuridico. Questo aiuterà le vittime in tutta Europa e in altri paesi».
    La Convenzione non pone l’accento “sull’abolizione delle differenze” tra donne e uomini né stabilisce che donne e uomini sono o dovrebbero essere “uguali” ma certamente chiede di agire per combattere l’idea che le donne siano inferiori agli uomini sottolineando che entrambi devono avere pari opportunità e pari diritti nella società. Una percezione dell’individuo che non si basi su generi, diseguaglianze e stereotipi ricorrenti.
    Quanto avvenuto in Turchia, che a molti può apparire come una delle tante notizie provenienti dall’estero, suscita invece allarme profondo nel mondo delle donne che chiedono e lottano perché la violenza di genere venga denunciata, condannata e combattuta da tutti gli stati democratici a partire dall’Italia.
    La decisione della Turchia di uscire dal Trattato mette in evidenza la volontà di fare un passo indietro rispetto alla parità di genere e di volerla riportare in dinamiche legate a valori riconducibili ad una visione patriarcale e illiberale di quella società.
    Il venire meno di un Trattato internazionale riguarda tutti i Governi che lo hanno sottoscritto. Per questo sarebbe auspicabile che essi, anche attraverso i propri Ministri degli Esteri, assumano una posizione non solo mediatica che vada oltre rapporti bilaterali e interessi economici esercitando una particolare attenzione verso il rispetto di diritti uguali per tutti.
    Le donne turche che sono scese nelle piazze turche per protestare contro Erdogan e il suo Governo, il sostegno che esse stanno raccogliendo da parte di tutte le altre, dimostrano come la violenza di genere sia un fenomeno che va al di là di ogni confine.
    Sono le stesse che in quella che fu considerato un tempo la “primavera araba” marciarono per la democrazia e la libertà, per aprire la strada del riconoscimento dei diritti umani. Fu, quella, una stagione breve che si ritrova oggi in un’altra stagione, che tenta di ricacciarle indietro e “punirle” per il loro protagonismo nel volere conquistare un posto equo e sicuro nel mondo.
    Le donne, ovunque nascano, crescano, s’istruiscano, lavorino, operino nel sociale come in ogni altro luogo, conoscono fin da ragazze, purtroppo anche da bambine, il significato ed il peso della differenza di genere.
    Un fenomeno che è diventato un dato storico, un comportamento innaturale in quanto rilevato dalla memoria, accettato dalla tradizione, attuato dalla religione e dalla politica.
    Le donne rimangono ancora troppo sole nel contrastare tutto ciò e ad esse, nell’avversare quello che fu male nel passato, nel voler correggere ciò che di sbagliato vi è nel presente, non resta che immaginare e perseguire scenari diversi in cui interagire da protagoniste attive.
    Le donne turche faranno coraggiosamente la loro battaglia di protesta ma sappiamo che questo non potrà bastare e che ancora il cammino sarà irto di grandi difficoltà.
    La primavera meteorologica appena sbocciata non contempla quella delle donne turche.
    Ma non sono sole, oggi come ieri, in tutte le stagioni.

    Turchia
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    Marta Ajo
    Marta Ajò
    • Website

    Marta Ajò, scrittrice, giornalista dal 1981 (tessera nr.69160). Fondatrice e direttrice del Portale delle Donne: www.donneierioggiedomani.it (2005/2017). Direttrice responsabile della collana editoriale Donne Ieri Oggi e Domani-KKIEN Publisghing International. Ha scritto: "Viaggio in terza classe", Nilde Iotti, raccontata in "Le italiane", "Un tè al cimitero", "Il trasloco", "La donna nel socialismo Italiano tra cronaca e storia 1892-1978; ha curato “Matera 2019. Gli Stati Generali delle donne sono in movimento”, "Guida ai diritti delle donne immigrate", "Donna, Immigrazione, Lavoro - Il lavoro nel mezzogiorno tra marginalità e risorse", "Donne e Lavoro”. Nel 1997 ha progettato la realizzazione del primo sito web della "Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità" della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il quale è stata Editor/content manager fino al 2004. Dal 2000 al 2003, Project manager e direttrice responsabile del sito www.lantia.it, un portale di informazione cinematografica. Per la sua attività giornalistica e di scrittrice ha vinto diversi premi. Prima di passare al giornalismo è stata: Consigliere circoscrizionale del Comune di Roma, Vice Presidente del Comitato di parità presso il Ministero del Lavoro, Presidente del Comitato di parità presso il Ministero degli Affari Esteri e Consigliere regionale di parità presso l'Ufficio del lavoro della Regione Lazio.

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

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Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
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A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
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E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
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    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
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