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    Home»Salute e benessere»Ginecologia»Donne e maternità negata
    Ginecologia

    Donne e maternità negata

    Aura FedeBy Aura Fede14/03/2021Updated:14/03/20211 commento5 Mins Read
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    maternità
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    Due anni fa il ministero della Salute a avuto la singolare idea di indire  il “Fertility Day”, una giornata per sensibilizzare le italiane e gli italiani sulle cattive abitudini che possono portare all’infertilità. Ma le donne italiane cosa pensano davvero?

    La principale delle tante critiche sottolinea l’insensibilità di alcuni messaggi della campagna e del suo stile comunicativo nei confronti delle donne che non possono avere figli e di quelle che
    non La campagna di informazione invitava ”tutti” i cittadini a fare figli vista la preoccupante (economico-pensionistico)
    decrescita demografica italiana.
    I promotori dell’iniziativa non avevano tenuto in conto
    – le motivazioni per cui le donne (e anche gli uomini) non vogliono o non possono avere figli
    – il fatto che l’Italia è uno dei paesi al mondo in cui la percentuale di donne che non vogliono avere figli per scelta sta crescendo di più.

    Secondo i dati dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) raccolti tra il 2005 e il 2010 quasi un quarto delle donne italiane nate nel 1965 è arrivata verso la fine dell’età fertile senza avere figli.
    Negli Stati Uniti la percentuale si ferma al 14 per cento, in Francia al 10 per cento.

    Le motivazioni per cui sempre più donne scelgono di non avere figli sono moltissime, spesso molto personali e profonde, ma nonostante questo ma società continua a esercitare una forte pressione sulle donne per quanto riguarda la maternità.
    Alla quale più di ogni altro evento, sarebbero legate la realizzazione e la massima felicità per una donna.
    Senza figli, non maternità è una scelta che pare portare il segno meno e proprio per questa natura negativa appare a molti/e, anche agli occhi di donne che la compiono, come una una scelta meno libera dell’altra. (Eleonora Cirant)
    Si dimentica che anche la scelta della maternità (come tante altre scelte della vita) e spesso frutto di un compromesso, di una mediazione.
    Solo recentemente il controllo della fertilità,prima esercitato dalla società sta diventando, fra molti ostacoli, scelta soggettiva
    È importante parlare di scelta nella maternità perché oggi come non mai si mostra ambivalente.
    Da un lato qualcosa che possiamo scegliere in virtù del cammino storico realizzato dalle donne.
    Dall’altro qualcosa che non possiamo non scegliere, pena l’esclusione dal mondo della madri, un mondo legittimato e legittimante da un punto di vista, sociale, psichico, politico, storico, simbolico etc.
    La negazione della maternità non è un’esperienza nuova, ma certo lo è oggi per la sua incidenza numerica e la sua manifestazione come scelta personale.
    L’importanza che la nostra cultura dà ancora oggi alla maternità come componente imprescindibile dell’identità sessuale non può essere sottovalutata soprattutto perché la Chiesa Cattolica, che costituisce il referente etico della maggior parte degli italiani, condanna non solo l’aborto, ma anche la contraccezione farmacologica e meccanica, e pone la procreazione tra i primi scopi del matrimonio.
    Benchè oggi le coppie senza figli siano accettate dalla nostra cultura, l’aver contratto un vincolo di matrimonio di per sé costituisce un “obbligo sociale e familiare “ a mettere al mondo un figlio .
    La spiegazione da parte di una donna dei motivi della scelta di non maternità sembra suscitare sensazioni “sgradevoli” nelle donne con figli.
    L’affermazione di libertà della prima sembra evocare la mancanza di libertà dell’altra.

    Si cade così nella trappola del dover stabilire chi ottiene il maggior punteggio

    Prima quelli biologico istintuali
    Maternità (istinto primario a procreare) e seduzione (istinto conscio e inconscio ad attrarre chi sappia soddisfare la prima istanza)
    Sono i principi che hanno definito la donna nella storia
    Mamma: fino agli anni ’60 del secolo scorso sinonimo di femmina, status irrinunciabile per ogni donna meritevole di dirsi tale, per cui la sessualità altro non era che un mezzo per volgere quel fine (essere mamma), con o senza piacere.

    Fino a 50 anni fa anche l’idea di un corpo bello era differente, la magrezza un malanno: la manifesta inadeguatezza al compito per cui Dio ci aveva messo in terra (e cioè fare le mamme). Le grassottelle invece erano appetitose e appetibili: piene di salute, di ormoni che disegnavano seni e fianchi larghi e forti, ottime per crescere i bambini e perciò socialmente belle.

    I principi.

    Erotismo(ricerca e esplorazione del piacere fisico personale)
    Lavoro(ricerca della realizzazione sociale)rtà.

    I primi due principi (maternità e seduzione) riconoscono alla donna l’idoneità a fare coppia ossia a essere parte essenziale e fondante di un collettivo (famiglia)
    I secondi due (lavoro ed erotismo) le riconoscono l’idoneità all’autonomia ossia a essere indipendente e decidere da sola se come e quando fondarlo un collettivo
    Il potere di decidere quale dei pilastri che compongono la nostra identità di donne vogliamo assecondare è dato alle donne del 2000 come frutto di battaglie, a volte cruente, fatte da altre donne sull’emancipazione, dove emanciparsi ha voluto dire sciogliere un vincolo di oppressione, legato alla riproduzione come unico scapo della sessualità
    e accettare anche la responsabilità di essere libere di scegliere.
    Liberarsi e emanciparsi (la psiche e la complessità sociale) sono due cose che ci consentono di muoverci nel mondo di oggi.

    Un cammino iniziato da molto, ma non ancora compiuto
    Ma attenzione lla liberalizzazione sessuale ha sì abbattuto muri, rovesciato tabù e quant’altro,ma ha pure detto a tutte qualcosa di pericolosamente democratico, cioè
    beh, ora siete libere, fate un po’ quello che vi pare.

    Ecco, le ragazze, fanno il grande salto e libere e orgogliose iniziano a dire, urlare, cose come ”io sono mia!”
    E soprattutto cose come ”il corpo è mio e me lo gestisco io.
    E come, di grazia? In che modo hanno intenzione di gestirlo, questo corpo?
    Seguendo quale misterioso libricino d’istruzioni?
    La libertà (o l’anarchia), badiamo,non sono cose facili da maneggiare.

    maternità
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    Aura Fede
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    Aura Fede. Siciliana ma ora abita a Treviso. A Padova ha fatto gli studi pre-universitari e universitari. Docente nel corso post-laurea (per psicologi e specialisti ginecologi) di psicoprofilassi ostetrica dell’Università di Padova E' sessuologa clinica (altre a consulente) e Formatore dell'istituto Internazionale di Sessuologia di Firenze diretto dalla prof. Roberta Giommi. Ha frequentato il corso di Mindfulness presso l’AISPA di Milano, autrice di lavori scientifici su vari argomenti legati alla specializzazione. Coautore di volumi sul benessere delle donne e sul benessere dei ragazzi.

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    1 commento

    1. Lorenzo on 03/10/2021 19:50

      Discorso un po troppo contorto ed emozionale, tipico da ideologia femminista radicale.
      Secondo me il pericolo per le donne adesso è grande e reale e si chiama: solitudine totale.
      Poiché Pandora è nuda e ha mostrato la sua vera natura, gli uomini se ne vanno per la loro strada e lasciano Pandora sola, senza amore, senza relazioni, senza matrimonio, senza figli, senza soldi, senza protezione e senza il supporto di Provider.
      Pandora è sola e dovrà lavorare tutta la vita per sostenersi e fare i figli da sola.
      Poiché Pandora è materialista e spende 4 volte più di un Uomo, sarà una schiava del lavoro sino alla morte.
      Il romanticismo è finito.
      Gli uomini non hanno più fiducia nelle donne.
      Buon viaggio a tutte le donne.
      Lorenzo

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

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    Redattora del sito internet www dols.it

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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

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