Praticare L’Empatia

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E’ importante sapere che “empatici” si può diventare e serve, prima di tutto , a  farci stare meglio, a vivere meglio.

“Ciao cara come stai? ”
“Mah, sono molto  preoccupata. Ho un grave problema che devo risolvere e sono davvero giù col morale in questi giorni”.

“A si, certo! Anch’io  ho un problema che non mi fa dormire! Pensa che ne parlavo ieri anche con mia cugina e le dicevo che .. ecc ecc ecc….” e via cosi con la minuziosa descrizione  , da parte della nostra interlocutrice, di ogni particolare di quello che le sta capitando !
Il tutto esattamente un secondo dopo aver  chiesto “a voi “ , invece, come stavate.
Tutto senza avere posto un attimo di attenzione alla vostra risposta salvo usarla unicamente  come utile ,egoistico gancio per poter parlare esclusivamente  delle proprie cose .

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Quante volte ci capita una situazione cosi ? Lasciandoci perplesse e con un vago sapore di sconcerto nel cuore ?
Io credo molto, molto spesso.
Ha un nome tutto questo e si chiama mancanza di Empatia .
Una parola  in voga , ma molto  travisata.
Qualcosa che non significa  simpatia, che non è compassione né pietismo ma , invece, riuscire a mettersi nei panni di chi abbiamo di fronte , ascoltando  con attenzione , riconoscendone le emozioni e , contemporaneamente vivendo e imparando a percepire consapevolmente le nostre.
Per dirla semplicemente, dato che il tema è vastissimo, cito la Treccani per cui   Empatia è la “ Capacità di porsi nella situazione di un’altra persona “.
Il come se fossimo l’altra persona.

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Qualcosa che , esattamente come il comportamento assertivo di cui è componente essenziale , potrebbe rivelarsi una rivoluzione  non solo personale ma anche sociale se fosse praticata nelle relazioni che abbiamo quotidianamente. Purtroppo ,invece , un certo atteggiamento della nostra società sembra premiare da tempo l’individualismo, il raggiungimento di obiettivi personali al di là del contesto vissuto e anche  questo stesso periodo di pandemico, timoroso isolamento dagli altri che stiamo vivendo mina alle fondamenta la pratica possibile dell’Empatia.
Che meraviglia, invece , sarebbe se  questa si   insegnasse e divulgasse per la crescita della nostra intelligenza emotiva, fin da piccoli ! rendendoci capaci di ascoltare , accogliere chi incontriamo e a noi si rivolge nello  stesso modo in cui , nei momenti difficili della vita che certo non mancano, ci farebbe piacere sapere di essere noi accolti, ascoltati e compresi.
E’ importante, però, sapere che “empatici” si può diventare e serve , prima di tutto , a  farci stare meglio, a vivere meglio.
“Il regalo più prezioso che possiamo fare a qualcuno è la nostra presenza. Quando la nostra attenzione piena abbraccia coloro che amiamo, questi fioriscono come boccioli” scrive ,con la delicatezza che contraddistingue i suoi scritti, Thich Nhat Hanh poeta e scrittore nonché studioso di comunicazione consapevole e gentile.

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Certo il discorso sull’empatia è enorme e vastissimo  ma , nei giorni inquieti che stiamo attraversando,  può essere una grande occasione di riflessione . Io stessa  , in giorni  in cui  una notizia che mi aveva particolarmente provata , ho sperimentato ancora una volta  in prima persona quanto l’empatia sia poco praticata e quanto , invece, crei benessere e serenità nel momento in cui la si incontra.

Confermandomi l’idea che mai come oggi sia  importantissima stante le  straordinarie sollecitazioni emotive nelle quali  il 2020  ci sta coinvolgendo.
Nel meraviglioso finale di quel film straordinario che è “Wonder” (e che vi consiglio assolutamente di vedere nel caso ve lo siate perso) Auggie Pullman il bimbo protagonista dice a proposito dell’attenzione vera , consapevole e senza giudizio che ogni essere umano merita “Siate gentili perchè tutti combattiamo una battaglia dura e se vuoi vedere davvero come sono fatte le persone non devi fare altro che guardare! “.
#donnesinasceassertivesidiventa #empatia #assertività  #comunicare

 

 

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Profilo Autore

Milene Mucci

Milene Mucci. Nata il giorno della Befana ad Arezzo vive a Carrara fra le Apuane e il mare . Scrive per Dols ( da anni) , per Exibart e Huffington Post. E' Counselor Professionista formata in Aspic (Scuola Superiore Europea di Counseling Professionale) con specializzazione in Art Couseling ed e' iscritta alla Reico. Formatrice di Metodo Caviardage per la RdA ,conduce laboratori di scrittura e mediazione artistica per lo sviluppo delle risorse personali e la crescita personale, soprattutto in relazione all'empowerment femminile. Sua e' la rubrica su Dols dal titolo "Donne si nasce assertive si diventa" Gia' impegnata in battaglie per i diritti civili con Ignazio Marino ,è membro della Fondazione "Antonino Caponnetto" ,che si occupa di lotta alle mafie ,cittadinanza attiva , legalita' e Costituzione. Ha due figli ormai adulti ed in giro per il mondo ed un gatto di nome Sheva che le fa da assistente e che , per ora, e' ancora a casa .. :-)

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