Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • La solitudine dei non amati
    • Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa
    • LADRI E LADRUNCOLI
    • L’amico fedele
    • Almost Real: quasi vero a Torino
    • Re Lear è morto a Mosca
    • L’amore che non muore
    • Mani nude
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      La solitudine dei non amati

      By Dols06/06/20250
      Recent

      La solitudine dei non amati

      06/06/2025

      LADRI E LADRUNCOLI

      05/06/2025

      L’amico fedele

      04/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Salute e benessere»Sessuologia»Quando, come e perché si determina il sesso?
    Sessuologia

    Quando, come e perché si determina il sesso?

    Aura FedeBy Aura Fede04/06/2020Nessun commento10 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    parita-di-genere
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

     

    Maschio o femmina? È intuitivo: per sapere il sesso di un neonato basta guardarne i genitali. Eppure, essere maschi o femmine non dipende solo dall’aspetto dei genitali esterni. Essere maschi o femmine dipende da diversi fattori: la maggior parte di questi fattori sono di biologici, altri sono per lo più familiari, sociali e ambientali.

    Quando, come e perché si determina il sesso?

    Maschio o femmina? È intuitivo: per sapere il sesso di un neonato basta guardarne i genitali. Eppure, essere maschi o femmine non dipende solo dall’aspetto dei genitali esterni. Essere maschi o femmine dipende da diversi fattori: la maggior parte di questi fattori sono di biologici, altri sono per lo più familiari, sociali e ambientali.

     

    sessualità-bambiniFattori biologici: l’Y che fa la differenza.

    Il primo elemento a determinare il sesso biologico di un individuo è il suo corredo cromosomico che viene stabilito al momento del concepimento. E la diversità tra maschi e femmine è scritta in ogni cellula del nostro organismo, non soltanto in quelle dell’apparato sessuale. 

    I nostri primi 40 giorni di vita.

    Il nostro corredo cromosomico possiede 23 coppie di cromosomi (cariotipo), tra cui la coppia di cromosomi sessuali – XX per la femmina e XY per il maschio – determinano il “sesso genetico”         

    Il sesso genetico viene determinato già nel momento della fecondazione, però per i primi 40 giorni di vita l’embrione, indipendentemente dai cromosomi che possiede, è neutro:  come dire che fino a quel momento sono gli elevatissimi livelli di estrogeni della nostra mamma a renderci tutti democraticamente femminili.

    Dal secondo mese di gravidanza…

    Solo a partire dalla sesta settimana di gravidanza la comparsa dei caratteri sessuali, le gonadi, dà inizio a ciò che saremo di lì in poi: uomo oppure donna. 

    Diventare maschi o femmine non dipende soltanto dal “sesso genetico”, cioè dalle «informazioni» iscritte nei cromosomi XY o XX, ma anche dall’emergere di un “sesso gonadico”, cioè dalla comparsa, nel corso dello sviluppo dell’embrione, di genitali di tipo maschile o di tipo femminile: questa comparsa è indotta da un gene, chiamato SRY (sex determining region Y). Nei maschi la presenza della Y fa sì che le gonadi si trasformino in testicoli, viceversa nelle femmine l’assenza della Y promuove la formazione delle ovaie.

     Sotto l’azione del gene SRY, i testicoli hanno il compito di produrre gli ormoni sessuali maschili o androgeni, che sono appena diversi come formula chimica da quelli femminili, gli estrogeni.

    Poi è una questione di ormoni.

    identità sessualeFino alle sette settimane di gestazione, i genitali esterni maschili e femminili sono indistinguibili. Da quel momento in poi e fino alla 12^ settimana prende forma il “sesso genitale”.

    Nel maschio gli androgeni, l’ormone testosterone, promuovono lo sviluppo del pene, dello scroto e di altre parti degli organi genitali.                    

    Nelle femmine le ovaie secernono gli ormoni femminili, estrogeni e progesterone.

    Gli ormoni quindi determinano la struttura degli organi genitali maschili e femminili, interni ed esterni.

    E dopo il parto?

    Le differenze si faranno sentire ancora di più immediatamente dopo il parto, quando l’improvvisa mancanza del flusso estrogenico materno porterà le bambine a una sovrapproduzione compensatoria (di estrogeni, appunto) e i bambini a una nuova vitalità di quelli maschili (testosterone), liberi per la prima volta dall’azione inibente degli estrogeni della mamma. 

    Perciò succede che per i sei mesi a seguire (che sono cruciali) riconosciamo nei neonati un comportamento biologico ormonale molto simile a quello dell’età adulta (si pensi, ad esempio, che il ph dell’ecosistema genitale di una neonata dagli 0 ai 6 mesi ha gli stessi valori di una donna adulta!).

    A sei mesi poi la produzione ormonale cessa e comincia l’infanzia, un periodo che rimanda alla leggerezza e alla spensieratezza, come se la natura dopo avere concentrato alacremente i suoi sforzi per assemblare i “mattoncini” della nostra sessualità nei 15 mesi successivi il concepimento (9+6), si prendesse infine una lunga tregua.

    Attenzione, però:  sarà pure una tregua, ma si tratta sempre di un periodo fondamentale. Gli ormoni sono a riposo (pronti per l’esplosione della pubertà che verrà), al contrario i ricettori psicologici sono dinamici e attivissimi. Accanto ai fattori biologici entreranno allora in gioco  fattori familiari, ambientali e sociali che accompagneranno e influenzeranno il bambino nella sua scoperta della sessualità e in lui entro i primi tre anni di vita comincerà a prendere forma l’”identità di genere”

    sessismo-linguistico520Cos’è l’identità di genere?

    Innanzitutto, parlando di identità sessuale bisogna distinguere tra IDENTITA’ LEGATA AL SESSO, IDENTITA’ LEGATA AL RUOLO  e IDENTITA’ DI GENERE

    L’identità sessuale è quella biologica, quindi il fatto di avere un assetto ormonale a prevalenza di testosterone o di estrogeni e caratteri sessuali primari e secondari morfologicamente maschili o femminili.

    L’identità legata al ruolo è l’insieme dei comportamenti che una persona adotta per comunicare a sé e agli altri la propria femminilità o virilità: il modo di vestire, di gesticolare, gli hobby.  In seno a un dato contesto storico-culturale ci sono comportamenti ritenuti maschili, come l’essere rudi mentre l’essere comprensive e dolci è un ruolo attribuito al mondo femminile. 

    L’identità di genere, invece, coincide con la percezione intima e profonda, la convinzione permanente e precoce di essere uomo o donna. L’identità di genere quasi sempre coincide con l’appartenenza al sesso biologico, ma in una minoranza di soggetti si verifica un’identificazione con le caratteristiche del sesso opposto: questo significa che è possibile sentirsi una donna anche se si ha il corpo di un maschio o viceversa.

    Due sessi sono pochi.

    “Una donna imprigionata nel corpo di un uomo” oppure “un uomo nel corpo sbagliato di una donna”: così si definiscono i transessuali, persone che non hanno alcuna ambiguità genitale, ma che soffrono invece di un disturbo dell’identità per cui si sentono di sesso opposto rispetto a quello biologico. Per questo, la persona transessuale cerca di adeguare il suo aspetto esteriore, l’abbigliamento e il comportamento a quelli del sesso desiderato e in genere prova attrazione sessuale verso persone del proprio sesso anatomico, anche se vive questa attrazione come se fosse eterosessuale e non omosessuale.

    Come si sviluppa l’identità di genere?

    Essa si definisce in un periodo che va dalla nascita fino ai tre anni di età, ed è il risultato dell’interrelazione tra il bambino e i genitori (le identificazioni parentali), l’educazione ricevuta e l’ambiente socioculturale in cui il bambino si sviluppa fisicamente e psichicamente. 

    Ci sono due momenti molto importanti in questo percorso di sviluppo: 

    1) Intorno ai tre anni, quando il bambino acquisisce il linguaggio e parla di sé al maschile o al femminile. In questa fase, se un bambino si definisce continuamente come femmina, pur essendo maschio o viceversa, non bisogna lasciarsi angosciare dall’idea che ci sia qualche problema nello sviluppo dell’identità di genere.

    2) Intorno ai sei-sette anni, è questa la fase cruciale in cui si struttura la “costanza di genere”: i bambini prima di questa età non hanno ben chiara l’idea temporale, per cui possono pensare di essere maschi, ma di potere diventare successivamente femmine, o al contrario. Quando invece la costanza di genere è strutturata, i bambini sanno che se sono maschi saranno sempre maschi e così per le femmine. 

    Una chiara presa di coscienza sulla propria identità di genere e ancor più una scelta consapevole del proprio orientamento sessuale sarà comunque un’acquisizione tipica della fine dell’adolescenza.

    Fino a quel momento, all’interno del percorso di costruzione dell’identità di genere di ciascun bambino, esistono una serie di comportamenti che i genitori tendono a considerare più o meno appropriati e pertanto incoraggiano o scoraggiano a seconda dell’identità biologica del bambino, cioè rispetto al suo essere un maschio o una femmina. Ad esempio, certi capricci e certe moine sono generalmente considerate normali in una bambina, mentre vengono rimproverati al maschietto. Esiste cioè fin dai primissimi anni di vita un’inclinazione dell’identità di genere da parte del contesto familiare e sociale in base all’appartenenza biologica del bambino ad un sesso o all’altro. 

    E’ corretto sgridare un bambino che preferisca i giochi femminili o viceversa?

    Sgridare un maschietto perché preferisce giocare con le bambole piuttosto che con i soldatini, o criticare il bambino che esprima la curiosità per la danza solo perché è considerata una prerogativa femminile, crea in realtà  un forte carico di aspettative circa il modo in cui sarebbe lecito o meno comportarsi, solo in virtù del proprio genere sessuale, non facendo altro che provocare confusione e incertezza nei piccoli soggetti. 

    Aspettarsi da un figlio maschio un super-macho può portare al risultato opposto: quello di alimentare i dubbi, i complessi e le fragilità di chi deve obbligatoriamente identificarsi con un modello esterno irraggiungibile, con conseguenti tematiche relative all’inadeguatezza, all’ansia performativa, alla paura dell’esposizione, del deludere le altrui aspettative – sofferenze profonde dell’anima che si potrebbero evitare insegnando ai figli il valore assoluto di essere soprattu

    adolescentiLA SESSUALITÀ NELL’ADOLESCENZA.

    L’adolescenza è la fase cruciale della nostra vita sessuale. Sarebbe sciocco (e pericoloso) crederla una semplice transizione biologica, il nostro corpo che si trasforma da bambina a donna. 

    E’ il momento in cui entriamo in rapporto con noi stesse, il nostro corpo, la nostra mente, il nostro cuore. 

    E’ il momento in cui ci apriamo all’altro, ci confrontiamo, mettiamo in gioco i nostri sentimenti ed emozioni. 

    E’ il momento in cui scopriamo l’attrazione sessuale e l’intimità di coppia. 

    Quando si è “alle prime armi”, ci si trova spesso a fare cose che ci mettono in imbarazzo e ci creano difficoltà semplicemente perché “lo fanno tutti”, “se mi tiro indietro ci faccio una figuraccia”, “voglio provare anch’io”, …
    Il sesso imposto o non desiderato ci lascia inevitabilmente piccole ferite e qualche dubbio in più. 

    Meglio fermarsi a pensare che senso ha per noi la sessualità, che cosa vogliamo dalla nostra sessualità – Esperienze? Piacere? Figli? Intimità? Amore? – e in quali tempi e modi viverla, perché sia un’esperienza indimenticabile,  “costruttiva” per la nostra crescita personale e assolutamente priva di rischi.

    Perché vivere il sesso con superficialità e incoscienza può condizionare in modo negativo tutta la nostra vita futura!!! 

    Probabilmente hai già un sacco di opinioni sul sesso che ti sei fatta ascoltando i racconti delle tue amiche. Ma è sempre meglio essere veramente preparate per sperimentare la nostra sessualità in modo pieno, sano e sereno. Seguici, con la guida delle nostre ginecologhe potrai trovare tutte le risposte che ancora ti mancano. 

    Ai bambini, e poi ragazzi. 

    Proviamo a dir loro del coinvolgimento emotivo, della percezione del proprio corpo. Della possibilità di entrare davvero in relazionale con l’altro, seppure noi per primi non ne siamo (stati) capaci (se mai ce ne fu data possibilità).

    Significa costruire, o perlomeno indicare, un’idea: un progetto di vita solido (che a noi, alle generazioni precedenti, tante volte è stato negato). Un patrimonio nuovo che loro possano custodire, fino a quando riterranno giusto mostrarlo ai propri figli, e assieme a loro rivederlo e correggerlo in ragione dei tempi che saranno.

     

     

     

    identità sessuale sesso
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Aura Fede
    • LinkedIn

    Aura Fede. Siciliana ma ora abita a Treviso. A Padova ha fatto gli studi pre-universitari e universitari. Docente nel corso post-laurea (per psicologi e specialisti ginecologi) di psicoprofilassi ostetrica dell’Università di Padova E' sessuologa clinica (altre a consulente) e Formatore dell'istituto Internazionale di Sessuologia di Firenze diretto dalla prof. Roberta Giommi. Ha frequentato il corso di Mindfulness presso l’AISPA di Milano, autrice di lavori scientifici su vari argomenti legati alla specializzazione. Coautore di volumi sul benessere delle donne e sul benessere dei ragazzi.

    Related Posts

    Il sesso fa bene, ma…dubbi ricorrenti

    17/03/2021

    Madri e sessualità negli adolescenti: permissivismo o complicità

    16/03/2021

    Desiderio e corpo

    10/07/2020
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    La solitudine dei non amati, firmato e diretto dal La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Post su Instagram 17959636775930644 Post su Instagram 17959636775930644
    Ho visitato di recente la bellissima mostra Un alt Ho visitato di recente la bellissima mostra Un altro sguardo Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa a Villa Panza, (Varese). aperta al pubblico dall’11 aprile al 12 ottobre 2025 che rappresenta l’inaugurazione di un ciclo espositivo dedicato al tema del collezionismo come espressione di un pensiero e strumento di indagine del presen

https://www.dols.it/2025/05/26/un-altro-sguardo-e-gemma-de-angelis-testa/
    Pianocity con Chiara Schmidt Pianocity con Chiara Schmidt
    YUKINORI YANAGI ICARUS 27.03 – 27.07.2025 mostr YUKINORI YANAGI
ICARUS

27.03 – 27.07.2025
mostra in corso – navate
    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK