Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Ode al puro amore tra due creature
    • L’isola degli idealisti
    • Black Tea 
    • Mission impossible: the dead reckoning
    • Premio Elsa Morante: Storie, Storia e Musica
    • La trama fenicia
    • TE METAFORICO
    • Punti di attrazione di Anna Golubovskaja
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Ode al puro amore tra due creature

      By Elena Guerrini20/05/20250
      Recent

      Ode al puro amore tra due creature

      20/05/2025

      L’isola degli idealisti

      20/05/2025

      Black Tea 

      19/05/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»Femminismi»L’8 marzo ai tempi del Coronavirus
    Femminismi

    L’8 marzo ai tempi del Coronavirus

    Marta AjòBy Marta Ajò06/03/2020Nessun commento5 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    8-marzo
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

     

    Inutile nasconderci dietro un dito.
    Questo 8 marzo non sarà come gli altri che lo hanno preceduto e i motivi sono più di uno e non è certo colpa del Coronavirus che mette a rischio tante manifestazioni pubbliche. E l’8 marzo le donne scenderanno in piazza ancora una volta.

    Questa ricorrenza, alla quale tenacemente le donne rimangono aggrappate, ci rimanda ad un lungo conto alla rovescia nel tempo, fino alla seconda metà del ‘900 e in particolare alla rivoluzione femminista degli anni ’70 che tanto ha contribuito a modificare le relazioni e gli stili di vita e che si è dimostrata altresì un periodo ricco di conquiste.
    In particolare le riflessioni e gli approfondimenti sviluppatisi in quel dibattito, in quel periodo storico, diedero vita ad una presa di coscienza femminile basata nell’analizzare, individuare e recuperare la propria storia e cultura alla ricerca di una propria identità.
    Una presa di coscienza allargata alla complessità generale e rivisitata attraverso i propri saperi, il proprio punto di vista.

    E’ dovere dell’informazione e della storia ricordare alcune di queste tappe fondamentali e non obsolete:
    “Tra il ‘68 e il ’69 la Corte Costituzionale abolisce la distinzione tra i sessi facendo cadere il reato di adulterio per le donne e di concubinaggio per gli uomini; nel 1970 è approvata le legge sul divorzio, confermata all’esito del referendum abrogativo del 1974. Del ’71 è l’introduzione degli asili nido statali, del ’75 dei consultori. L’importante riforma del diritto di famiglia del 1975 segna il passaggio a una famiglia basata sul consenso reciproco e la collaborazione. Nel ‘77 è la volta della normativa sulla parità di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro che riconosce alla donna la possibilità di svolgere, a parità di salario, qualsiasi lavoro” ecc.
    In successione, tra gli anni 80/90, la presenza di un femminismo “evoluto” si è manifestata e diffusa in modo più capillare. Forte di una maggiore consapevolezza del proprio ruolo, sostenuta da strumenti riconoscibili anche a livello europeo, ha potuto agire con maggiore determinatezza nei luoghi della politica istituzionale (Comitati, Commissioni, Ministero per la Parità ecc.).
    Da quel periodo, da quel coraggio, da quella capacità di progetto comune, di rivoluzione culturale, questo movimento è passato poi in un lungo periodo di apparente normalità. Eppure, il dato che alcune conquiste ottenute nel corso di quegli ani non si debbano rimettere in discussione, non ha rassicurato, né rassicura, il “sentimento femminista” che serpeggia ancora fra le donne e le rende vigili.
    Uno dei motivi per cui l’8 marzo rimane una “bandiera” da non abbassare.
    Un’occasione per scuotere il disimpegno giovanile, una sorta di “ignavia-ignoranza” generazionale, che si adagia sul dare per acquisito e scontato ciò che ha ricevuto e poco o nulla fa per difenderlo.
    La strada della completa parità si presenta ancora in salita e il tempo della sua realizzazione lontano. La valorizzazione della differenza piuttosto della sua declinazione, non ha ancora trovato il suo sbocco definitivo. L’acquisizione dell’identità, pur avendo sviluppato connotati comuni e maggiore consapevolezza non è riuscita a imporre le differenze di genere che restano scarsamente valorizzate né a irrompere nella cultura sociale prevalente.
    Il valore del tempo nella storia è relativo. Le distanze in esso si accorciano, quasi a scomparire nell’interdipendenza degli accadimenti.
    Le tematiche sviluppate, che a molti e a torto appaiono superate, sono ancora presenti e su di esse si attarda ancora oggi il dibattito di genere . Vince la modernità del pensiero e la ricerca per ottenerne ragione.
    Un comune denominatore, un’attualità e un apporto necessario che rende la ‘cultura delle donne’ indispensabile e fondamentale opportunità di trasformazione e di rinnovamento per il futuro globale.

    Profondamente radicata ma arricchita in una discussione che, come già detto, dura da decenni essa tuttavia non si è mai imposta, contrariamente a quella degli uomini. Riconosciuta, grazie alle sue protagoniste, essa non è stata “totalmente”accolta nei luoghi della partecipazione, della cultura sociale né dalla trasmissione dei saperi.
    Eppure, negli anni 80/90, le donne pensavano di essere arrivate ad un punto terminale della loro elaborazione e di avere seminato la consapevolezza collettiva che i generi avessero acquisito diritti di persone, di cittadinanza e di protagonismo condiviso nello sviluppo e nelle trasformazione a cui il mondo le chiamava. Premesse e obiettivi di equità sociale e di rafforzamento democratico giustizia, solidarietà, cultura, rappresentanza, formazione, informazione, istruzione, economia, lavoro. Una complessità in cui l’apporto delle donne, né unico né frammentario, ne completasse il significato e l’attuazione.

    Dunque, in questo 8 marzo 2020 cosa c’è da manifestare o piuttosto da proporre? Quando parliamo di femminismo di cosa si sta ancora parlando?
    Quali sono i temi che oggi lo caratterizzano e lo differenziano da ieri?
    Ha senso dare continuità al dibattito? In un quadro fatto di luci e di ombre, possiamo definire compiuta questa lunga marcia? Infine cosa abbiamo da festeggiare l’8 marzo?

    La scenario futuro non può che partire da una nuova visione di economia che si fondi su uno sviluppo economico-sociale inclusivo, rispondente ad esigenze di uguaglianza e contemporaneamente di innovazione. Un futuro che contempli per le donne non solo un lavoro di cura ma di competenze e professionalità in cui hanno dimostrato di eccellere, valorizzandone differenze e talenti.
    Un’ economia creativa, ambientale, tecnologica che si avvalga e si avvantaggi della loro forza per fare imprese, operi sviluppo e cittadinanza in tutte le fasce d’età, una diversa organizzazione del lavoro e del territorio che consideri bisogni e opportunità.

    Guardiamo il nostro tempo dunque. In questa società, che viaggia verso traguardi impensabili nei decenni passati, non è prevista una “quarta” ondata del femminismo.

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Marta Ajo
    Marta Ajò
    • Website

    Marta Ajò, scrittrice, giornalista dal 1981 (tessera nr.69160). Fondatrice e direttrice del Portale delle Donne: www.donneierioggiedomani.it (2005/2017). Direttrice responsabile della collana editoriale Donne Ieri Oggi e Domani-KKIEN Publisghing International. Ha scritto: "Viaggio in terza classe", Nilde Iotti, raccontata in "Le italiane", "Un tè al cimitero", "Il trasloco", "La donna nel socialismo Italiano tra cronaca e storia 1892-1978; ha curato “Matera 2019. Gli Stati Generali delle donne sono in movimento”, "Guida ai diritti delle donne immigrate", "Donna, Immigrazione, Lavoro - Il lavoro nel mezzogiorno tra marginalità e risorse", "Donne e Lavoro”. Nel 1997 ha progettato la realizzazione del primo sito web della "Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità" della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il quale è stata Editor/content manager fino al 2004. Dal 2000 al 2003, Project manager e direttrice responsabile del sito www.lantia.it, un portale di informazione cinematografica. Per la sua attività giornalistica e di scrittrice ha vinto diversi premi. Prima di passare al giornalismo è stata: Consigliere circoscrizionale del Comune di Roma, Vice Presidente del Comitato di parità presso il Ministero del Lavoro, Presidente del Comitato di parità presso il Ministero degli Affari Esteri e Consigliere regionale di parità presso l'Ufficio del lavoro della Regione Lazio.

    Related Posts

    La libertà passa attraverso la parola

    07/03/2025

    8 marzo i connotati delle battaglie femministe paiono sfumare

    07/03/2025

    Paola Lanfranco e le energie del femminile

    03/12/2024
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    È il tempo delle rose È il tempo delle rose
    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
    Post su Instagram 18029131973428370 Post su Instagram 18029131973428370
    Post su Instagram 18277177894256402 Post su Instagram 18277177894256402
    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK