L’IMPERFEZIONE DELLE MADRI

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La famiglia non è un dato di natura, servono fantasia, energia, pazienza, amore, ostinazione. Serve follia.

L’IMPERFEZIONE DELLE MADRI di MARIDA LOMBARDO PIJOLA

Pijola_LimperfezioneCollana Oceani, pp. 304, 18 euro, in libreria dal 20 febbraio

La famiglia non è un dato di natura, servono fantasia, energia, pazienza, amore, ostinazione. Serve follia.

Un romanzo di straordinaria finezza, potente, attuale, che parla a tutte le donne. Donne coraggiose e fragili, in corsa costante verso l’emancipazione dal dolore, dal cinismo e dall’egoismo degli uomini che hanno incontrato, dalla loro stessa percezione di inadeguatezza, incapacità, frustrazione e paura. Ma pure la capacità di resistere alle difficoltà della vita, di superare i traumi e di costruire nuovi percorsi di vita, anche senza gli uomini, creando nuove comunità e unioni femminili basate sul rispecchiamento, sulla somiglianza di visioni e di aspirazioni.

Agata, Angela, Azzurra: nonna, figlia e nipote. Tre donne molto diverse eppure profondamente legate da vincoli e affinità che loro stesse stentano a riconoscere. Deluse, a volte frustrate ma mai arrese, lottano contro pene e fantasmi d’amore in una battaglia che le accomuna anche se su fronti solitari. Agata, la nonna, che dopo il fallimento del suo matrimonio ha avuto un crollo psicologico; Angela, figlia e madre a sua volta, che ha alle spalle una relazione finita e un presente fatto di incontri con sconosciuti online e di una relazione – elettrizzante quanto oscura – con l’ambiguo Piero; infine la più giovane, Azzurra, bellissima e irruenta, egoista e fragile, figlia e nipote, il cui rapporto con Massi naufraga di fronte a impegni e responsabilità mentre l’amica di sempre, Gioia, la sostiene ogni giorno. I destini di queste donne, così autonomi e così profondamente intrecciati anche da alcuni segreti sorprendenti i cui fili si srotolano lungo l’arco di tre generazioni, potranno cambiare solo ricomponendo, come in un mosaico inatteso, i pezzi delle loro vite, quei fili sotterranei che le legano oltre ai più apparenti vincoli famigliari.
Un romanzo a tre voci e tre cuori, tre protagoniste femminili che raccontano tutta la forza che esplode quando una donna trova il coraggio di andarsi a prendere il futuro che scalpita davanti a lei.

MARIDA LOMBARDO PIJOLA è giornalista, per trent’anni inviata speciale al “Messaggero”. Ha scritto Ho 12 anni faccio la cubista mi chiamano principessa. Storie di bulli, lolite e altri bimbi (2007, quattordici edizioni, quella tascabile aggiornata in uscita nell’ottobre del 2011), e il romanzo L’età indecente (2009). È opinionista sui principali network nazionali e tiene un blog su “Huffington Post”, dedicato ai temi della famiglia e delle donne. Tra gli altri riconoscimenti, ha ricevuto una targa da Telefono Azzurro per il suo impegno in favore dei minori. Pugliese, vive a Roma con suo marito e i suoi tre figli.

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Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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