Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Musica con vista 2025
    • Donne di pace e di guerra
    • Non siamo sole
    • La solitudine dei non amati
    • Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa
    • LADRI E LADRUNCOLI
    • L’amico fedele
    • Almost Real: quasi vero a Torino
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Musica con vista 2025

      By Dols10/06/20250
      Recent

      Musica con vista 2025

      10/06/2025

      Donne di pace e di guerra

      09/06/2025

      Non siamo sole

      09/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Cultura»Film»Un giorno di pioggia a New York
    Film

    Un giorno di pioggia a New York

    Erica ArosioBy Erica Arosio01/12/2019Updated:14/03/2024Nessun commento4 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    pioggia-new-york
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Un film di amore, studi e carriere, rapporti familiari,  ed un po’ di humour alla Allen. E molta, molta New York malinconica sotto la pioggia.

    di Erica Arosio

    Era dal 2011, anno di quella meraviglia di Midnight in Paris, che un film di Woody Allen non mi rapiva in maniera così totale. Caro Woody, ma come fai a 84 anni (li compi a giorni, il primo dicembre) a scrivere e dirigere un film così libero, frizzante, pieno di emozioni e ironia? Sei unico e sei straordinario.
    Tutto è facile nel tuo film, tutto scorre, tutti i tasselli della storia si incastrano alla perfezione in un meccanismo trascinante e che perfetto giovane protagonista hai trovato per specchiarti. Solo i mediocri si fermano, i migliori come te sanno essere spregiudicati, regalandoci un film in stato di grazia con sorprese che non si esauriscono mai.

    Il giovanissimo alter ego di Woody Allen si chiama Gatsby, nome scelto senza nessun timore per i nobili ascendenti. Gatsby, proprio – e non per caso – come l’indimenticabile protagonista del romanzo di Francis Scott Fitzgerald, Gatsby, uomo bellissimo, colto, di inesauribile fascino ma anche con pericolosi segreti.
    Nel film ha il viso snob e molto europeo di Timothée Chalamet e Woody Allen non avrebbe potuto compiere una scelta più felice. Già osannato protagonista di Chiamami col mio nome, nella vita vera fidanzato con Lily Rose Depp, figlia di Johnny Depp, ebreo per parte di madre e francese per parte di padre, concentra in sé tutto l’universo del regista e si muove anche come lui, vagamente impacciato, con abiti casual oversize che gli cadono addosso, come lui fa battute fulminanti, come lui si innamora e non si risparmia i pasticci. Come lui risorge, tenendo testa ai capovolgimenti più spiazzanti.
    Ma torniamo al film. Gatsby è il rampollo di una famiglia molto Upper East Side, con due genitori che hanno fatto dell’eleganza e della cultura una ragione di vita e che non concepiscono una casa se non con vista su Central Park. Il ragazzo, disturbato da una famiglia così ingombrante, tira a campare in un college tranquillo, lontano da New York, si fa la sua cultura vera sui libri che si sceglie e non certo sui testi universitari, conosce la storia, la poesia, il cinema può affrontare qualunque argomento nel modo giusto, come si addice a chi ha la stoffa del genio.
    La sua fidanzatina si chiama Ashleigh, una biondina caruccia che viene dall’Arizona e non ha nulla dello snobismo wasp di chi vive a Manhattan, perché in provincia non si è smaliziati ma ingenui (o almeno questo lo pensa chi è nato e cresciuto all’ombra dei grattacieli di New York).
    Ashleigh scrive sul giornalino del college e quando le chiedono di andare a Manhattan per intervistare un famoso regista, Gatsby ne approfitta per organizzare un week end romantico e mostrarle la sua amata città. I soldi non gli mancano: ha un immenso talento e molta fortuna a poker e quindi può spendere “soldi non veri” perché sono solo vincite.
    Ma i suoi programmi vanno a monte, perché Ashleigh si perde, al seguito del suo famoso regista, inghiottita in un mondo più grande di lei. Così a Gatsby non resta che girovagare per la sua vecchia città e Woody Allen sceglie accuratamente solo gli angoli rimasti intatti dagli anni Settanta, evitando i mostri di cristallo e acciaio e tutte le recenti riqualificazioni: la New York che filma è la stessa dei suoi film degli anni Settanta e Ottanta.

    Flaneur metropolitano, Gatsby cammina sotto la pioggia, incrociando vecchi amici e vecchie amiche, in un girotondo sentimentale lieve lieve dove anche le escort hanno gli occhioni sgranati di Biancaneve. New York sotto la pioggia è magica come Parigi a mezzanotte, i forti diventando deboli, le ragazzine ciniche rivelano un cuore di burro e forse anche le madri più perfette così perfette non lo sono. Come in un sogno non di mezza estate ma di un inverno piovoso, Gatsby e Ashleigh si lasceranno andare alle loro emozioni. Più junghiano che freudiano, un capolavoro dove, in ogni personaggio, come in un sono, scoviamo un lato di Woody Allen.
    Un portento di intelligenza e ironia diventato film. Devo forse dirvelo che è imperdibile?

    Scritto e diretto da Woody Allen

    Con Timothée Chalamet, Elle Fanning, Selena Gomez, Jude Law, Diego Luna, Liez Schreiber

    Nelle sale dal 28 novembre

    fonte  https://signoresidiventa.com/

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Erica Arosio

    Erica Arosio, milanese, una laurea in filosofia, giornalista, scrittrice, critico cinematografico, è mamma di due figli meravigliosi, Mimosa e Leono. è stata a lungo responsabile delle sezioni cultura e spettacolo del settimanale «Gioia» e ha curato per vari anni la rubrica cinema di «Radio Popolare». Autrice di una biografia su Marilyn (1989 Multiplo, poi 2013 Feltrinelli Real cinema, in cofanetto con il dvd «Love, Marilyn»), ha collaborato a varie testate, fra cui «la Repubblica» e «Il Giorno». Nel 2012 esce il suo primo romanzo, “L’uomo sbagliato” (La Tartaruga, poi Baldini & Castoldi, 2014). Con Giorgio Maimone scrive una serie di gialli ambientati nella Milano degli anni 50 e 60: “Vertigine” (Baldini & Castoldi, 2013), “Non mi dire chi sei”, “Cinemascope” , “Juke-box” e il racconto “Autarchia” nell’antologia “Ritratto dell’investigatore da piccolo” (tutti per Tea), “Macerie” (2022, Mursia), “Mannequin” (2023, Mursia) Sempre con Giorgio Maimone ha scritto “L’Amour Gourmet” (Mondadori, 2014), un romanzo sentimentale ambientato nella Milano degli anni Ottanta, il mémoire sul ’68 “A rincorrere il vento” (2018, Morellini) e i gialli ambientati in Liguria “Delitti all’ombra dell’ultimo sole” (2020, Frilli) e “La lista di Adele” (2021, Frilli). A gennaio 2024 è uscita l’audioserie originale Faccia d’angelo, storia di Felice Maniero e della mala del Brenta, disponibile sulle principali piattaforme. E’ autrice di ”Carne e nuvole” (Morellini, 2018) una raccolta di 101 racconti brevi e della favola ”La bambina che dipingeva le foglie” (Albe edizioni, 2019). Ha pubblicato diversi racconti in antologie collettive ed è fra gli autori in Delitti di lago 3, 4 e 5 (Morellini editore).

    Related Posts

    La solitudine dei non amati

    06/06/2025

    L’amico fedele

    04/06/2025

    L’amore che non muore

    03/06/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Post su Instagram 17959636775930644 Post su Instagram 17959636775930644
    Ho visitato di recente la bellissima mostra Un alt Ho visitato di recente la bellissima mostra Un altro sguardo Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa a Villa Panza, (Varese). aperta al pubblico dall’11 aprile al 12 ottobre 2025 che rappresenta l’inaugurazione di un ciclo espositivo dedicato al tema del collezionismo come espressione di un pensiero e strumento di indagine del presen

https://www.dols.it/2025/05/26/un-altro-sguardo-e-gemma-de-angelis-testa/
    Pianocity con Chiara Schmidt Pianocity con Chiara Schmidt
    YUKINORI YANAGI ICARUS 27.03 – 27.07.2025 mostr YUKINORI YANAGI
ICARUS

27.03 – 27.07.2025
mostra in corso – navate
    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK