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    Home»"D" come Donna»Adele Bargilli, l’anima della forma
    "D" come Donna

    Adele Bargilli, l’anima della forma

    susanna garavagliaBy susanna garavaglia01/09/2019Updated:04/09/20191 commento13 Mins Read
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    Il mio percorso mentale di proiezione artistica e di vita mi porta a visualizzare il mio futuro lavorativo prossimo e lontano, ascoltando sempre la mia voce interiore. Quello che è la mia idea nella quale credo diventa realtà.

    Ci sono persone che mi vivono dentro anche se non ci siamo mai incontrate e che non esiterei a dire di conoscere senza averle mai viste. Adele Bargilli, costumista per il teatro, il cinema e la televisione, é una di queste, mi é bastato sentire la sua voce per avvertire una forte empatia nei suoi confronti e per iniziare un brevissimo percorso, insieme, in una minuscola scheggia della sua vita. Un’intervista, soltanto il tempo di un’intervista per avere la conferma che le sue note risuonano in me e sono in profonda armonia con le mie. Mi é piaciuto parlare con lei del suo lavoro e vedere come quello che fa altro non é che la manifestazione di quello che lei stessa “é”. Adele Bargilli, forse anche grazie all’incontro con una donna straordinaria, Giulia Gambaro, che a suo avviso le ha ridato una seconda vita,  é una Donna che sa vedere oltre e cogliere, in ogni personaggio cui deve dare “forma”, la voce interiore dell’uomo o della donna che lo interpretano, non limitandosi a rappresentarlo ma riuscendo a coglierne l’anima. M’incuriosisce sempre rapporto tra forma e contenuto e credo che l’abilità di una costumista stia proprio nel saper trasformare rispettando la natura di chi ha davanti a sé. Amo molto quello che scriveva lo Schlegel, nelle sue “Lezioni drammatiche” del 1809: parlando del rapporto tra forma e contenuto distingueva la forma meccanica dalla forma organica, mentre la prima è una aggiunta accidentale alla materia, senza alcun rapporto con la sua natura, la seconda nasce dall’interno e si definisce attraverso una crescita globale ed uno sviluppo totale dell’oggetto . Un conto è trasformare qualcosa imponendogli una struttura lontana dalla propria natura e determinata da un agente esterno, ed un altro è permettere a qualcosa di trasformarsi dall’interno, rispettando le proprie caratteristiche e crescendo, evolvendosi in modo assolutamente naturale. E, in fondo, io credo che un attore debba vivere in un mondo finto, quello del suo personaggio, qualche scintilla della sua verità. E chi meglio di una’ ottima professionista che sia anche sensibile e capace di penetrare l’anima può portare alla luce, attraverso gli abiti, l’anima del personaggio ma anche quella dell’attore? Ne ho parlato con Adele Bargilli, molto attenta anche al rapporto tra costume e società, che così si é raccontata:

    *Qual é stato il tuo percorso formativo?

    Ho frequentato diverse scuole di stilismo, di costume e di scenografia in corsi accademici, una scuola professionale di stilismo e costume a Livorno ed un corso Accademico di costume e scenografia a Firenze tenuto da Gianni Carluccio e Massimo Poli.

    * Ma perché hai desiderato diventare costumista ?

    Ho desiderato diventare costumista perché attraverso la panoramica dei costumi si conosce la storia della società. Ogni secolo nei suoi fatti sociali impone una moda, il popolo si ispira ai ricchi, grandi famiglie o persone di potere, come ad esempio i Medici, fanno la società ed anche la Moda. In ogni romanzo storico ci sono cenni di abbigliamento: pensa a come vengono descritto i “Bravi”nei Promessi Sposi o come nel romanzo di Flaubert, “Madame Bovary” il decadimento morale di “Emma”é introdotto proprio dalla sua trascuratezza del vestire. Le prostitute di Emile Zola rappresentano quell’ambiente ambiente decadente al quale si inspirano i grandi pittori dell’epoca parigina. E così via..

    Quali sono state le tue più grandi sfide sia come costumista che come Donna?

    Venendo da una formazione nel settore Moda, ho avuto il privilegio di firmare il percorso lavorativo nel campo costumistico come prima persona, cioè con il mio nome senza avere mai svolto il ruolo di assistente. Ho avuto molti riconoscimenti personali ed artistici, come ad esempio il Premio Ago d’Oro a Roma per l’eleganza, e questa per me è stata una sfida e una vittoria sia come professionista che come Donna..Ho raggiunto un traguardo non da poco..

    *Quando interviene il tuo ruolo nell’allestimento di un’opera ?

    Il mio ruolo è antecedente alla fase di allestimento di un’opera, che sia teatrale, cinematografica o televisiva. Fino al giorno del debutto la mia attenzione è continua e sempre viva. Prima di tutto leggo il testo e da quel momento il mio lavoro si coordina con quello della regia in parallelo. Dopo aver affidato la realizzazione dei miei costumi alla sartoria e alle sarte seguo personalmente il lavoro fino alla loro consegna alla produzione.

    *Che differenza c’é tra l’essere costumista in un lavoro teatrale e in un lavoro cinematografico?

    La differenza consiste nei tempi di preparazione e di svolgimento. I tempi sono più brevi nella creazione teatrale rispetto a quella cinematografica; l’idealizzazione e il metodo lavorativo sono gli stessi.

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    Un regista con cui ti sei trovata particolarmente bene?

    Uno dei  registi con cui mi sono trovata particolarmente bene è l’apprezzato e riconosciuto Erminio Perocco, con il quale ho lavorato per una delle prime webseries italiane, “A un pelo dalla Victoria”, con Victoria Cabello e Vittoria Belvedere, trasmessa anche da Fox, Comedy Central e RealTime.

    *Un’attrice e un attore con cui hai lavorato bene?

    L’attrice con la quale mi sono trovata particolarmente bene è mia sorella Marianella Bargilli, attrice brava ed apprezzata dalla critica.   Mi sono trovata a lavorare bene perché siamo sorelle e c’è affiatamento ed affetto. Insieme abbiamo rappresentato “A Santa Lucia“di Raffaele Viviani con la Regia di Geppy Gleijeses, lei nel Ruolo di Fanny una mondana d’alto borgo; ” L’Uomo, la Bestia e la Virtù ” di Luigi Pirandello con la Regia di Giuseppe Dipasquale,  lei nel Ruolo della Signora Perrella, la Virtù”;L’Importanza di chiamarsi Ernesto”di Oscar Wilde con la Regia di Geppy Gleijeses nel ruolo di Algernon Moncrieff

    e”Miseria e Nobiltà”di Eduardo Scarpetta con la regia di Geppy Gleijeses ,lei nel ruolo di Luisella.

    L’attore con cui mi sono trovata meglio è Giorgio Lupano, protagonista della mia ultima opera in teatro “Sherlock Holmes ed i delitti Jack lo Squartatore”. Oltre al suo valore di attore trovo in lui una grande personalità umana.

     

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    *Qual é una situazione lavorativa che ricordi con piacere?

    Il riscontro del pubblico al debutto teatrale di Scherlok Holmes ..al festival del teatro di Borgio Verezzi il 17/07/19.. Ho ricevuto i complimenti dal direttore artistico Stefano Delfino e l’entourage che mi hanno ritenuta una “garanzia” per lo spettacolo italiano e mi hanno fatto molto piacere le congratulazioni da parte di alcune spettatrici che mi hanno ringraziata per avere regalato, con i miei costumi, due ore di meraviglia e di bellezza.

     

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    *I tuoi costumi da cosa possono essere riconosciuti? Hanno una particolare firma energetica che li contraddistingue, secondo te?

    I miei costumi possono essere riconosciuti dallo stile elegante e soprattutto dall’Armonia del colore.Hanno come firma energetica la traccia del classico con la modernità. Gli abiti che ho creato per l’attrice Rocio Munoz Morales nel ruolo di Irene Adler nell’opera teatrale “Sherlock Holmes ed i delitti di Jack lo squartatore” hanno i riflessi dell’epoca nella linea con cenni di modernità nel modello,nei colori e nei tessuti.  Nell’opera teatrale “L’uomo,la Bestia e la Virtù “di Luigi Pirandello, l’attore Geppy Gleijeses indossa una giacca ed un gilet nel taglio aderente ai tempi confezionato con materiale di plastica trasparente.

     

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    *L’evoluzione della tecnologia ha cambiato i parametri del tuo lavoro?

    Si, molto, sia per quanto riguarda la comunicazione sia per la ricerca di nuovi materiali innovativi. Un buon rapporto con la tecnologia é obbligatorio per il mio mio lavoro, fatto tutto di immagini e di idee.

     

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    *Il tuo punto di riferimento principale, nella realizzazione dei costumi, sono i personaggi o gli attori che li interpretano?

    Prevalentemente il mio interesse va ai personaggi che gli attori interpretano, prendo però in considerazione la fisicità e la personalità degli stessi attori. In ogni caso, comunque, non ci sono state situazioni in cui avevo immaginato il personaggio in un certo modo e la fisicità o la personalità dell’attore mi hanno fatto cambiare idea.

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    *Il tuo lavoro e quindi i tuoi costumi in alcuni spettacoli teatrali e in alcuni film in particolare..

    I miei costumi “Dieci piccoli indiani …e non rimase nessuno!” di Agatha Christie con la regia di Ricard Reguant, “L’importanza di chiamarsi Ernesto” di Oscar Wilde Regia di Geppy Gleijeses e “L’Uomo ,la Bestia  e la Virtù ” di Luigi Pirandello regia di Giuseppe Dipasquale. Per quanto riguarda il cinema, la mia ricerca é attualmente per la preparazione di un film internazionale  italo-francese che sarà girato inizio 2020.

     

     

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    *Uno dei tuoi compiti é rendere reale anche ciò che non lo é. Hai portato questa tua attitudine anche in altri aspetti della tua vita, oltre il lavoro?

    Il mio percorso mentale di proiezione artistica e di vita mi porta a visualizzare il mio futuro lavorativo prossimo e lontano, ascoltando sempre la mia voce interiore. Quello che è la mia idea nella quale credo diventa realtà. Anche il mio modus vivendi segue questa linea rossa. Riesco a raggiungere l’obiettivo perché visualizzo quello che intendo realizzare in ogni lavoro e metto tutta la mia volontà e molto sacrificio  per arrivare a conseguire quello che desidero.

    *Cosa significa per te, nella tua vita, saper ricominciare sempre tutto da capo, come avviene nel tuo lavoro quando passi da un’opera all’altra?

    La mia vita non è caratterizzata da punti fermi, ma da cambiamenti continui, un continuo passaggio da un’opera ad un’altra . Nella vita c’é un susseguirsi di cambiamenti esistenziali ed io mi adatto e li seguo creando sempre qualcosa di nuovo con creatività e curiosità. Per il mio carattere, per come sono fatta io, continuare a procedere senza cambiamenti è negativo e banale.Io non ho la pazienza di dedicare lungo tempo alle cose, né alle relazioni, né agli eventi né alle novità.

    *Come riesci a conciliare in te organizzazione, praticità, precisione con fantasia e creatività?

    Con grande volontà. La razionalità mi è utile per svolgere il lavoro nei tempi e negli orari(i tempi antecedenti e gli orari contingenti) e la creatività é il mio talento per ottenere risultati artistici convincenti. Nel complesso le due fasi sono complementari ed armoniche.

    *Quali sono stati i tuoi “maestri”che hanno avuto più influenza nel tuo lavoro?

    Non ho avuto “maestri”, la mia maestra é “l’intuizione”. L’intuizione è per me spontanea è una dote con la quale si nasce. La mia intuizione costituisce la mia ottica creativa.

    *E quali “maestri” invece hanno avuto più influenza nella tua vita?

    Mia madre ha avuto una grande fiducia nel mio potenziale e nel mio talento ed un questi ultimi anni il mio riconoscimento va a Giulia Gambaro di cui seguo gli insegnamenti e che mi ha indirizzato in un percorso spirituale Magico. Non ho le parole per poter descrivere Giulia, non ne sono all’altezza. So solo che ho riconosciuto da subito il suo essere unico. Lei é una donna unica, io penso, al mondo. Con lei ho iniziato un percorso spirituale, una rinascita. Con lei ho avuto una seconda possibilità di vita. Ricordo ancora le sue parole quando l’ho incontrata nel 2013..”So chi sarai un giorno”, mi disse, “hai fatto una vita che non era la tua..ti prendo per mano e ti porto dove saresti dovuta arrivare”.

    *Cosa ti ha insegnato?

    Mi ha insegnato a vedere ogni giorno la gusta prospettiva delle situazioni, delle persone, sempre con parole buone e sagge…mi ha indicato la Via Maestra…ogni giorno in ogni momento. Io sento un’emozione ogni volta che parlo con lei, il tempo passa ma l’emozione é sempre la stessa, anche perché la sua energia é un’energia universale, quindi quando io parlo con lei entro in un’altra dimensione. Non é una dimensione terrena. Giulia ha un dono extrasensoriale, ho riconosciuto le sue parole che parlavano della mia vita ma non é solamente un sentire mio, é il sentire di tutte le persone che la conoscono, che le sono vicine. Mi sento una privilegiata perché in questi anni lei mi é sempre stata vicina, in ogni suo momento. E io di questo le sono riconoscente: ha sempre creduto in me più di me.

    *Come vi siete conosciute?

    Nel 2013 io e mia sorella l’abbiamo incontrata alla Regione Lombardia per una presentazione di un libro sulle pietre, le aveva parlato di noi quattro sorelle, le aveva dato le date di nascita perché é una numerologa. Ma la sua non é solo semplice numerologia, lei ha una sua interpretazione della data, dei numeri. Si crea una magia. Se dovessi definire Giulia..la penso come la magia della Walt Disney. Lei é capace di creare questo, cambia la dimensione delle stanze, qualsiasi cosa che é vicina a lei cambia automaticamente, si trasforma. Una cosa bella che io ho riconosciuto negli anni é quella luce meravigliosa negli occhi che si crea nelle persone quando parli di lei, le persone si illuminano.. E’ la persona che mi ha compreso e capito più di tutti. Io ho passato tutta la  vita da incompresa e mi sono sempre sentita raccontare, con Giulia ho avuto modo di essere vicina a me stessa perché lei conosce il mio essere , é molto legata ai miei figli, mio figlio l’adora. Io ho vissuto ogni evento, ogni situazione in anticipo perché nel tempo la sua verità é stata la verità che sta sempre con Giulia. e’ una donna meravigliosa, unica nel mondo.

    *Cosa ti dice di te?

    Ha sempre riconosciuto il mio coraggio, la mia determinazione, la mia volontà. In tutto questo quando l’ho conosciuta mi disse “Il nostro é un rinnovo spirituale, é una rinascita, hai fatto una vita che non era la tua. Potresti scrivere un libro su questa Odissea che non era la tua”

    Secondo lei non ho mai incontrato fino ad ora le persone che invece avrebbero dovuto far parte  della mia vita. Una vita all’incontrario, come dice lei, ma con la speranza che la vita  doni quello che meriti. Sono onorata di averla conosciuta.

    *Racconta di te attraverso tutte le tue qualità che ti vengono in mente. Non essere avara con te stessa…

    Sono “vera”. Essere vera significa esseri capace  di  saper ascoltare il proprio cuore e la propria anima rimanendo fedele a me stessa.

    *Se la tua vita fosse uno dei film o uno degli spettacoli teatrali che hai allestito, quale o quali sceglieresti?

    Nessuno, sceglierei quello che ancora non ho fatto. Perché la mia visione va oltre il presente e oltre a ciò che ho realizzato, nell’ottica di un prossimo lavoro nel futuro ancora migliore.

     

    (la foto di copertina é di Roberto Nencini)

    A Santa Lucia A un pelo dalla Victoria abbigliamento abiti Adele Bargilli Algernon Moncrieff anima attrice Cinema Comedy Central contenuto costume costumista debutto Dieci piccoli indiani ...e non rimase nessuno! direttore artistico Eduardo Scarpetta Erminio Perocco festival del teatro di Borgio Verezzi forma forma meccanica forma organica Fox Geppy Gleijeses Gianni Carluccio Giorgio Lupano Giulia Gambaro Giuseppe Dipasquale L'Importanza di chiamarsi Ernesto L'Uomo la Bestia e la Virtù Lezioni drammatiche Luigi Pirandello Marinella Bargilli Massimo Poli materia Miseria e nobiltà moda numerologia Oscar Wilde personaggio Premio Ago d'Oro Raffaele Viviani RealTime regia regista Rocio Munoz Morales romanzo storico sartoria scenografia Schlegel scuole di costume scuole di stilismo Sherlock Holmes ed i delitti Jack lo Squartatore Signora Perrella società Spettacoli teatrali Stefano Delfino stilismo Susanna Garavaglia televisione Victoria Cabello Vittoria Belvedere webseries
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    susanna garavaglia

    Susanna Garavaglia, da sempre attenta ad una visione Olistica della vita studia e diffonde la trasformazione del futuro, ora anche dal suo B&B nel bosco. Con Dede Riva ha dato vita al Manifesto Progetto Creatività, Via Femminile alla Trasformazione, firmato da esponenti della cultura di tutto il mondo. Ha pubblicato con Tecniche Nuove La Scrittura dell'Anima, Diario di Psicosomatica, L'anima del Successo, 365 Pensieri per l'Anima . Con Stazione Celeste Stavolta sarò Femmina, con ilmiolibro.it Senza radici dove voli? Con Anguana Edizioni insieme a Devana “Sciamane. Storie, canti e risvegli di anziane sedute in cerchio”, con Giovanna Tolio e altri autori “Amicizia (nuova energia di evoluzione)”, Leone Editore.

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    1 commento

    1. Filipponi rossella on 01/09/2019 13:36

      Il segno che Adele Bargilli è una donna e una professionista seria.. Lo può dire chi ha avuto il piacere di collaborare con lei lavorativamente e ha potuto apprezzare la sua attenzione nello studio dello stile e la scelta dei materiali legati alla sensibilità di una donna capace di coordinare il laroro dei diversi artigiani che lrealizzano le sue creazioni… Io sono stata uno di quelli.
      Grazie Adele spero di avere altre occasioni di collaborazioni insieme, by Ross

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
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A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
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E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
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Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
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Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
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    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

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