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    Home»"D" come Donna»Alle donne “impegnative”
    "D" come Donna

    Alle donne “impegnative”

    Milene MucciBy Milene Mucci15/07/2019Updated:15/07/2019Nessun commento6 Mins Read
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    Sull’Amore , un matrimonio ed altro…

    Non so a voi ma a me il caldo blocca i pensieri.

    Si da il caso, pero’ , che stamani piova ,che questo lunedi inizi con il ricordo di un matrimonio celebrato nel fine settimana e che i pensieri col fresco viaggino veloci facendone passare  le immagini   insieme ad una improvvisa riflessione sull’Amore e i suoi dintorni.

    Si, perche’ quel matrimonio mi ha fatto pensare al fatto che discutere di amore , quando  si incontrano e ne parlano  donne, me per prima, che reputano di aver visto tanto ormai nella vita e di avere tanta vita alle spalle, venga spesso associato ad una manciata di cinismo ed irriverente sarcasmo…e non va bene.
    No ragazze della mia generazione e dintorni, stamani mi dico che non va bene.
    Non dico che si debbano riproporre improbabili soggetti azzurri in calzamaglia che non esistono , ne’ farebbero la nostra serenita’ (oltretutto, essendo  nostri coetanei la calzamaglia azzurra  comunque li renderebbe ormai una visione terrificante  ! ).
    Dico che qualunque cosa la nostra storia personale  ci abbia riservato, qualunque ferita, qualunque tradimento o naturale vicenda della vita ( perche’ “la Vita accade” e magari non e’ stata colpa di nessuno ) questo cinismo con cui in tante sorridiamo di fronte alla risibile probabilita’  di possibili partner che dovessero capitare , non ci fa bene.
    Non so se sia patrimonio di esperienza comune anche a voi, anzi mandatemi le vostre opinioni se potete, ma molte donne della mia generazione, quelle cresciute con le gonne a fiori, le tolfa, quelle sedute in terra  da ragazzine ad ascoltare  , per esempio, la Tina Lagostena Bassi (non quella poi di Forum ma quella di “Processo per stupro” ) sono, siamo, talmente ancora inesauribilmente curiose, entusiaste, desiderose che la Morte ci trovi decisamente “vive”che tutta questo entusiasmo   sembra ,a volte, quasi  essere un problema .
    Un cosa strana l’emozionarsi ed appassionarsi a  quello che ancora desideriamo fare, provare, o su cui ridere  e scherzare. Passando di palo in frasca se vogliamo, viaggiando fra l’ultima vergognosa notizia  per cui mobilitarci alla piu’ scema discussione fra noi, su tema che qui non nomino appunto perche’ solo “noi cosi ” sappiamo cosa ci fa ridere cosi fino alle lacrime quando ci capita.
    Senza parlare poi dell’ironia..cosa davvero incomprensibile ai piu’, mentre per noi e’ pane quotidiano!
    Insomma,  le cose superate  hanno creato donne cosi  lasciando , in quelle che ne hanno fatto ricchezza,  una vitalita’ ed una freschezza che a me ogni volta che ne incontro e con cui mi relaziono ,desta ammirazione e stupore infinito !
    Quelle che  poi si prendono frasi tipo quella nel finale di “Come eravamo”, in cui il biondo Redford dice a lei :
    “Tu non molli mai vero ?”
    Sono capaci anche i maschi che incontriamo di tutto questo?
    Di questa energia?
    No a sentire le mie coetanee .

    No. I coetanei che vediamo ,in genere sono  assorti  a cercare questa vitalita’ più  nella giovinezza altrui che nella cura della loro. In conferme di quello che sono provenienti dall’esterno, in amori “giovanili “, in una ricerca di esteriorita’ che con quella li conforti e li confermi.
    Per carita’, c’e’ una  infinità anche di donne che fa altrettanto.Che si modificano e trasformano cercando di fermare il tempo e  , soprattutto, sicurezze con una punturina in piu’ di qualche nuovo ritrovato estetico.
    Ma non sono queste che interessano ora, essendo il campo  ristretto  esclusivamente , stamani, alle donne di cui sto scrivendo. Diciamo quelle che sono liquidate come “impegnative” tanto per intenderci .E chi se l’e’ sentito dire almeno una volta sa bene di cosa sto scrivendo.
    Impegnative perche’ consapevoli , finalmente, della potenza e della bellezza di esprimere completamente quello che sentono e quello che sono. Consapevoli delle proprie fragilita’, dei propri difetti cosi come dei propri pregi e  capaci  di gestire tutto questo con consapevole leggerezza e ironia.
    Della  forza, insomma, di sentirsi sè stesse.
    Forza che, in un mondo di  sicurezze artificiose, difese strenuamente col non farsi mai domande  , non e’  facilmente gestibile nei rapporti, dato che si avverte.  A pelle si avverte.
    Bene allora , riflettendo su quanto visto sabato in quel matrimonio di cui scrivevo all’inizio , dico sottovoce e scrivendo solo a voi ( noi donne “cosi” ) che quella sorta di amoroso cinismo con cui ci diciamo che ormai “certe cose sono impossibili, che  l’Amore come ci piacerebbe  e’ impossibile , che mai rinunceremmo alle sicurezze emotive duramente conquistate  per chiunque altro arrivasse nella nostra Vita ” ecc ecc , che  pensare tutto questo , alla fine, non ci fa bene .
    Ripeto, sara’ per la pioggia ed i pensieri che col fresco  viaggiano veloci , ma ripensando a sabato pomeriggio, a quel matrimonio senza nessuna formalita’,vero e spontaneo  penso che sia anche bello lasciare andare ,ogni tanto ,  le nostre  certezze acquisite .
    Concederci  che , a volte  , ci nascondiamo  dietro a queste anche per paura.
    Dirci con la stessa leggerezza  con cui parliamo di altro che  tutto, amore, relazioni, emozioni e farfalle nello stomaco  siano sempre possibili, conciliabili anche con il nostro presupposto,  convinto cinismo.
    Dicendoci  con un sorriso leggero e liberatorio, che ogni cosa puo’  accadere ed  essere , a qualunque eta’ e in qualunque momento  . Proprio per il risultato di quella completezza conquistata che ci fa stare cosi bene con noi stesse!
    Sabato scorso fra gli amici dello sposo che mentre  firmava gli dicevano “Non farlo” scherzando come ragazzi,   amiche della sposa intonavano  convinte  canti buddisti ,  le loro bimbe che  li guardavano felici , fra le “non bomboniere” di Emergency su un tavolo e la diversita’ solo apparente di essere  che  univa quegli sposi ,  davvero tutto alla fine e’ apparso molto piu’ semplice  di quanto le nostre cognitive difese possano farci credere .66651670_461048604442431_8477372660337082368_n
    Finanche pensare stamani a “quella sposa” fa pensare . Non importa sapere come si chiami,
    quello che  lascia il segno e’ che anche lei rappresenta  qualcosa di accaduto “apparentamente impossibile” .

     

    Aveva un super posto fisso “lei”. Qualcosa che chiunque di noi sognerebbe.
    Ebbene, qualche tempo fa lei lo ha lasciato. Perche’ aveva un sogno.
    Si e’ preparata per realizzarlo e poi, con coraggio, ci ha provato.

    Mollando sicurezze che chiunque di noi, ripeto, oggi sognerebbe. Lei l’ha fatto.
    Ecco..allora oggi, ripensando a lei che esce dalla cerimonia  tenendo per mano felice , con la mano alzata  come  un pugno pieno di energia positiva e gioia il suo compagno, davvero tutto il cinismo se ne va e  mi dico che tutto e’ davvero possibile nella Vita.

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    Tutto, per noi stesse e per chi amiamo .
    Cosi che in questa libertà che ci vogliamo concedere, mentre diciamo :“Per carita’, io neanche piu’ neanche un pesce rosso in casa! ” arrivi a starci  anche una libera e anche un po’ felicemente infantile, ritrovata , capacita’ di sognare .

    Consapevoli  certo, ma concedendocela  questa leggera , piacevole liberta’
    E’ Amore , in fondo, per noi stesse , anche questo.

    #assertività #crescitapersonale #donne Amore Donne Donne
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    Milene Mucci
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    Milene Mucci. Nata il giorno della Befana ad Arezzo vive a Carrara fra le Apuane e il mare . Scrive per Dols ( da anni) , per Exibart e Huffington Post. E' Arteterapeuta e Counselor Professionista formata in Aspic (Scuola Superiore Europea di Counseling Professionale) . Formatrice di Metodo Caviardage per la RdA , conduce laboratori di scrittura e mediazione artistica per la crescita personale, soprattutto in relazione all'empowerment femminile. Sua e' la rubrica su Dols dal titolo "Donne si nasce assertive si diventa" Gia' impegnata in battaglie per i diritti civili con Ignazio Marino e l'Associazione "Luca Coscioni ",è membro della Fondazione "Antonino Caponnetto" ,che si occupa di lotta alle mafie ,cittadinanza attiva , legalita' e Costituzione. Ha due figli ormai adulti ed in giro per il mondo ed un gatto di nome Sheva che le fa da assistente e che , per ora, e' ancora a casa .. :-)

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