SESSO DURANTE IL CICLO?

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E’ oramai noto  di quanto gli ormoni siano importanti nella giostra della sessualità femminile. Ma il non  fare sesso durante il ciclo mestruale è spesso più una credenza (spesso imposta dall’esterno) che una verità fisiologica.

 

Precisamente, vi dipendono il nostro desiderio e la nostra soddisfazione sessuale: la produzione ormonale è una faccenda fondamentale, in questo senso.
Ciò premesso ci sarà facile capire quanto il ciclo e i suoi sbalzi ormonali possano condizionarla, la nostra sessualità.
Durante l’ovulazione le ovaie producono maggiori quantità di estrogeni e di testosterone. Segue in quei giorni un chiaro aumento del desiderio e pure una maggiore reattività alle stimolazioni. Non è difficile allora che si percepisca un orgasmo migliore, più intenso. Accade dappertutto in natura: negli animali si parla di estro ed è una fase fondamentale per la conservazione della specie.
A pensarci bene la cosa non riguarda solo noi donne, perché la produzione più vivace di estrogeni e testosterone che ci prende in quei giorni, si accompagna sempre a un rilascio più consistente di feromoni, le particelle chimiche che stimolano quel tal particolare profumo di donna che agli uomini piace tanto (piace, è un garbato eufemismo, s’intende).
Avere e desiderare quindi rapporti durante l’ovulazione è nella nostra natura, sia culturale che biologica (è il momento ideale per la riproduzione).
Vediamo invece cosa ci accade durante il ciclo.

Dopo il picco che abbiamo detto (estro), la nostra produzione di estrogeni e testosterone si quieta e va a raggiungere il suo minimo proprio nei primi giorni della mestruazione.
Nello stesso momento si segna una forte produzione di progesterone, che è l’ormone della calma.
Perciò, biologicamente – i rapporti in quel periodo non sono più utili alla riproduzione e così la natura pensa bene di metterci un po’ in stand by, di farci risparmiare le forze per tempi migliori possiamo dire, e cioè due settimane dopo –, ecco, può capitare che in quei giorni allora ci passi un po’ la voglia.
Questo ci basti sapere, quanto a quel mutevole corredo ormonale che più o meno ci parifica a qualsiasi altro mammifero femmina in circolazione.
A volere ragionare con più attenzione però, è bene considerare quanto invece ci distingue, o meglio ci eleva, da tutte le altre specie.
Ho iniziato dicendo che la produzione ormonale è fondamentale per il desiderio e la risposta sessuale. Vero, ma mai quanto lo sia una buona disposizione mentale.
È vero che tutte le donne sane sono accumunate da quella naturale staffetta estrogeni/progesterone di cui ho detto prima, ma è pur vero che ognuna ha un modo diverso e personale di vivere e percepire la propria sessualità, a prescindere da quale giorno del mese sia.
Questa preziosa diversità è una questione di testa, e vi sono così tante sfaccettature, infinite piccole differenze – per cui alcune di noi per esempio sono sempre e comunque disinibite prima e durante e dopo il ciclo, e altre invece non lo sono affatto, e altre poi ritrovano più soddisfazione proprio in quel periodo, e altre in altri giorni ancora –, così tanti dettagli ci fanno l’una diversa dalle altre, che comprenderci tutte in un unico compasso statistico non è proprio possibile (e per fortuna).
Per capirci, poco conta un lieve calo di estrogeni se all’inizio di una relazione l’amore per il partner ci riempie ogni giorno di desiderio, così come non basta un loro aumento se l’amore è ormai finito.
In realtà, se oggi vogliamo parlare con franchezza del ciclo, dobbiamo dare uno sguardo indietro e soffermarci un po’ di più sulle implicazioni culturali (invece che su quelle biologiche e mediche).
Ad esempio, dovremmo stare a sentire come negli anni ci sia sempre riferiti alle donne e a quel certo periodo della loro vita. In modo molto pittoresco, il più delle volte:

  • Un solo sguardo di una donna mestruata si dimostra infallibilmente micidiale per tutti i vegetali in germinazione (Lucio Giunio Columella, agronomo; I sec d.c.)
  • La mestruazione è un male, tenetevi lontani dalle donne fin quando ridiventino pure (Ambroise Parè; 1517-1590)
  • Un vapore maligno si alza dal sangue mestruale corrotto, che causa la soffocazione di matrice (Nicolas Lèmery; 1645-1715)
  • La carne imputridisce se viene toccata da una donna mestruata (British medical Journal; 1878)

Affascinante.
Si può intuire allora da dove salti fuori quella certa innaturale riluttanza.
Quella per cui molte coppie oggi non se la sentono di avere rapporti durante le mestruazioni.
Corrotto maligno micidiale: puro male insomma.
Un simile retaggio, seppure antico e ben nascosto nel nostro bagaglio cromosomico, anche solo un eco passato, beh, tanto basta ad inibirci, e mille volte più di qualsiasi squilibro chimico.
Tanto che molte di noi hanno imparato a farvi appello quando proprio di sesso non ne vogliono sapere (ho le mie cose è ad oggi una delle nostre panzane più gettonate, seconda solo all’evergreen ho mal di testa)
Ad ogni modo, si tratti di scuse o (peggio) di sentite convinzioni, il risultato è sempre lo stesso:
le mestruazioni finiscono per essere l’antisesso.
Chiaro che qui, ora, non ho titolo di sorta che valga a persuadere chi non vuole avere rapporti durante il ciclo a cambiare idea.
Posso solo dire che non ci sono controindicazioni.
E per le indecise, mestruazioni o meno, le invito a tenere presente quello che ho già detto prima, a quanto che ci distingue dalle altre specie animali.
Che grazie a Dio (e al nostro cervello) la sessualità non è per noi appannaggio esclusivo della riproduzione. È anche e soprattutto piacere: è piacere per noi e piacere che possiamo (decidiamo di) dare ad altri, corroborante per l’umore e tonico per testa e corpo.
Da consumarsi qualsiasi giorno lo crediamo opportuno.

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Profilo Autore

Aura Fede

Aura Fede. Siciliana ma ora abita a Treviso. A Padova ha fatto gli studi pre-universitari e universitari. Docente nel corso post-laurea (per psicologi e specialisti ginecologi) di psicoprofilassi ostetrica dell’Università di Padova E' sessuologa clinica (altre a consulente) e Formatore dell'istituto Internazionale di Sessuologia di Firenze diretto dalla prof. Roberta Giommi. Ha frequentato il corso di Mindfulness presso l’AISPA di Milano, autrice di lavori scientifici su vari argomenti legati alla specializzazione. Coautore di volumi sul benessere delle donne e sul benessere dei ragazzi.

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