Storie di Donne : Mina Welby, stamani a processo. Per tutti noi

0

 

Mina oggi è  a Massa, imputata nel processo per la morte di Davide Trentini, cinquantenne malato di Sla che lei ha accompagnato in Svizzera a morire nell’aprile del 2017 insieme a Marco Cappato , violando cosi l’art 580 del Codice Penale che punisce l’istigazione e l’aiuto al suicidio. Istigazione ed aiuto al suicidio intesi come si intendevano nel 1930.

Mina Welby Marco cappato udienza Tribunale Massa ottobre 2018

Mina è una Donna che ha avuto un amore,grande.
Un amore che , proprio per Amore , neanche la voleva accanto  considerato quello che avrebbe dovuto superare per viverlo. Mina Welby (perche’ di lei stiamo scrivendo) oggi e’ qui , stamani vicino a me, davanti ad un Tribunale. Giacca blu e capelli corti bianchi.
Dritta come un fuso, sorridente ed amorevole come sempre.
Qui,davanti ad  cancello,in attesa di una udienza.
Mina oggi è  a Massa, imputata nel processo per la morte di Davide Trentini, cinquantenne malato di SM (sclerosi multipla) che lei ha accompagnato in Svizzera a morire nell’aprile del 2017 insieme a Marco Cappato , violando cosi l’art 580 del Codice Penale che punisce l’istigazione e l’aiuto al suicidio. Istigazione ed aiuto al suicidio intesi come si intendevano nel 1930.
Non certo relativamente a malati terminali come oggi,momento storico in cui ogni qualsivoglia apparato tecnologico e’ in grado si’ certo di alleviare pene e prolungare vite ,ma anche di allungare quella che non lo e’ neanche  piu’  Vita. Articolo 580 del CP che ,fra l’altro,che sara’ preso in esame dalla Corte Costituzionale proprio domani, 23 ottobre , per convalidarne o meno l’attuale aderenza alla nostra Carta Costituzionale con una udienza legata alla vicenda della morte di Dj Fabo,processo che vede protagonista come imputato Marco Cappato.
“Sono molto tranquilla “mi dice Mina a proposito del processo che la vede oggi coinvolta . “Ritengo di avere compiuto un dovere verso un cittadino che mi aveva chiesto aiuto per portarlo in Svizzera dato che qui non poteva averne nessuno.Di quello che si decidera’ io me ne prendero’ in carico ma continuero’in futuro ad essere ancora disubbidiente per i cittadini che non hanno altra scelta ad oggi che andare all’estero.Certo,prima di tutto le cure palliative ma bisogna provvedere anche per quelle persone alle quali le cure palliative non aiutato a togliere le sofferenze,comprese quelle esistenziali”.
Ieri sera alla presentazione di “Credere disobbedire e combattere “di Marco Cappato (nb.libro bellissimo che tutti dovrebbero leggere ) avevo letto alcune frasi della bellissima lettera che suo marito scrisse a Napolitano dandole poi  ,subito dopo , il microfono per farla intervenire.
Mina si e’ alzata e,in quella libreria affollatissima e in un silenzio palpabilmente pieno di amore ed attenzione , ha iniziato a raccontare di Piergiorgio.
Del loro incontro ,del loro amore e della malattia.Di Vita e di Morte e di come proprio l’amore infinito per la prima abbia creato la necessita’ di quella che proprio Welby defini”morte opportuna”.
Opportuna .
“Vita e’ la donna che ti ama “scriveva Welby a Napolitano.”Il vento tra i capelli..vIta e’ anche la donna che ti lascia,una giornata di pioggia,l’amico che ti delude.Io non sono ne’ malinconico ne’ maniaco depresso e morire mi fa orrore…purtroppo cio’ che mi è rimasto non e’ piu’ vita…e’ solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche..”
Questo e molto altro ha raccontato Mina ieri sera insieme a Marco Cappato.
Marco altissimo,giovane,compagno di tante battaglie e Mina accanto a lui.
Minuta e grandissima. Una di cui  avverti la forza, la  serenità che  contagia.
Una che ha fatto diventare pubbliche scelte privatissime perche’ fossero  patrimonio di riflessione e crescita per tutti Solida come una  roccia.
L’ho vista stamani passare quel cancello, entrare in quell’aula.
Sedersi nelle poltrone della Corte d’Assise sotto quella grande scritta : “La legge e’ uguale per tutti”.

Davanti a quell’uomo inchiodato su una croce attaccato su quel muro sopra quella scritta .
Uno diventato Uomo e crocifisso che ,mentre io sono li’ davanti ,immagino  possa  capire piu’ di altri che interpretano il suo pensiero ,oggi cosa voglia dire Morte e cosa Vita…ed abbia certamente tenerezza,piu’ di altri per questa Donna, seduta lì davanti.
Mina “lì” ad  81 anni. Ottantuno.
Credo che in tanti, soprattutto fra i nostri ragazzi dovrebbero vedere una scena cosi.
Una corretta, educata, distinta signora di ottantuno anni che non molla di un passo.
Seduta lì, davanti a quegli scranni che   darebbero angoscia a gente navigata.
Seduta li’ a perorare, in questa mattina di autunno, il diritto di tutti noi di essere liberi di scegliere fino alla fine.
Seduta li’ nonostante in Parlamento giaccia deposita da ben cinque anni una legge di iniziativa popolare per la legalizzazione dell’eutanasia,nonostante la Costituzione preveda che il popolo eserciti la iniziativa delle leggi e mentre , sia il precedente Parlamento che questo ,in violazione della Costituzione,stiano continuando a non discutere di questo tema.Violando la richiesta di cittadini semplicemente di  discuterla, finalmente, quella legge.
Mina , stamani, anche per questo è qui.
In questa aula di Tribunale dove il Giudice ha appena dato appuntamento per la prossima udienza al 12 novembre.
E’ grandissima Mina Welby.Una Donna grandissima.
Ferma nelle sue convinzioni, ricca di armonia,semplicita’ e di amore .
Amore,quello per cui ha lottato e lotta.
Amore per la Vita .
Quella degna, di essere vissuta, degnamente e liberamente.
Fino alla Fine.

CONDIVIDI

Profilo Autore

Milene Mucci

Milene Mucci. Nata il giorno della Befana ad Arezzo vive a Carrara fra le Apuane e il mare . Scrive per Dols ( da anni) , per Exibart e Huffington Post. E' Counselor Professionista formata in Aspic (Scuola Superiore Europea di Counseling Professionale) con specializzazione in Art Couseling ed e' iscritta alla Reico. Formatrice di Metodo Caviardage per la RdA ,conduce laboratori di scrittura e mediazione artistica per lo sviluppo delle risorse personali e la crescita personale, soprattutto in relazione all'empowerment femminile. Sua e' la rubrica su Dols dal titolo "Donne si nasce assertive si diventa" Gia' impegnata in battaglie per i diritti civili con Ignazio Marino ,è membro della Fondazione "Antonino Caponnetto" ,che si occupa di lotta alle mafie ,cittadinanza attiva , legalita' e Costituzione. Ha due figli ormai adulti ed in giro per il mondo ed un gatto di nome Sheva che le fa da assistente e che , per ora, e' ancora a casa .. :-)

Lascia un commento


6 + = dodici