Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Summer Sad. Come superare la tristezza?
    • Nel Profondo
    • Lavoro temporaneo e iziwork
    • Eternal – Odissea negli abissi
    • Lucia Tilde Ingrosso e quanto è bello scrivere
    • IL MAESTRO E MARGHERITA
    • Jurassic World – La rinascita
    • Tutto in un’estate
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Nel Profondo

      By Dols09/07/20250
      Recent

      Nel Profondo

      09/07/2025

      Eternal – Odissea negli abissi

      02/07/2025

      IL MAESTRO E MARGHERITA

      30/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Donna e lavoro»Quali parole comunicano la tua immagine?
    Donna e lavoro

    Quali parole comunicano la tua immagine?

    Giovanna VitaccaBy Giovanna Vitacca06/11/20171 commento6 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Bastano solo 3 parole per definire la vostra immagine.

     

    Spesso mi sentite dire o leggete nei miei articoli le parole ‘bisogna armonizzare forma e sostanza’.

    Cosa voglio dire con questa affermazione?

    Così decontestualizzata infatti apre a infinite considerazioni e riflessioni.

    Io restringo il campo e declino questo concetto al tema del Personal Branding e quindi alla gestione coerente della propria immagine, ovvero all’insieme di contenuti e visual (foto, video, etc).

    Spesso ho sottolineato come la nostra immagine, declinata sul fronte ‘look’, debba essere allineata alla nostra personalità, allo stile personale perché possa rappresentarci davvero e esprimere la nostra vera Identità.

    Come Consulente di Immagine ho evidenziato quale dovrebbe essere il percorso da intraprendere per raggiungere questo obiettivo.

    MA NON BASTA LA FOTO PERFETTA, CHE IMMORTALA LA NOSTRA ESTERIORITÀ, PER DIRE AL MONDO CHI SIAMO.

    La foto consente alle persone di farsi un’idea, di formulare una prima impressione (buona o cattiva che sia…) ma fondamentale è che il nostro ritratto sia in armonia con chi sosteniamo di essere.

    Ed ecco perché si deve prestare molta attenzione anche ai contenuti.

    Quando lavoriamo alla pubblicazione del nostro sito, scriviamo articoli per il nostro blog, pubblichiamo dei post sui nostri profili social, non dobbiamo mai dimenticarci che anche le parole e il tono che utilizziamo dicono molto di noi e non c’è niente di peggio che generare dissonanza tra testo e immagini.

    Crea disorientamento, confusione, ma soprattutto delusione nell’interlocutore che immediatamente vi percepisce come poco credibili.

    Nei miei workshop in azienda faccio sempre due esempi molto semplici.

    Pensiamo a LinkedIn.

    Immaginiamo il profilo di un Amministratore Delegato che ha un curriculum e una carriera lodevole.

    Il valore di questo ‘contenuto’ può essere vanificato se la foto del profilo lo ritrae vestito di tutto punto, ma nel giorno del suo matrimonio, 20 anni fa.

    Viceversa, capita di vedere foto perfette di profili che si riferiscono a figure professionali meno corpose, ad esempio un addetto al call center.

    Qui non ne faccio una questione di ruoli. Ogni lavoro ha la sua dignità e necessita di competenze precise.

    Sto semplicemente puntando il dito sulla coerenza tra immagine e contenuto.

    Altro esempio, Facebook.

    Un manager di un Brand che sostiene la tutela degli animali rilascia interviste su questi argomenti che vengono pubblicate sul profilo pubblico dell’azienda.

    Poi sul suo profilo privato posta una foto con la moglie che indossa una pelliccia di visone.

    Anche in questo caso non c’è allineamento.

    Sembrano esempi estremi, ma vi assicuro che sono casi reali perché il rischio di fare questi scivoloni è molto più frequente e imprevisto di quanto si immagini.

    Il contenuto quindi va pesato, lavorato, generato in modo intelligente. E uso volutamente la parola intelligente perché è sinonimo di qualcosa che è innanzitutto pensato e non buttato a caso nel mare del web. Qualcuno ci leggerà sempre e questo qualcuno si farà un’idea di noi e inevitabilmente ci giudicherà.

    Chissenefrega…dirà qualcuno di voi.

    Vero.

    Ma se con il web ci lavorate o semplicemente sul web promuovete la vostra professionalità, allora mi spiace ma non si può ignorare la questione delle parole chiave.

    Il che non significa essere falsi, costruiti. Non ci deve essere un copy che scrive per noi o un suggeritore che sussurra le battute da recitare.

    Si deve essere autentici, ma questa verità non deve essere l’alibi per non porre attenzione a come ci si esprime, a come ci si relaziona.

    E tutto questo alla fine attiene alla buona educazione, per esempio quando si commenta sui social, alla proprietà di linguaggio, perché scrivere in modo corretto è la base, alla consistenza di quanto si pubblica, che si tratti del nostro CV su LinkedIn o al racconto di come abbiamo trascorso il nostro fine settimana.

    LE PAROLE SONO IMPORTANTI ED È PER QUESTO CHE QUANDO VENGONO UTILIZZATE BISOGNA FARLO CON CONSAPEVOLEZZA.

    Non a caso ad esempio – entrando nel dettaglio – si parla di copy SEO. Scrivere i testi di un sito, un articolo di un blog, un post usando le corrette key words aiuta l’indicizzazione e quindi amplia la visibilità.

    Ecco immaginate di dover lavorare all’indicizzazione della nostra professionalità o attività.

    QUALI SONO LE PAROLE CHIAVE CHE MEGLIO CI RAPPRESENTANO?

    Individuare le parole giuste può avere un grande potere sulla propria immagine.

    A questo proposito esploriamo il concetto di bias di conferma.

    La bias di conferma è la tendenza ad accettare prove che confermano le nostre convinzioni e rifiutano le prove che le contraddicono.

    Quando si incontra qualcuno per la prima volta e gli diciamo che lavoro facciamo, inevitabilmente guarderà il nostro aspetto, il nostro comportamento e il modo in cui stiamo comunicando per vedere se corrisponde al mondo a cui diciamo di appartenere.

    Se siamo coerenti avremo conquistato la sua attenzione e ci percepirà come persone credibili, viceversa sarà molto difficile far cambiare l’impressione che si è fatto di noi perché i segnali che abbiamo dato sono contraddittori.

    Ogni ambito professionale ha delle parole chiave legate al settore di riferimento e nell’immaginario comune un professionista che lavora in uno specifico campo deve corrispondere a degli aggettivi che lo caratterizzano e lo identificano (non parlo volutamente di stereotipi perché è un concetto molto forte, ma per alcune professioni è proprio così!).

    Se si pensa a un medico la prima parola che ci viene in mente è affidabile. Un avvocato sarà un bravo oratore, un ragioniere sarà preciso.

    Ipotizziamo di aver incontrato una di queste professionalità per la prima volta e nel caso del ragioniere ci si presenta una persona in disordine, vestita male, con le scarpe usurate.

    Che opinione ci facciamo di lui? Gli affideremmo la nostra contabilità?

    Se questo ragioniere ha promosso la sua attività sul web e le sue parole chiave sono state ‘precisione, cura, attenzione al dettaglio’ capite bene che c’è qualcosa che non va.

    Ha sbagliato parole chiave o meglio sono giuste se legate allo stereotipo, ma certamente non riferite alla sua persona.

    Se il suo stile è, diciamo, naif forse la sua comunicazione sarebbe stata vincente se avesse usato la parola ‘creativo’ e avesse spiegato che la sua mission è dare ai numeri una connotazione meno fredda e negativa e renderli più familiari.

    Mi viene in mente Piergiorgio Odifreddi a questo proposito.

    Identificare le proprie parole chiave è un viaggio tortuoso, soprattutto perché si deve fare dentro di noi. Conoscersi, scoprirsi, rivelarsi a sé stessi innanzitutto e poi agli altri.

    Per molti è decisamente più istintivo, parlo di persone che hanno già messo a fuoco i propri talenti e potenzialità. Per altri c’è bisogno di una guida esterna che li accompagni in questo percorso.

    Non servono tante parole chiave.

    Ne bastano tre, ma queste poi dovranno essere parte della nostra mission, comunicazione, vita.

    Dovranno intrecciarsi costantemente con la nostra personalità, look, comportamento, modalità di comunicazione.

    Saranno la nostra impronta digitale.

    comunicazione Giovanna Vitacca immagine Personal Branding
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Giovanna Vitacca
    • Website
    • Facebook
    • LinkedIn

    Consulente di Immagine e di Comunicazione. Aiuto le persone a sentirsi a proprio agio con se stesse mettendo a fuoco e valorizzando le loro potenzialità perché abbiano successo nella vita e nel lavoro. Dare la corretta forma alla sostanza affinché la loro esteriorità, da come si vestono a come si muovono, da cosa pubblicano online a cosa dicono in una conferenza, non vada in conflitto con tutto quello che è la loro interiorità, la loro essenza. Il risultato non è mai qualcosa di costruito a tavolino, ma un percorso sincero e naturale per mettere a fuoco le potenzialità di ognuno, tirarle fuori e usarle al meglio. Sintonizzo il chi sei con il come ti mostri agli altri, per dare coerenza, forza ed energia alla tua immagine e alla tua comunicazione.

    Related Posts

    Lavoro temporaneo e iziwork

    02/07/2025

    Anche la logistica ottiene la Certificazione per la Parità di Genere

    17/06/2025

    Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa

    05/06/2025

    1 commento

    1. Carmen on 06/11/2017 19:31

      Sono d’accordo, è difficile far capire ad un cliente l’importanza del copy. la frase più comune: “ci penso io ai testi del sito!” E poi è un banale copia incolla o frasi che non colgono l’essenza del brand.

      Reply
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Nel profondo Nel profondo
    Post su Instagram 18119879848467960 Post su Instagram 18119879848467960
    Post su Instagram 17987452709684962 Post su Instagram 17987452709684962
    Il Maestro e Margherita Il Maestro e Margherita
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Ci sono sedute e sedute Ci sono sedute e sedute
    Andar per boschi Andar per boschi
    Torgnon valle d l Cervino Torgnon valle d l Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Post su Instagram 17984240483696003 Post su Instagram 17984240483696003
    Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio
    Marocchino da Illy Marocchino da Illy
    Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina d Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina della Torre
    Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia ti Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia tid ingrosso presentazione alla libreria Feltrinelli un aulenti
    Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Aros Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Arosio
    Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols. Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols.it
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/ https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/

Appunti di viaggio.

Di Alfredo Centofanti

Bari. La città vecchia è un labirinto di vie che raccontano infinite storie. Inarrestabile è il vociare degli abitanti nel dialetto locale, dei tanti turisti stranieri, dei pellegrini che da secoli vengono qui per venerare San Nicola, amato tanto dai cattolici quanto dagli ortodossi.
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK