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    Home»"D" come Donna»Artediparte. Le donne erediteranno la terra
    "D" come Donna

    Artediparte. Le donne erediteranno la terra

    loredana mettaBy loredana metta20/08/2017Updated:25/08/2017Nessun commento5 Mins Read
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    le donne erewditeranno-la-terra
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     Nonostante il titolo del libro del giornalista Aldo Cazzullo dica ” Le donne erediteranno la terra” per una volta non si potrebbe avere un libro, una manifestazione o una serata che, parlando di donne, non evochi neppure lontanamente gli orrendi fantasmi della violenza, del masochismo, dell’ingiustizia e della barbarie? 

    Eccomi di nuovo a voi, care lettrici di Dol’s, questa volta per parlarvi di un libro del giornalista Aldo Cazzullo, Le donne erediteranno la terra (Mondadori, 2016).

    Le donne – dice l’autore – «sono più dotate per affrontare l’epoca grandiosa e terribile che ci è data in sorte». Ci convince: siamo meglio attrezzate per tessere le trame di dialogo, mediazione e pace che urgono al momento. E la condizione di precarietà necessita d’intuito e flessibilità, e di una phronesis tipicamente femminili.

    Continuiamo con la terza di copertina: «(…) perché sanno sacrificarsi, guardare lontano, prendersi cura; ed è il momento di prendersi cura della terra e dell’uomo (…).»

    Beh… boh…forse. Bene la visione, e certo la nostra Terra ha un disperato bisogno di amore, ma sacrificio e cura fanno un po’ déjà vu. Tuttavia il libro di Cazzullo, soprattutto nelle sue prime pagine, è corroborante, divertente, curioso, pieno di figure del presente e del passato da (ri)scoprire e in cui rispecchiarsi.

    Prendete Onorata Rodiani (1403 – 1453), di cui trovate sull’Enciclopedia delle donne un gustoso ritratto dalla penna di Valeria Palumbo. Rodiani fu pittrice attiva, pare, alla corte di Cabrino Fondulo, marchese di Castelleone, graziosa cittadina in provincia di Cremona. Per sfuggire alla rapacità sessuale di un cortigiano, si diede alla fuga e combatté sotto spoglie maschili negli scontri fra il Ducato di Milano e Venezia, e venne a morire proprio nell’assedio della stessa città da cui era fuggita anni prima, dopo una brillante carriera come ufficiale. Sarebbe morta pronunciando le parole: «Honorata io vissi, honorata io moro». Ma che donna affascinante, avventurosa e misteriosa! Incuriosite dal racconto di Cazzullo, siamo andate a Castelleone, in tempo per godere della mostra antiquaria che vi si svolge una volta al mese.  Abbiamo appreso che l’affresco ipotizzato di sua mano e custodito – come dice anche Wikipedia – in un palazzo della cittadina lombarda, è in realtà troppo tardo per essere stato dipinto da lei. Ci disillude una gentile signora, oggi proprietaria dell’antico palazzo castelleonese dei Galeotti Vertua, in cui è custodito l’affresco falsamente attribuito a Onorata Rodiani, e anche di un agriturismo nelle vicinanze di Santa Maria in Bressanoro, edificio meraviglioso che merita una visita (così chi di voi a Castelleone avesse bisogno di pernottare è avvisata). Certo nelle sale del Palazzo non è escluso sia possibile rinvenire tracce dell’opera della pittrice Rodiani, forse oggi ricoperta dai decori di altre mani durante le secolari vicende del palazzo – ci dice ancora Anna Emilia Galeotti Vertua – e certamente la pittrice-capitana ha soggiornato fra questi muri e camminato lungo le strade di Castelleone. Tra l’altro è stata sepolta proprio oggi, il 20 agosto, cinquecentosessantacinque anni fa.

    le donne erewditeranno-la-terra(Se fossimo di Castelleone, andremmo subito a proporre all’assessore/a alla cultura di organizzare un festival o una manifestazione in suo nome. Donna Honorata, Honoradonna, oppure solo Honorata, si potrebbe chiamarlo, e sarebbe un premio dedicato alle molte donne che onorano il mondo con la loro meravigliosa vita. Una persona così leggendaria varrebbe una manifestazione annuale, no?)

    Sapevate che nel sacrario di Redipuglia, ci sono le spoglie di una sola donna, una crocerossina, Margherita Parodi Orlando, unica fra centomila uomini? Parlando di lei,  Cazzullo afferma: «L’Italia non avrebbe vinto la Grande Guerra senza le italiane». Personalmente siamo poco propense a esaltarci per guerre, grandi o piccole, ma visto quanto ancora libri e manuali tacciono il contributo femminile alle vicende storiche, affermazioni così, sinceramente, fanno piacere.

    E di Rosa alias Rosalia Montmasson, ne vogliamo parlare?

    Oltre che incuriosite, questo libro ci ha commosse, perché, è evidente, si tratta di una lunga lettera d’amore dedicata alla propria figlia. Indica un cammino che dovrebbe essere quello di tutte: partire dall’orgoglio del proprio passato, della propria storia di donne, dalla forza della propria identità, per agire, con fiducia nelle proprie capacità, per il futuro. È ciò che auguriamo a ciascuna.

    Insomma, questo di Cazzullo sarebbe un meraviglioso libro per la causa dell’empowerment femminile: esalta donne forti, fuori dal comune e fuori dagli stereotipi, capaci, piene di forza d’animo, di coraggio, di genialità e talento, eppure, nelle pagine finali si stende come un’ombra su tanto incoraggiamento all’autonomia e alla creatività. Si finisce per parlare di raccapriccianti episodi di cronaca, in cui le donne sono masochisticamente succubi, predate, violentate, uccise. Qui avrà giocato la tipica preoccupazione paterna: mettere sull’avviso la figlia, che stia attenta alla condizione di paura, violenza, dipendenza, discriminazione che minaccia le donne, perché, consapevole, sappia reagire. Certamente sì.

    Eppure…  restiamo rannuvolate, forse un po’ deluse… non si doveva parlare del sole delle donne, del loro splendore? Non si trattava di un peana a voce spiegata per le donne? Di un canto di vittoria e di forza, senza neppure in sommesso sottofondo lugubri lamenti e minacce? Sarà mai possibile? Per una volta si potrebbe avere un libro, una manifestazione o una serata che, parlando di donne, non evochi neppure lontanamente gli orrendi fantasmi della violenza, del masochismo, dell’ingiustizia e della barbarie? Mi piacerebbe sapere che cosa ne pensate voi lettrici.

    Comunque grazie ad Aldo Cazzullo per la fervida, alata dichiarazione d’amore che è questo libro: le donne erediteranno la terra. Oh yeah…

    Loredana Metta

    empowerment libri Recensioni
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    loredana metta

    Loredana è una che da tutta la vita si ostina a definirsi musicista e lo è, o meglio, continua a desiderare di diventarlo con tutte le sue forze. Ama insegnare musica, nonostante i diplomi di Conservatorio e i numerosi corsi di specializzazione. Perché fare musica è trovare una via alla conoscenza di sé e il pianoforte è una palestra per la relazione con se stesse, con gli altri e le altre… Insegna Pratica e lettura pianistica al Conservatorio di Vicenza. La sua più grande emozione: vedere due mani inesperte toccare il pianoforte per la prima volta. Vive a Milano, con 9 piante, che hanno tutte un nome, e un certo numero di pupazzi, fra cui Fabio, il suo amato compagno. Adora il cinema, l’arte, la filosofia . É laureata a Bologna in discipline semiotiche.

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    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
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Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
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    Rose di maggio Rose di maggio
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
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    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
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    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

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