Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • La mia famiglia a Taipei – Left‑Handed Girl
    • Parata d’Arte a Paratissima
    • The ugly stepsister
    • Un sorso di te : TAPPE, BIVI E SVOLTE
    • Cinque secondi
    • Limbo
    • Zucca non solo Halloween
    • Bugonia
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      La mia famiglia a Taipei – Left‑Handed Girl

      By Dols02/11/20250
      Recent

      La mia famiglia a Taipei – Left‑Handed Girl

      02/11/2025

      Parata d’Arte a Paratissima

      30/10/2025

      The ugly stepsister

      30/10/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Donne digitali»Colette chiude. Riflessioni sullo shopping online e offline
    Donne digitali

    Colette chiude. Riflessioni sullo shopping online e offline

    Giovanna VitaccaBy Giovanna Vitacca22/07/2017Updated:23/07/2017Nessun commento4 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    E’ delle ultime settimana l’annuncio della chiusura di Colette, boutique multimarca parigina fondata da Colette Roussaux nel 1997. Dopo 20 anni chiuderà i battenti il prossimo dicembre.

    Sempre in questi giorni, leggiamo sui giornali della chiusura dello store H&M in Galleria Passerella a Milano (luogo storico per aver ospitato Fiorucci negli anni  ‘70/’80).

    Cosa sta succedendo?

    Capita che il modello brick & mortar, le attività commerciali, il retail, il negozio, per capirci, stanno languendo.

    Non una grande novità, direte. Ormai sono anni che indagini e ricerche confermano quanto gli acquisti online stiano affossando la rete fisica. Vero.

    Ma se colossi come Colette e H&M (che badate bene non hanno un fatturato in negativo) hanno deciso a tavolino di uscire dai giochi, queste azioni devono portarci a fare delle riflessioni sul futuro.

    Un futuro che coinvolge molti. Non solo il retail, ma le aziende produttrici, i loro partner, tutti gli attori che fino ad oggi hanno calcato un palcoscenico reale e invece sono destinati a cadere nell’oblio, fino a scomparire.

    Oggi H&M, ieri Zara, domani chissà.

    Tutti questi giganti del fast fashion stanno ottimizzando la loro presenza fisica per rendere la macchina più efficiente: costi di affitto, di personale in primis, poi tutte le voci di spesa collaterali pesano come macigni sulla redditività. Soprattutto quando si deve contrastare l’onda dell’online che investe tutti i settori merceologici e oggi sta infliggendo duri colpi anche alla moda.

    Che Amazon sia scesa in campo la dice lunga. E lo ha fatto coerente con il suo stile, unendo all’utility la commodity: non vendo solo il prodotto, ma anche il servizio, vero loro punto di forza.

    Non so se avete sentito parlare di Echo Look, un’apparecchiatura che fotografa i look indossati e dà suggerimenti di stile grazie a un personal stylist a disposizione 24h/24h.

    Di fronte a questo scenario assistiamo a un paradosso.

    Le catene di moda devono avere un e-commerce per essere legittimate globalmente come brand, ma l’online non aiuta l’offline a sopravvivere. E le varie chiusure ne sono la prova.

    Sapete cosa sta minando fortemente il negozio fisico? Proprio il servizio.

    Questo è il vero paradosso. Un cliente si aspetta che nel rapporto vis-a-vis sia proprio questo l’elemento di differenziazione, l’aspetto umano, il poter provare i capi, gestire criticità in tempo reale, e invece no.

    I colossi dell’online, da Amazon a Zalando, Asus vincono 1 a 0.

    Per contenere i costi, le aziende riducono al minimo il personale di vendita, il quale gestisce soprattutto la merce (riassortimento delle taglie, sistemazione dei camerini, il servizio di gestione della cassa, etc); anche la formazione sui prodotti è minima: il commesso spesso ripete a voce quanto riportato sulle etichette senza dare alcun valore aggiunto e, anzi, capita spesso che sia il cliente a saperne di più perché arriva nel punto vendita già informato. Indovinate dove? Online 🙂

    Il rapporto con il cliente si limita quindi alla fornitura delle informazioni basilari, non si crea empatia e dunque muore la shopping experience.

    Non stupiamoci quindi se i nuovi stili di acquisto vedono i consumatori sempre più indipendenti, esigenti, meno fidelizzabili e sempre più orientati allo shopping online.

    Qualche tempo fa si diceva che fossero soprattutto i giovani, i nativi digitali, i Millenials a privilegiare gli acquisti online ma una recente indagine di Zalando su un campione di 1000 consumatori conferma che il pubblico è davvero eterogeneo.

    Il dato più significativo è che lo shopping online non è un gesto d’impulso. E’ ragionato (il 73% si prende qualche giorno per decidere), fatto per lo più da casa (il 64% del campione) e solo il 14% compra perché c’è lo sconto.

    Altro dato interessante è che Il 90% degli intervistati ha anche provato a convincere altre persone a fare acquisti di moda online e il 75% afferma di essere riuscito nell’intento.

    La tecnologia vince sull’essere umano in questo caso. L’efficienza del servizio offerto porta i consumatori a ritenersi più soddisfatti.

    Eppure catene come Zara hanno dotato di servizi tecnologici i loro punti vendita. Ma le casse self-service e gli  schermi touch-screen nei camerini non bilanciano la situazione.

    E sapete perché?

    Perché chi entra in un negozio non si aspetta di trovare al suo ‘servizio’ la tecnologia  – quella la cerca online – si aspetta piuttosto una persona sorridente che gli dica ‘Buongiorno, benvenuto’.

    E tutto questo senza arrivare agli eccessi di alcune catene – e me ne viene in mente in particolare una del settore profumeria – dove invece le commesse fanno quasi stalking chiedendo ogni 5 secondi se hai bisogno. Ecco quando è così io mi sento soffocare ed esco immediatamente.

    E voi? Dove preferite comprare? Online o in negozio?

    Ma soprattutto perché? 😉


    Colette H&M SHOPPING zara
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Giovanna Vitacca
    • Website
    • Facebook
    • LinkedIn

    Consulente di Immagine e di Comunicazione. Aiuto le persone a sentirsi a proprio agio con se stesse mettendo a fuoco e valorizzando le loro potenzialità perché abbiano successo nella vita e nel lavoro. Dare la corretta forma alla sostanza affinché la loro esteriorità, da come si vestono a come si muovono, da cosa pubblicano online a cosa dicono in una conferenza, non vada in conflitto con tutto quello che è la loro interiorità, la loro essenza. Il risultato non è mai qualcosa di costruito a tavolino, ma un percorso sincero e naturale per mettere a fuoco le potenzialità di ognuno, tirarle fuori e usarle al meglio. Sintonizzo il chi sei con il come ti mostri agli altri, per dare coerenza, forza ed energia alla tua immagine e alla tua comunicazione.

    Related Posts

    Lo studio delle lingue porta dappertutto

    21/05/2025

    Lara Oliveti e Melazeta

    19/02/2025

    GenAI nel mondo e a Torino

    18/02/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Ciclamino gigante Ciclamino gigante
    Dalia Dalia
    Post su Instagram 18085742366488248 Post su Instagram 18085742366488248
    Zucche a Milano Zucche a Milano
    The ugly stepsister. The ugly stepsister.
    Paratissima a Torino Paratissima a Torino
    Post su Instagram 18319752424246834 Post su Instagram 18319752424246834
    Quale dei due occhiali vi piace di più? Quale dei due occhiali vi piace di più?
    Post su Instagram 18378432838148503 Post su Instagram 18378432838148503
    Picasso Picasso
    Alla fabbrica del vapore Alla fabbrica del vapore
    Un film romantico anche se si tratta di Dracula Re Un film romantico anche se si tratta di Dracula Recensione di Adriana Moltedo..
    Milano al mattino Milano al mattino
    Post su Instagram 18296933272249712 Post su Instagram 18296933272249712
    Coltivazioni Erbacee di Stefano Arienti a Parma c Coltivazioni Erbacee di Stefano Arienti a Parma  con la curatela di Elena Bray a Palazzo Marchi
    Duomo di Parma Duomo di Parma
    Interessante mostra di Stefano Arienti. A Palazzo Interessante mostra di Stefano Arienti. A Palazzo Marchi a Parma con la curatela di Elena Bray
    Mostra di Stefano Arienti a Palazzo Marchi a Parma Mostra di Stefano Arienti a Palazzo Marchi a Parma con la curatela di Elena Bray
    Palazzo Marchi a Parma Palazzo Marchi a Parma
    Musica al museo della memoria Musica al museo della memoria
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    le stagioni della verità

    Questo mio corpo

    Amazon.it : Questo mio corpo

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK