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    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»Donne politica»Più donne, più lavoro, più figli
    Donne politica

    Più donne, più lavoro, più figli

    Antonella GramignaBy Antonella Gramigna18/03/2017Nessun commento6 Mins Read
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    potere_alle_donne
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    Anche se alcune donne oggi rivestono ruoli di potere, nel mondo economico e nella politica, il cammino è ancora tanto da compiere.

    Il Global Gender Gap Report del World Economic Forum, ha evidenziato ancora una volta come sia necessario rafforzare le politiche di riduzione del divario tra i generi in Italia perché «Le donne rappresentano la metà del potenziale talento di base di un paese».

    La competitività di una nazione, a lungo termine, dipende in modo significativo da come la nazione educa e utilizza le sue donne. Lo stiamo dicendo a gran voce e da più parti, in tempi diversi e modalità diverse.
    Viste in passato le ” reginette del focolare”, anche se continuano di fatto a sostenere un welfare che non c’è, o è scarso, non chiedono di essere «protette» o «assistite» o fatte oggetto di leggi speciali. Le attività a favore delle donne devono essere sdoganate dall’etichetta di genere e viste, interpretate nell’interesse dell’intero sistema economico, come priorità per la crescita e lo sviluppo sostenibile.
    Ma «più donne al potere», cioè il Governo «rosa» che oggi abbiamo, ad esempio, e che riconosce il merito e l’importanza della figura femminile ai posti di comando nazionali, significa che non è più necessario intraprendere azioni positive a favore delle pari opportunità? No, affatto. Anche se alcune donne oggi rivestono ruoli di potere, nel mondo economico e nella politica, il cammino è ancora tanto da compiere.
    Cosi come l’incremento significativo delle donne italiane ai «posti di comando», con l’applicazione della recente normativa sulle quote rosa nei Cda, evidenzia un buon miglioramento dei numeri ma mette al centro un problema fondamentale sul reclutamento delle stesse, sulla provenienza politica, sociale ed anche territoriale.
    Serve pensare non solo alle donne già formate e capaci di poter ambire a ruoli di livello, ma alle necessità delle donne “normali”, incentivare l’occupazione, garantire stabilità del proprio posto di lavoro, spesso minata da ricatti ( vedi dimissioni in bianco, debellate) ed una giusta remunerazione, che sappiamo essere diversa dall’uomo, e sostenere il credito d’impresa. E quindi occorre pensare che dalle Pari Opportunità si debba passare alla Capacitazione, alla concreta traduzione del pensiero collettivo delle donne in azioni efficaci verso le donne che vivono nel mondo reale, verso donne e ragazze «normali» che vivono un loro quotidiano, che aspirano ad un lavoro, ad una propria autonomia, ad un nuovo mondo possibile.
    Girando per l’Italia possiamo verificare le loro risposte alla crisi con il loro impegno, e sono rassicuranti per il futuro dell’Italia.

    Le donne, oggi, sono più forti, credono sempre più in se stesse, hanno una visione concreta del loro domani e si impegnano a realizzarlo mettendo insieme le forze. Si riconosce questo a noi donne : «capacità di resistenza ma anche di innovazione, di adattamento difensivo e persino di rilancio e cambiamento».
    Nonostante la crisi, le opportunità ci sono, soprattutto in settori come il turismo, il cibo e la ristorazione, la nuova agricoltura, l’accoglienza, la cultura, i servizi alla persona: per il nostro Paese questi settori sono veri e propri giacimenti di ricchezza.
    I dati ci dicono che le donne, probabilmente, lo hanno capito e si stanno dando da fare.
    L’imprenditoria femminile ad esempio contribuisce in maniera significativa al Pil italiano costituendo una risposta importante alla crisi, grazie anche al contributo di competenze e stili imprenditoriali spesso differenti. Secondo l’ultimo rapporto sull’imprenditoria femminile dell’Osservatorio Unioncamere, anche nel 2016 si è mantenuta vivace la crescita delle nuove aziende al femminile, superiore alla media nazionale. In Italia, circa un’impresa su quattro è donna, in tempo di crisi le donne stanno rispondendo con la creazione di nuove imprese alla mancanza di lavoro. Si mettono in gioco, senza paura.
    Il loro potenziale imprenditoriale è un motore di crescita economica e occupazionale molto poco sfruttato, perchè è di circa il 34 % dei lavoratori autonomi in Europa. E questo indica come sia necessario un maggiore incoraggiamento per diventare imprenditrici.
    Occorre favorire, quindi, la nascita di nuove imprese femminili attraverso il sostegno, la valorizzazione e l’individuazione delle capacità e potenzialità imprenditoriali dei soggetti con maggiore rischio occupazionale e di esclusione dal mercato del lavoro, favorendone il consolidamento e radicamento sui diversi territori.
    E quindi cosa potrebbe davvero fare la politica? Fondamentale è il ruolo delle pubbliche amministrazioni nelle politiche di gender mainstreaming, nell’incoraggiare, supportare e accompagnare le donne nella ricerca attiva del lavoro e favorire i processi di creazione di impresa e di start up. Solo stimolando approcci innovativi nell’organizzazione del lavoro aziendale compatibili con le responsabilità familiari sarà possibile raggiungere il tasso di occupazione previsto dagli obiettivi dell’Ue per il 2020.
    Sarà pertanto necessario pensare ad azioni mirate per promuovere uno sviluppo intelligente che favorisca una crescita economica sostenibile, secondo i principi di equità ed eguaglianza nell’accesso alle risorse e rispettando le generazioni future, i diritti umani, l’ambiente e la sovranità territoriale. Non è femminismo, è il diritto alla non discriminazione, il diritto ad avere gli stessi identici canali e valorizzazioni, rispetto al maschio. E’ il dovere, da parte del mondo politico, di un nuovo impulso che metta al centro l’energia femminile, come leva di cambiamento e motore economico e sociale. La stagione di riforme avviata ha messo in moto e con chiarezza gli aspetti sui quali è urgente e necessario intervenire. Molto è cambiato, possiamo dirlo, se si guarda alla parità di genere nella rappresentanza. Le assemblee parlamentari si sono allineate ai parametri europei, le leggi elettorali, regionali e nazionali, sono orientate al rispetto della democrazia paritaria, anche se non ovunque.

    La Toscana funge da esempio, la prima a dare pari rappresentanza di genere. Occorre superare il concetto di ” quote”, del tutto inadeguato rispetto all’avanzata complessiva della cittadinanza femminile. La presenza delle donne nel luogo ” dove si decide” è l’esito di un processo lungo, riformista e moderno, che supera gli assetti arcaici che impediscono le vie della crescita. L’Europa insegna: i paesi che hanno trasformato il welfare lo hanno fatto dietro l’ingresso delle donne nelle assemblee elettive. Perché la loro presenza ha permesso di ridefinire l’agenda politica nazionale, liberando gli ostacoli che impedivano l’accesso pieno e di diritto, delle donne alla vita pubblica. Da qui la risultanza : Più donne. Che lavorano, più natalità. Sembra un assurdità, ma è così.
    E noi donne, sulle trasformazioni collettive di lungo periodo, lanciamo la sfida e la vinceremo.

    crescita sostenibile figli imprenditoria politica potere
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    Antonella Gramigna

    Antonella Gramigna, classe 1956, marchigiana di nascita ma toscana da sempre, abito a Pistoia. Laurea in Comunicazione, Master in Orientamento e Promozione della salute, Corso regione Toscana sulla Partecipazione. Mi occupo di informazione, comunicazione istituzionale e politica, ma soprattutto nel campo della salute e corretti stili di vita.Sono Cons. nazionale di Associazione di cultura e politica Litaliaintesta Membro di “ The Nanyuki Furaha Foundation” , Kenya .Coordinatrice gruppo regionale toscano “ Stili di vita” Stati generali delle Donne. Free lance su varie testate tra le quali : Psychomedia, Affaritaliani ( Rubrica Tuttasalute), QS ( quotidiano sanità), redattrice Gazzetta di Pistoia & Provincia, La Voce di New York

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio ha anche scritto la sceneggiatura, spiega: «I personaggi sono nati e si sono sviluppati, per lo più, già con il volto di chi li avrebbe interpretati, il loro corpo, i loro modi. Questo ci ha aiutato molto nello scrivere il film, perché, laddove la sceneggiatura non poteva e non doveva dire, potevamo immaginare un colpo d’occhio, un movimento, un gesto, una espressione che riempissero quel “vuoto”. 

https://www.dols.it/2025/05/20/lisola-degli-idealisti/
    È il tempo delle rose È il tempo delle rose
    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
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    Rose di maggio Rose di maggio
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
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