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    Home»Vie e disparità»Corteo Roma NonUnaDiMeno 2016
    Vie e disparità

    Corteo Roma NonUnaDiMeno 2016

    DolsBy Dols27/11/2016Updated:28/11/2016Nessun commento4 Mins Read
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    Ieri  26-11-2016 un bel corteo ha attraversato Roma, determinato e molto partecipato. Tantissime donne e uomini di tutte le età hanno sfilato da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni contro la violenza di genere.

    Fotoreportage di Andrea Zennaro

    andreazennaro-manifestazione-26-novembreToponomastica femminile

    Ieri un bel corteo ha attraversato Roma, determinato e molto partecipato. Tantissime donne e uomini di tutte le età hanno sfilato da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni contro la violenza di genere. Il Messaggero parla di 200.000 persone (quindi molto probabilmente erano di più), scese in piazza per dire basta non solo a stupri e femminicidi (solo il 2016 ne ha contati ben 116), ma a tutte le ingerenze che condizionano le donne nella gestione del corpo e nella loro libertà di scelta.

    cavourCavour

    Erano presenti associazioni femministe e omotransessuali e semplici cittadine e cittadini a difendere i diritti fondamentali delle donne anche al di là della violenza fisica. Primo fra tutti quello di abortire, ostacolato dalla pratica dell’obiezione di coscienza, sempre più diffusa tra i medici: la maternità deve essere una scelta consapevole e non un obbligo, eppure molti medici negli ospedali pubblici rifiutano di interrompere una gravidanza, qualcuno per convinzioni etiche ma molti altri per guadagnare di più sapendo che le pazienti ricorreranno a cliniche private. Era presente nel corteo il padre della giovane lasciata morire di recente in un ospedale di Catania per mancanza di cure in quanto il suo utero era danneggiato da due feti impossibilitati a sopravvivere ma tecnicamente ancora vivi: tutti i medici dell’ospedale erano obiettori e uno di questi ha avuto il coraggio di sostenere che agire diversamente sarebbe stato “infanticidio”.

    tutti-obiettori-andreazennaroObiettori

    Tante anche le bandiere curde presenti nel corteo, quelle verdi delle YPG, le Unità di Difesa del Popolo, e quelle gialle delle YPJ, le Unità di Difesa delle Donne, queste ultime costituite da gruppi militari di sole donne che devono difendersi non solo dagli attacchi militari, ma anche da tutte le forme di violenza di genere che stanno subendo da parte di tutti e quattro gli Stati che occupano il Kurdistan. La dignità delle donne e la loro autodeterminazione sono tra i temi principali portati avanti dalla Rivoluzione politica e culturale che in questi ultimi anni ha visto la luce in Rojava (il Kurdistan siriano) con il nome di Confederalismo democratico e già da molto prima il PKK si era presentato come l’unico (o quasi) soggetto politico mediorientale a combattere il maschilismo: capitalismo, patriarcato e razzismo sono tutte facce di una stessa medaglia. Non a caso l’esperimento di autonomia del Rojava è ferocemente osteggiato tanto dai deliranti omini neri sciiti del Daesh (il cosiddetto ISIS) quanto dal governo della Turchia, che sta trasformando il Paese da Repubblica laica a Stato autoritario sunnita: dare diritti e libertà alle donne minerebbe alla base il mondo di ingiustizia e sopraffazione che entrambi intendono costruire. Per questo tante e tanti nel corteo scandivano spesso lo slogan JIN JIYAN AZADIYA (Donna Vita Libertà).

    -bandiere-curdeBandiere curde

    Molte sottolineavano la questione culturale che vede una donna solo come o casalinga o “pocodibuono”, o moglie fedele o “troia”, addirittura “zoccola” se ha la gonna troppo corta o “suora” se la porta troppo lunga: del resto, fatta eccezione per il Neolitico, tutta la Storia ha visto le donne sottomesse alla mentalità maschilista, si pensi a espressioni come “il sesso debole” o simili.
    Troppo spesso si usano ancora aggettivi possessivi per indicare la propria compagna: la violenza di genere è una conseguenza (indiretta ma neanche troppo) di questa mentalità, che non è affatto frutto dell’immigrazione ma è assai radicata nella società italiana ed europea. Qualcuna avrebbe voluto allontanare le presenze maschili dalla manifestazione di oggi, e invece l’educazione sentimentale dei maschi è fondamentale. Confondere maschio e maschilista, uomo e stupratore, è pericoloso e fuorviante.

    educhiamo-uomini-migliori-andrea-zennaroEduchiamo gli uomini
    Interventi e striscioni parlavano alle donne che purtroppo hanno ancora bisogno di difendersi, ma soprattutto agli uomini che devono ancora imparare ad amare anziché possedere, a condividere anziché comandare, a stare insieme con rispetto ma anche ad accettare un rifiuto.
    Perché uomo è chi ama e rispetta le donne, chi le pretende e arriva a picchiarle è una bestia, senza con ciò voler offendere le altre specie animali.
    Mi si perdonerà se ho dimenticato qualche elemento non del tutto irrilevante.

    Andrea, maschio, classe 1992, socio di Toponomastica femminile

    Insegniamogli ad amare

    insegnamogli-ad-amare-andreazennaro

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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Caterina Della Torre

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    Redattora del sito internet www dols.it

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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

https://www.dols.it/2025/04/26/chiamatemi-francesco-il-papa-della-gente/
    Oratorio Filippo Neri a Torino Oratorio Filippo  Neri  a Torino
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