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    Clara ArosioBy Clara Arosio13/11/2015Updated:13/11/2015Nessun commento3 Mins Read
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    freeheld
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     Omosessualità femminile: ancora tanto da fare.

    C’è di buono che anche l’omosessualità femminile è ora oggetto di rappresentazione di professionisti del mondo del cinema importanti e con attrici conosciute e che la pubblicità che se ne fa è piuttosto massiccia; non si tratta più di film di nicchia, insomma. In Italia “Io e lei” di Maria Sole Tognazzi con Margherita Buy e Sabrina Ferilli; negli Stati Uniti “Freeheld” scritto dallo sceneggiatore di “Philadelphia” Peter Sollet con protagoniste Julianne Moore e Ellen Page, appena uscito nelle sale.
    C’è di male che per quanto riguarda il secondo film dei due, che ho visto ieri, l’argomento dell’amore fra due donne, sottoposte purtroppo alla dura prova della malattia di una delle due, è affrontato in maniera piatta, poco coinvolgente e piuttosto banale. Molti film americani riescono a fondere mirabilmente una certa dose di retorica con una dose di capacità di emozionare che attiva sentimenti e riflessioni. Come fece “Philadelphia”, appunto. Ma in questo film tutto questo non c’è. Il tema di partenza è importante, rilevante, attuale.

    Si tratta della parità di diritti che coppie dello stesso sesso dovrebbero avere rispetto alle altre. E direi anche parità di considerazione sociale: due donne che stanno insieme non sono a un altro livello (inferiore) rispetto a una coppia eterosessuale.
    Ma ho l’impressione che il punto sia anche questo: l’omosessualità maschile, sia a livello di consapevolezza della sua esistenza da parte della società, sia a livello di oggetto di discussione, anche accesa, e di voglia e necessità dei gay di farsi vedere e sentire per rivendicare diritti è qualcosa di più presente, più di lungo corso, se così si può dire. Ma l’omosessualità femminile sembra essere una minoranza nella minoranza, poco indagata e poco sentita. Il problema di sentirsi, appunto, in una situazione di “sommersione”, questo bisogna dirlo, viene evidenziato, seppur in toni poco incisivi, nel film; infatti il personaggio interpretato da Julienne Moore, una poliziotta che quindi già fa un lavoro prevalentemente maschile, non vuole lasciar trapelare nulla della sua sessualità neanche al collega che conosce da 20 anni, perché già solo essendo donna deve lavorare di più per ottenere cose che gli uomini hanno già di diritto. Figuriamoci allora se si sapesse che è anche omosessuale.

    Ma per il resto, paradossalmente, le figure più umane e mosse sono il collega di Laurel e l’attivista gay ebreo che vuole portare sotto i riflettori il caso delle due donne per smuovere governanti e opinione pubblica sui matrimoni omosessuali; e ha un suo perché il discorso della giovane Stacey, compagna di Laurel, che fuori da ogni retorica parla semplicemente dell’amore di due “persone comuni” che si amano, che litigano, che si confrontano, che hanno una casa e un cane. Come tante altre.

    Comunque, anche a prescindere dalla riuscita di questo specifico film c’è ancora “da lavorare”, si può dire…certo, l’amore fra due donne è ben diverso da quello fra due uomini; ma ci sono tanti film, ormai, che rappresentano il secondo dei due in maniera efficace, bella, emozionante, commovente e anche divertente, briosa. Dov’è tutto questo per quanto riguarda le donne? Devono essere per forza riservate, appartate, prive di senso dell’umorismo e di vivacità? Non è così. C’è un film meraviglioso a dimostrarlo. Se vi interessa il tema guardate “Cloudburst – l’amore tra le nuvole”, un film pochissimo conosciuto (appunto…) ma in cui il cuore si apre e il sorriso si allarga.

    amore omo lesbiche
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    Clara Arosio

    Clara Arosio nasce nel 1981 a Milano e dopo il Liceo Classico frequenta l’Università degli Studi di Milano dove si laurea in letteratura italiana contemporanea. Insegna lettere nelle scuole superiori e italiano agli stranieri. Ha grandissimo interesse per le tematiche editoriali, ha collaborato con alcune case editrici ed è un’appassionata di cinema, argomento di cui si è occupata per una webzine scrivendo recensioni. La sua tesi magistrale sul genere giallo è stata pubblicata nell’Ottobre del 2014.

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

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    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

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    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio ha anche scritto la sceneggiatura, spiega: «I personaggi sono nati e si sono sviluppati, per lo più, già con il volto di chi li avrebbe interpretati, il loro corpo, i loro modi. Questo ci ha aiutato molto nello scrivere il film, perché, laddove la sceneggiatura non poteva e non doveva dire, potevamo immaginare un colpo d’occhio, un movimento, un gesto, una espressione che riempissero quel “vuoto”. 

https://www.dols.it/2025/05/20/lisola-degli-idealisti/
    È il tempo delle rose È il tempo delle rose
    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

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L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

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    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
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    Rose di maggio Rose di maggio
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
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    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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