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    Home»Lettere dalla Redazione»Lettera aperta di Maria C. Lanzetta
    Lettere dalla Redazione

    Lettera aperta di Maria C. Lanzetta

    DolsBy Dols19/02/2015Nessun commento5 Mins Read
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    lanzetta
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    “ LA MIA INDIPENDENZA, CHE E’ LA MIA FORZA, IMPLICA LA SOLITUDINE, CHE E’LA MIA DEBOLEZZA”. P.P. Pasolini

    Riceviamo e volentieri pubblichiamo

    Dopo la vittoria alle primarie mi ero messa a disposizione di Oliverio per la campagna elettorale, durante la quale avevo capito che c’era la volontà di mettere insieme un team di persone per tirare fuori la Calabria dall’isolamento socio-economico in cui si trova da sempre. Lo pensavo perché sapevo che, da Ministro, avrei fatto di tutto affinché ciò accadesse e non vedevo l’ora che si arrivasse alle elezioni ed a una possibile vittoria del centro sinistra per mettere a frutto la collaborazione con una nuova giunta regionale, visto che con la precedente sono stata costretta, tra l’altro, come Ministro, a contestare alcune leggi del Consiglio regionale. E mi dispiace che le consigliere presenti, nonostante gli appelli senza distinzioni partitico-politiche, non abbiano sentito la necessità di battersi fino in fondo per garantire la presenza del 30% delle donne nella giunta regionale, una composizione che poi è stata approvata grazie all’emendamento allo Statuto della consigliera Sculco.
    Dico mi dispiace soprattutto perché le donne, almeno su questo aspetto, hanno sempre trovato un comune sentire al di là dell’appartenenza politica-partitica. E non è un caso che l’appello per l’approvazione della legge di genere sia stato fatto anche da donne che militano nel centro destra alle quali, su questi temi, offro sempre la mia collaborazione, per quello che posso fare.

    Ritengo che la maggior parte dei lettori sia a conoscenza per sommi capi delle vicende che mi hanno portato a rinunciare alla nomina di assessore regionale, una decisione attraverso la quale “mi sono seduta dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati”, citando Bertolt Brecht. Ma ritengo a ragione necessario approfondire la conoscenza dei fatti, non per una questione mia personale, né per accusare chicchessia, ma soprattutto perché sono vicende che riverberano un grande significato politico più che giudiziario. Del resto il silenzio del segretario regionale, sia sulle dimissioni del Ministro Lanzetta che sulla nomina di De Gaetano, nonostante un comunicato di Palazzo Chigi abbia sostenuto che la vicenda De Gaetano “non è sufficientemente chiarita”, la dice lunga sul disagio di un partito in cui sembra che sia prevalsa la Restaurazione, diretta e/o indiretta.

    Esitare va bene, se poi fai quello che devi fare. B. Brecht

    L’accusa che avrei atteso due giorni prima di rinunciare alla nomina è solo ridicola e pronunciata in mala fede. Infatti, pur avendo molti dubbi, non era facile prendere una decisione dal momento in cui il mio ruolo avrebbe dovuto essere anche quello di raccordo con il governo; pertanto ho voluto raccogliere molte più informazioni sulla questione e dare una risposta sicura ed inequivocabile su una scelta che, sicuramente, avrebbe provocato – come è successo- risentimenti personali e politici.

    Ricevo inviti ogni giorno da ogni parte d’Italia per parlare di Regole, di Legalità e anche di Beni Culturali, ma devo confessare che mi trovo in grande difficoltà a parlare anche come esponente del PD. Infatti è possibile parlare di Regole nel momento in cui le stesse non vengono rispettate da tre, dico TRE segretari provinciali del PD che ancora non si dimettono da mesi pur essendo stati eletti in altri importanti incarichi, provocando la ribellione di molti circoli? Come è possibile parlare di Beni Culturali, dal momento in cui dovrei spiegare che in una città guidata da un sindaco PD, presidente dell’ANCI Regionale e presidente dell’Assemblea Regionale, è stata deliberata una cementificazione oltraggiosa della storia e della cultura archeologica, tenendo all’oscuro i cittadini che giustamente e per fortuna si sono ribellati facendo le sentinelle al sito archeologico, nel freddo del giorno e della notte, per far sospendere i lavori?

    Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente. B. Brecht

    La verità la conoscono in tanti, ma facendosi scudo della poltrona che hanno conquistato, o sperando in una da conquistare, cercano di resistere all’evidenza dei fatti in attesa della normalizzazione politico- mediatica.
    Ma al di là del fatto giudiziario io chiedo a gran voce un chiarimento politico che deve venire soprattutto dall’Assemblea Regionale. Del resto le mie considerazioni non chiamano in causa i consiglieri regionali che sono stati proposti o già rinviati a giudizio per rimborsopoli e altro; perché per loro c’è ancora la possibilità di dimostrare l’estraneità ai fatti loro contestati, come ci auguriamo. Mentre invece i fatti che coinvolgono, indirettamente, l’assessore De Gaetano sono stati già documentati e non smentiti. E non facciano finta di non capire la vera questione che stiamo ponendo quanti stancamente ci ricordano che “De Gaetano non è indagato”. Lo sappiamo bene, grazie, e siamo contenti per lui.

    Ogni giorno ricevo decine di messaggi e di telefonate di elettori e simpatizzanti che manifestano la delusione, per usare un eufemismo, per come le promesse elettorali di rinnovamento sono state disattese.
    Sono messaggi che chiedono, anche e soprattutto, che venga spiegato come mai un ex consigliere regionale non viene ricandidato alle ultime elezioni regionali, perché avrebbe svolto due mandati consecutivi – ma non e’ vero – e poi lo stesso ex consigliere ce lo ritroviamo nominato come assessore, senza “se” e senza “ma”.
    Questo strano modo di procedere e tutta la vicenda giudiziaria, ripeto mai smentita, è sufficiente per porre un problema politico a cui il PD deve dare una risposta certa e inequivocabile per uscire dalle ambiguità già rappresentate.
    E’ la risposta che il PD deve dare non solo agli addetti ai lavori, ma alla società civile calabrese che chiede da tempo – e oggi a maggior ragione – “ chi e’ Politicamente il partito democratico in Calabria ”, perché una questione Politica è Politica.

    Maria C. Lanzetta

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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

https://www.dols.it/2025/04/26/chiamatemi-francesco-il-papa-della-gente/
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