Il Salento è una terra ricca di tradizioni e di storia. Non è solo mare
di Maria Teresa Sole
‘Lu sule lu mare li ientu” (trad. il sole, il mare, il vento) è ormai un motto famoso!!
Lo sapevate che il simbolo del Salento è il geco? Terra di due mari, terra di parchi e riserve naurali, Il salento vanta circa 200 specie di orchidee selvatiche. Vicino Maglie abbiamo il secondo giardino botanico d’Italia sono sono coltivate alcuni tipi di piante addirittura estinte nei paesi di origine e che sono riuscite a riprodursi qui. Nello stesso giardino si trova anche il più grosso bosco di Leccio (da qui deriva Lecce) che ha cassa acustica eccezionale infatti in estate si tengono anche concerti, la strada litorane Leuca-Otranto è stata definita una delle 7 strade panoramiche più belle d’Italia.
Leuca estrema punta dove lo Ionio e Adriatico si incontrano è uno dei poche posti dove il sole sorge e tramonta sempre in acqua. Grotte, percorsi naturalistici, gastronomia e accoglienza sono i punti forti dei salentini. Chiese rupestri, itinerari degli antichi pelligrini che si imbarcavano a Leuca per la Terra Santa… Salento non è solo mare, solo Gallipoli o Otranto, li ci sono i divertimenti ma la vera essenza del Salento è quella dei piccoli borghi con centri storici unici.
Esistono chiese molto particolari. A Presicce c’è la Chiesa della Madonna degli Angeli della quale in fase di restauro è stata abbattendo una parete , poichè la planimetria non coincideva, è saltato fuori un altare bizantino. Alcuni edifici religiosi sono stati riconvertiti dal culto bizantino a quello Cattolico. Il complesso di Leuca Piccola a Barbarano era un punto di sosta per il pellegrini in viaggio verso Leuca, e qui si possono tuttora vedere i banchi dei mercanti e una sorta di letti a castello scavati nella pietra. La Basilica di Leuca ha una forma di palazzo, non ci sono nè campanile nè rosoni nè altro, la si fece così per confondere i turchi che dove vedevano croci e campanili assaltavano e incendiavano.
A Trica c’è il secondo albero più antico d’Italia tredicesimo secolo la “Quercia Vallonea“. Ad Alessano il centro storico più bello e più esteso. Altra particolarità è la presenza su entrambe le coste di varie torri, erano necessarie per avvistare i saraceni. la più bella e meglio conservata si trova qui dove vivo io a Salignano, frazione di Castrignano del Capo.
Vi ho lasciato per ultima la Grecìa Salentina che comprende i Comuni di Castrignao dei Greci, Sternatia, Calimera, Melpignano. Qui si parla una lingua simile al greco chiamta griko, per farvi un esempio il cuore lo chiamano kardia.
Infine ancora a Scorrano a Luglio si tiene la festa patronale di Santa Domenica molto rinomata per le luminarie, non a caso Sorrano è stata definita Capitale delle Luminarie, infatti i suoi artigiani hanno illuminto anche Parigi, Hong Kong e altri.