Introduzione al digitale e al social network

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Per il debutto della sua nuova collana editoriale  Wow – World of Wister, Garamond ha scelto la pubblicazione dell’e-book D2D Wister: introduzione al digitale e al social network  (costo 5 euro, in promozione natalizia da domani fino a fine gennaio a 0,99 euro. L’ebook è gratuito per i soci di Stati Generali dell’Innovazione).

Un libro contraddistinto da molte particolarità, la più importante delle quali è senz’altro rappresentata dal modo con cui si è creato il collettivo di lavoro:  una mailing list di donne che si trasforma in community e,  avvalendosi delle potenzialità della rete, trasforma il dibattito in una buona pratica replicabile, di incontro e condivisione.

“D2D Wister: introduzione al digitale e al social network” nasce infatti dopo il primo esperimento formativo dedicato alle donne, che si è tenuto a Padula nel luglio scorso, che si è posto come obiettivo quello di affrontare con un gesto concreto il divario digitale di genere.

La visione del mondo digitale di cui si dà conto in questo e-book, non si limita ad un generico uso degli strumenti, ma li colloca in un ambito di crescita professionale e miglioramento della qualità della vita.

Nel racconto, le molteplici competenze si intrecciano, sovrappongono, arricchiscono le une con le altre, in un’ottica di innovazione e inclusione sociale, rivolta principalmente alle donne, e non solo.

Al termine della lettura, la sensazione prevalente è quella di avere a disposizione una mappa per la navigazione digitale, con rotte diverse per approdi differenti. Infatti, l’e-book è costruito su 14 capitoli, che possono essere letti in sequenza o separatamente senza un ordine preciso, seguendo la propria curiosità e i propri interessi.

D2D Wister, pertanto, è un lavoro che si pone non solo come sintesi di un’esperienza formativa e di competenze,  ma anche come humus per una conoscenza più ampia e differente.

In pillole, gli argomenti trattati:

  • Flavia Marzano, presidente di Stati generali dell’Innovazione e artefice di questa rete, introduce al mondo ‘Wister’, raccontando come è nata e sviluppata la rete, quali sono le motivazioni che l’hanno fatta crescere e gli obiettivi.
  • Settimio Di Rienzo, che con Direzioni srl ha supportato e reso possibile l’organizzazione del primo learning meeting, fornisce il contesto in cui è stato organizzato, analizzando stime e percentuali dei cosiddetti ‘basic internet skill’.
  • Sabina Ciuffini racconta l’esperienza di Unaqualunquetalks, esperimento di verbalizzazione femminile che intreccia le proprie trame con la rete Wister
  • Tiziana Medici, presenta il format con cui è stato costruito il learning meeting. Cito testualmente: “…Un’esperienza umana e professionale unica. Si cena insieme, si pranza insieme. Ci si conosce si mettono in cantiere altre proposte. Un laboratorio.”
  • L’opportunità di raccontare le storie che nascono e crescono in rete attraverso gli strumenti che la rete stessa offre, è l’argomento affrontato da Sonia Montegiove, che spiega le esperienze di storytelling digitale attraverso l’utilizzo di Storify.
  • A rappresentare i nuovi modelli di comunicazione che nascono dall’utilizzo dei social media e dei social network, ci pensa Emma Pietrafesa, la quale – analizzando dati statistici –  ne misura e definisce l’impatto che possono avere nel ‘work-life balance’.
  • Angela Creta analizza come i social network cambiano il dialogo fra cittadini e istituzioni, tracciando alcune linee guida su un uso corretto di tali strumenti da parte della PA.
  • Sempre in ambito social media, Morena Ragone parte da alcuni suggerimenti pratici per un utilizzo ottimale di Twitter, per arrivare ad una presentazione-riflessione sulle norme in rete, la loro esistenza, vigenza, validità, applicabilità.
  • Alessandra Donnini conduce dietro le quinte del web, per approfondire tecnologie e strumenti che elaborano i nostri contenuti e i nostri comportamenti durante la navigazione, introducendo i due metodi principali di analisi, la categorizzazione e la sentimentalanalysis.
  • Un altro aspetto che riguarda i comportamenti, è il grado di influenza prodotto dai social network anche in ambito politico e partecipativo, tema introdotto da Grazia Solazzo che racconta – avvalendosi dell’esperienza di un blog collettivo – chi sono i cosiddetti influencer e come agiscono.
  • L’applicazione degli strumenti telematici e dei social network in medicina, di cui si occupano Anna Cantagallo e Marylin Monaco, offre una nuova visione dell’interazione medico-paziente, sia in termini di cura che di sostegno psicologico.
  • Rosa De Vivo parte da una citazione di Stefano Rodotà (“Ora non sei più quello che dici di essere, ma sei quello che Google dice di te”) per affermare e mostrare come una presenza consapevole in rete sia caratterizzata dalla necessità di una buona reputazione online e possa migliorare mediante l’utilizzo di strategie di personal branding.
  • Il variegato mondo digitale, contrariamente a quanto appare ad un occhio inesperto, si muove con regole precise che afferiscono alla comunicazione e al marketing digitale, di cui Francesca Maria Montemagno presenta gli aspetti salienti
  • Ultimo ma non ultimo, il racconto dell’esperienza sul campo del network internazionale EWMD European’s Women Management Development di Reggio Emilia, il cui obiettivo è quello di di favorire una presenza equilibrata di uomini e donne in ruoli di responsabilità, sostenendo nelle aziende e nelle società le donne che vogliono crescere

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Dols

Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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