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    Dol's Magazine
    Home»"D" come Donna»L’agricoltura del futuro è donna
    "D" come Donna

    L’agricoltura del futuro è donna

    Roberta DhoBy Roberta Dho12/03/2013Updated:12/08/2019Nessun commento5 Mins Read
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    francesca-durtastandi
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    Agricoltura Civica Award, premio per le agricolture del futuro

    Si scrive AiCARE e si legge “prendersi cura”, è l’Agenzia Italiana per la Campagna e l’Agricoltura Responsabile ed Etica nata, forse non a caso, dall’impegno di quattro donne Francesca Durastanti, Angela Galasso, Silvia Paolini e Chiara De Santis. Nel 2009 hanno creduto fosse il tempo per dare voce a quell’idea di Agricoltura Responsabile ed Etica che sta coinvolgendo la produzione agricola di piccola/media scala fortemente integrati nel sistema locale, alle comunità di persone ed alle risorse naturali della località.
    AiCARE ogni due anni propone l’Agricoltura Civica Award, premio per le agricolture del futuro, patrocinato dall’INEA (Istituto Nazionale di Economia Agraria) e organizzato da AiCARE, (www.aicare.it) e da Il Lombrico Sociale, blog dedicato all’agricoltura sociale (www.lombricosociale.info).

    Ne parliamo con Francesca Durastanti, presidente AiCARE chiedendole di illustrarci gli obiettivi del bando – giunto alla terza edizione – che si chiude il 15 marzo.
    «Agricoltura Civica Award, premio per le agricolture del futuro vuole essere l’occasione per far emergere le pratiche di agricoltura civica e sociale presenti nel paese, per farle incontrare e conoscere dalla collettività. Si rivolge ai diversi attori che rendono possibili le buone pratiche di agricoltura civica e sociale: imprese agricole, cooperative sociali, associazioni, fondazioni, forme consortili fra soggetti diversi, scuole/università, enti ed istituzioni, gruppi informali, giornalisti, blogger, fotografi, cineoperatori, studenti, cittadini. Crediamo, infatti, che diffondere una conoscenza condivisa ed allargata di queste importanti forme di innovazione sociale sia fondamentale per guardare alla produzione agricola come produzione anche di benessere: attraverso la qualità del prodotto che diventa espressione di una qualità di vita per le persone che producono e per i consumatori.
    L’Award 2013 è strutturato in 2 Sezioni: Buone Pratiche riservato alle esperienze di Agricoltura Civica e Media rivolto a chi racconta di Agricoltura Civica, ciascuna suddivisa in Categorie tematiche. Previsti, inoltre, 4 Premi Speciali: Pubblica Amministrazione Virtuosa, Young Innovators, AgriCivic Consumer e il premio L’Olio Giusto. Ad ogni Categoria o Premio Speciale è abbinato un partner/mentore (www.aicareaward.org/partner) che accompagnerà l’Award ed il tema specifico».

    Ogni due anni un’occasione anche per contarsi e per capire di quali dimensioni è il fenomeno.
    «Parliamo di migliaia di reatà in tutto il paese, in costante crescita perché capaci di attrarre e motivare i giovani, le donne in particolare, che trovano nel lavoro della terra uno spazio di vita e di sviluppo mirato al bene comune, inteso cioè quale risultato di tutti i livelli di benessere dei singoli individui di una collettività. Sono reatà ancora troppo poco visibili perché la quotidianità lascia loro poco spazio alle attività promozionali per questo con il premio ci proponiamo di andare incontro a questa difficoltà e di dare spazio a molte realtà che hanno molto da raccontare».

    C’è di che esserne orgogliose ma qual è la risposta?
    «Forte e chiara e, ultimamente, siamo meravigliate per la crescita di richieste, di nuovi contatti e ci siamo rese conto di una ricchezza incredibile di relazioni e di interesse da parte di molti interlocutori. L’Award va in questa direzione proponendosi di contribuire a creare occasioni e spazi di confronto “leggero” tra le esperienze, per favorire la costruzione di reti informali, consentire il confronto con i vari stakeholders, far conoscere al settore agricolo e al welfare nuovi paradigmi di sviluppo partendo da esperienze concrete».

    La sua professionalità è quella di mediatore dell’agricoltura sociale, ci racconta in cosa consiste la sua attività?
    «E’ la mia specializzazione ma in partenza sono un’agronoma, due anime che mi permettono di conoscere i vari fattori in gioco nel dialogo tra differenti soggetti e professionalità.
    Su questo lavoro, con le colleghe, assistiamo quotidianamente alla nascita e alla crescita di buone pratiche di innovazione sociale fortemente legate alla dimensione locale e maggiore è questa azione di “intreccio” dell’azienda, di tessitura di rapporti, maggiore è la presenza ed il ruolo cardine della donna».

    Questo aspetto è certamente importante per trattenere e richiamare donne in agricoltura.
    «Per le donne, in particolare, è un modo per riconnettersi, per ricollegare e darsi un’identità, partendo dal dare una forte connotazione ed un’identità alla propria azienda. Quello dell’imprenditrice in Agricoltura civica è un ruolo che si sta delineando con l’esperienza diretta, con il fare, in un continuo processo di adattamento, di evoluzione e di innovazione ed è forte la richiesta di confronto su queste tematiche. Inoltre, tra i vincitori della passata edizione, su 7 Premi assegnati, 5 sono stati dati ad aziende al femminile, segno che oltre alla presenza le donne stanno davvero marcando in modo significativo la qualità di questa scommessa».

    I vincitori parteciperanno ad una tavola rotonda dedicata all’agricoltura civica, che si terrà il 1 Giugno 2013 a Torino, in occasione del Festival Per Sentieri e Remiganti (www.pensierieremiganti.it), per raccontarsi, confrontarsi con altre realtà e farsi conoscere.
    Alla premiazione parteciperà anche il giurato d’eccezione Pierre Rabhi, il contadino-filosofo francese, fondatore del movimento Colibris, anch’esso partner dell’Award.
    Tutte le esperienze selezionate verranno, inoltre, pubblicate su www.aicare.it
    Tutte le informazioni sul concorso ed il modulo online per presentare la propria candidatura, sono disponibili sul sito web: www.aicareaward.org

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    Roberta Dho
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    Web journalist e video makers mi occupo di progetti e prodotti di informazione e comunicazione sociale, nell’ottica di mettere a fuoco il punto di vista femminile delle questioni. Appassionata di web comunicazione, per la società Kami mi occupo dello sviluppo di iniziative e di campagne promozionali web 2.0.

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    È il tempo delle rose È il tempo delle rose
    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

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Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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