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    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Cultura del con a posto del contro
    Costume e società

    Cultura del con a posto del contro

    DolsBy Dols20/12/2012Updated:17/06/2014Nessun commento5 Mins Read
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    di Luciano Anelli

    Per debellare la mercificazione del corpo delle donne, passiamo dal Non Fare al Fare

    Al seminario “La mercificazione del corpo femminile” , tenuto dalla Prof. Letizia Carrera, presso l’Aula degli Affreschi dell’Università di Bari, agli studenti di Scienze dell’educazione, sono intervenuto per aggiungere elementi utili a quanto, già importante, Letizia ha detto al fine di far sorgere, a chi domani insegnerà ai futuri fruitori della società, una cultura di genere produttiva di effetti per il cambiamento.
    Sul territorio è tutto un brulichio di donne e ragazze che fanno: organizzano dibattiti, protestano da attiviste se le pubblicità ci offendono, creano corsi, aiutano le donne in difficoltà, creano blog sul tema, diffondono cultura di genere: insomma una rivoluzione nemmeno tanto silenziosa di cui spesso i media non raccontano, per cui spesso diventa invisibile alle masse.
    Però, manca in Italia la NARRAZIONE del POSITIVO, di giornaliste che raccontino le azioni positive che molte giovani donne e donne adulte stanno portando avanti: sarebbe rivoluzionario perché sapere che cambiare si può e con le proprie forze, può essere contagioso.
    Certo cambiare si può anche con piccole azioni, con gesti apparentemente insignificanti, ma agire sulle menti dei bimbi diventa essenziale perché è da lì che si possono forgiare le menti del domani su una giusta e diversa cultura del CON al posto del CONTRO. Il maschilismo è contro l’emancipazione delle donne; il femminismo di un tempo era contro la condivisione con gli uomini. Oggi non si può prescindere dall’essere Con entrambi le culture paritetiche ma con differenze sostanziali e di valore .La follia di qualcuno è che la politica (altro ambito da cui si può determinare un cambiamento con leggi appropriate per le persone di ogni genere) sia solo maschile…o peggio, come si è ascoltato in Consiglio Regionale Pugliese, è Maschia !! Quindi anche il Potere.

    In nessun altro Paese europeo si dicono idiozie simili. Come dice Lorella Zanardo (Il corpo delle donne) dalle pagine di Zeroviolenza: “Il potere si cambia. Se molte donne entreranno in politica, la politica cambierà connotati e diverrà altra cosa; la politica verrà trasformata dal Femminile che avanza. Il potere così come è inteso oggi è nefasto. Ma se molte si occuperanno di gestire il Paese, il potere cambierà di significato e potremmo anche creare un neologismo per ridefinirlo. Oggi siamo chiamate ad uno sforzo immaginativo, un atto creativo desiderante per immaginare una nuovo politica. Mi spiace che alcune preoccupate che le donne possano ricoprire posizioni autorevoli non abbiano letto con attenzione il “discorso di Oslo” contenuto nel mio libro “Il Corpo delle Donne”. Queste donne sono presuntuose nel ritenere che il verbo provenga solo da loro, si sono perse un’ importante paradigma che propone il partire da sé, dalla relazione tra donne per arrivare a governare il Mondo in modo nuovo. Trovo disgustoso che siano le donne a bloccare altre donne. Lo trovo un esercizio di distruzione ben più grave dell’esercizio di potere. Sbarazziamoci anche delle prefiche sempre a pensare male: si riconoscono perché ai dibattiti sono le uniche che non sorridono, senza mai un gesto di bellezza, di comprensione. Sospettano che molte di noi si sia lavorato per anni per arrivare poi a dire: “voglio un posto di potere” appunto. E se anche così fosse? Se ci sono donne che dopo anni di lavoro assiduo chiedono di ricoprire posizioni autorevoli? ben vengano! se le saranno guadagnate ,anziché averle ottenute per parentela o favoritismi.” Se molte donne entreranno nella gestione del potere (in senso di indirizzare per il bene comune) , anche le donne “omologate” al maschile, concentrate sul demolire il lavoro di altre donne per non perdere i favori dei Sultani o dei Branchi maschilisti, le regole si possono cambiare.

    Chi ama il mondo e pensa che cambiarlo sia possibile si riconosce subito dall’energia che emana, dall’essere desiderante, dal coraggio di provare a fare. Imparate a misurare chi avete di forte dal suo livello di attivismo: se si limita alla critica sterile sui social network, lasciatelo/la perdere.
    Il mondo si cambia in molti modi, anche con piccole azioni apparentemente invisibili.
    Passiamo da NON FARE al FARE.
    Di fronte a cartelli pubblicitari sessisti che usano il corpo della donna per ingannare la clientela, è difficile diffondere la cultura del Non comprare e boicottare i prodotti della ditta, ma è più efficace e determinante Fare azione, anche singola, di denuncia al Sindaco o agli organi di controllo perché i cartelli sessisti siano oscurati. Di fronte ai reality o trasmissioni televisive dove l’apparire e troneggiare siano posti come essenza della vita, specchietti per allodole o allocchi, spegnere il televisore o cambiare canale, NON vedere è difficile che provochi effetti di cambiamento, invece Fare azione di protesta con mail, sms, twitter e su altri social network verso le redazioni, le conduttrici, gli opinion leader, perché si penalizzino azioni e comportamenti irrispettosi verso le donne, piuttosto che bestemmie o pseudo tali, l’effetto di risonanza anche sulla problematica diviene evidente. Di fronte a partiti che NON attuano pari dignità nelle liste elettorali, Non andare al voto, incide relativamente e non rende visibile la protesta, contro al Fare azione di non voto esplicito, rifiutando le schede e facendo mettere a verbale la motivazione della impari democrazia di genere attuata o votare solo Donne capaci e non omologate, determina un’azione visibile e imprescindibile. Piccole azioni, che rendono visibili una voglia di cambiare con una Democrazia paritaria dei generi. Si può, se lo si fa in tanti !
    Basta desiderarlo !

    agire fare Il corpo delle donne Zanardo
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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Caterina Della Torre

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    Redattora del sito internet www dols.it

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    Rose di maggio Rose di maggio
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

https://www.dols.it/2025/04/26/chiamatemi-francesco-il-papa-della-gente/
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