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    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»Ma la donna no
    Pari opportunità

    Ma la donna no

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre29/11/2012Updated:16/06/2014Nessun commento6 Mins Read
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    di Caterina Della Torre

    Recentemente si è tenuto  il Consiglio Regionale della Puglia  che ha bocciato a voto segreto la proposta di Legge di iniziativa popolare ’50 e 50′. Sarebbe stato un passo avanti che avrebbe portato la Puglia all’avanguardia delle regioni italiane. Ma forse è capitata in un momento sbagliato in cui per la ”spending review” viene ridotto il numero dei consiglieri. E le donne restano ancora una volta” al palo”. Spinta dalla campagna che era stata fatta in tutta la regione Puglia per tre mesi ed aveva raccolto ben 30.000 firme è arrivata sul tavolo della regione per essere approvata. Ma la ragione ha detto no, con 15 voti a favore, 15 contrari e 1 astenuto. E voto segreto.

    Abbiamo voluto intevistare a questo proposito Magda Terrevoli , ex assessore al turismo della  regione, ex presidente della commissione pari opportunità e dei Verdi ed ora funzionario del consiglio regionale  che si è battuta a lungo per l’approvazione di questa legge.

    Ci parli un po’ di questa legge? Come ci sei arrivata?
    Mi sono resa conto di quanto sia difficile muoversi  per le donne in un mondo maschile come quello della politica.
    L’approvazione di questa legge è stata sempre un desiderio molto forte per me e quando ho smesso di fare l’assessore e sono rientrata nella mia attività consueta, ho deciso di portare avanti questa battaglia, perchè era impossibile che si continuasse a dire che non si eleggevano donne perchè non ce ne erano e di giunta in giunta si rimandava di prendere una decisione che promuovesse  e incentivasse la loro entrata in politica.

    La scorsa legislatura in Puglia era stato presentato un emendamento ma poi essendo caduta la giunta l’emendamento non è andato più avanti.

    E allora?
    Abbiamo deciso di ”metterci in proprio”, cioè di avanzare una proposta trasversale ai partiti che fosse staccata dalle varie giunte ma che si rivolgesse a tutte le donne e tutti gli uomini che pensassero che la presenza femminile nelle liste fosse a vantaggio di una democrazia più paritaria.

    Abbiamo preso in prestito la legge della Campania, che aveva già superato tutto l’iter e quindi era già ”confezionata” e non avrebbe dato adito a ricorsi, ma  siamo uscite dal discorso delle quote ed abbiamo deciso che avrebbe dovuto essere paritaria  nella composizione delle liste 50 e 50, uomini e donne. Questa cosa andava a sostenere la presenza nelle liste delle donne.

    I partiti avrebbero dovuto avviare una politica di coinvolgiento maggiore di queste, senza aggiungerle all’ultimo momento per fare numero.

     

    Ma in Puglia esiste già una legge del 30/70!
    Sì, ma non viene rispettata e le multe che vengono comminate non vengono pagate. Per questo abbiamo deciso di uscire  al di fuori dei partiti. Ed abbiamo fatto un movimento trasversale che coinvolgesse anche  varie associazioni di donne ed uomini che credono a questa legge che coinvolga anche il genere femminile. Si richiedeva che la legge venisse supportata dalla raccolta di 15.000 firme in 6 mesi e noi e abbiamo raccolte il doppio in tre mesi.

    Bel risultato e dopo?
    Abbiamo presentato la legge al presidente del Consiglio  e dopo 1 mese è stata passata alla commissione che esamina le leggi di iniziativa popolare. La  settima commissione, dove sono presenti tutti i partiti,  ha chincischiato un po’ non mostrando nessun interesse reale. Abbiamo affermato che  era una legge lontana dalle quote  e che la doppia preferenza era assolutamente facoltativa. Ci hanno poi salutato Per un mese non abbiamo avuto nessun riscontro. Abbiamo fatto  allora un presidio  sotto la regione e abbiamo incontrato sia Vendola che Introna che ci hanno detto che si sarebbero interessati. Siamo stati richiamati in settima commissione e ci hanno detto che la nostra legge con la nuova ‘spending review’ che riduceva il numero dei consiglieri doveva essere esaminata a livello nazionale.. Scaduti i tre mesi  è approdata in consiglio regionale,  dove non è stata più una legge di proposta popolare, trasversale ai partiti, ma una legge della sinistra contro la destra e dove hanno messo il voto segreto (richiesto dal centro destra) e quindi alla fine non è passata.,

    Potete fare ricorso?
    Non abbiano soldi, e poi sarebbe troppo forte e questa proposta era una legge di principio. Sarebbe un’azione troppo violenta. Abbiamo un’assermblea dove non ci sono donne (70 conasiglieri ha solo 3 donne), c’è una legge che dice che i comuni sotto i 15.00 abitanti devono favorire l’accesso delle donne, è assurdo che una legge del genere non passi.

    Ma se fosse una legge decisa a liveli decisionali più alti, non potesse essere recepito dalla regione Puglia?

    Le regioni hanno autonomia decisionale e quindi potrebbe essere recepita  o no. Entrano poi dei meccanismi di rivalsa che non hano nulla a che vedere con la nostra proposta,a ma con i partiti.

    Ma a questo punto non si può fare più nulla?
    Alcuni articoli potrebero essere inserite in una futura legge ed essere  valuati e votati in quanto tali. Ai posteri l’ardua sentenza.

    ======================================================

    Lo dice un uomo

     

    Mie carissime amiche,

    ho imparato che quando si è in preda alla rabbia e allo sgomento è il momento di fermarsi e di sospendere ogni giudizio. Ieri ero come impietrito. Osservando i vostri volti provavo sentimenti solo in apparenza contrastanti: ammirazione, tenerezza, vergogna… Tranquille, non mi sento per nulla un femminista ma solo un uomo offeso e depredato da altri uomini della possibilità di vivere in una società più giusta.

    Penso che non sia il caso di perdersi dietro i meandri dei tecnicismi e delle strategie, un terreno inaridito sul quale si muove agevolmente la politica al maschile che noi vogliamo contrastare. Penso invece che questa vicenda possa rappresentare una preziosa occasione di riflessione e di crescita. Abbiamo giocato una partita difficilissima su due fronti – quello politico e quello culturale – che andava a colpire alla radice il codice patriarcale. Gli uomini non hanno retto alla sfida portata dalle donne, non hanno retto ai loro sguardi, e così hanno preferito fuggire dalle proprie responsabilità riparando nel “comodo” nascondiglio del voto segreto dove hanno consumato la propria vendetta. Un copione da manuale che le donne conoscono benissimo, spesso sulla propria pelle.

    Sarebbe molto interessante conoscere le storie personali di coloro che hanno votato contro la nostra legge. E non mi stupirei affatto se emergessero storie di rancori e di conflitti con donne non elaborati. Insomma, ancora una volta possiamo dire che la questione non è femminile ma è tutta quanta maschile. Gli ultimi colpi di coda sono spesso i più insidiosi, ma la storia fa comunque il suo corso. Dopo l’amarezza di ieri torno ad essere fiducioso: è stato l’ultimo colpo di coda di un regime ormai moribondo.

    Le donne del comitato sono state meravigliose. Tutte! Permettetemi di citarne due in particolare: Annamaria Carbonelli per il coraggio che solo la passione poteva darle; Magda per aver saputo costantemente agire con competenza, fermezza e dolcezza ad un tempo.

    Con affetto e gratitudine,

    Orazio Leggiero

    50 e 50 consiglio regionale elezioni
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    Caterina Della Torre
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    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio ha anche scritto la sceneggiatura, spiega: «I personaggi sono nati e si sono sviluppati, per lo più, già con il volto di chi li avrebbe interpretati, il loro corpo, i loro modi. Questo ci ha aiutato molto nello scrivere il film, perché, laddove la sceneggiatura non poteva e non doveva dire, potevamo immaginare un colpo d’occhio, un movimento, un gesto, una espressione che riempissero quel “vuoto”. 

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    È il tempo delle rose È il tempo delle rose
    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
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Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
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A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
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E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
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