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    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»Quel pianto ignorato
    Pari opportunità

    Quel pianto ignorato

    Rita CugolaBy Rita Cugola23/08/2012Updated:24/07/2014Nessun commento4 Mins Read
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    mgf-infibulazione
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    Lacrime di disperazione e dolore. Ogni anno circa tre milioni di ragazzine sono costrette a sofferenze (per noi occidentali) inimmaginabili nel rispetto di una tradizione antichissima, carica di barbarie ma impossibile da ignorare.

    E’ da questa sorta di retaggio culturale che viene imposta una ritualità crudele a cui le donne di una vasta parte del continente africano ma anche mediorientali, asiatiche, latinoamericane difficilmente riescono a sfuggire.
    Le mutilaioni genitali femminili (Mgf) non perdonano. Lasciano cicatrici indelebili sul corpo e nell’anima di chi le subisce nell’età della ragione. Generalmente, infatti, vengono praticate su soggetti di sesso femminile tra i cinque e i quindici anni (ad esmpio in Egitto), ma talvolta gli aberranti interventi sono effettuati anche su bimbette più piccole (Mali e Mauritania), se non addirittura neonate di poche settimane (Yemen).
    Le modalità chirurgiche restano più o meno invariate ovunque: coltelli rudimentali, lame di rasoio, pezzi di vetri rotti o forbici per incidere la carne, grosse spine e fili improvvisati per ricucire le ferite. Nessun tipo di anestesia nè di sterilizzazione strumentale, ovviamente.

    Diversa è invece la dinamica dell’operazione. In alcuni territori è infatti adottata la pratica della semplice escissione clitoridea, che in certi casi può essere accompagnata dal taglio delle piccole labbra. Altrove (prevalentemente in Africa) viene privilegiata la temutissima (dalle vittime predestinate) e terribile infibulazione, termine derivante dal latino fibula, spilla. Al termine dell’ intervento, che contempla l’asportazione totale dei genitali fenmminili esterni , le estremità residue delle grandi labbra vengono ricucite tra loro in modo da lasciare solo foro nel rispetto delle elementari necessità fisiologiche.

    La cicatrice residua dovrà però essere riaperta e nuovamente suturata la prima notte di nozze, quando la ragazza dovrà soggiacere al suo primo rapporto sessuale, ma non va dimenticato che occorrerà ripetere l’operazione anche in occasione di ogni eventuale parto futuro.

    E’ assodato che Mgf tendono a cancellare ogni forma di identità femminile: l’atto sessuale appartiene all’uomo, che ne dispone il controllo e ne vanta il beneficio esclusivo, mentre alla donna viene richiesto solo di assicurare al marito una degna discendenza. A questo viene ridotto lo scopo della sua esistenza.

    Le nuove generazioni femminili stanno tuttavia alacremente combattendo per sradicare definitivamente una simile usanza dal tessuto culturale della loro area di appartenenza. Fortunatamente, molti passi sono già stati compiuti in tal senso, se è vero che sempre meno ragazze accetterebbero di sottoporre le loro figlie a torture che fanno davvero accapponare la pelle.
    La Nuova Costituzione somala – tanto per citare un dato recente – ha appena messo al bando le Mgf (aliene al codice islamico stesso), che tra l’altro stanno creando una vera emergenza anche in Occidente.
    Il fenomeno legato all’immigrazione ha infatti messo in luce problematiche culturali e sanitarie inedite in questa parte del mondo. Dilemmi inaspettati dalle conseguenze non facilmente prevedibili di fronte alle quali si è rivelata indispensabile un’azione tempestiva e non soltanto a scopo precauzionale ma anche, beninteso, per cercare – se non di eliminare almeno di arginare al massimo – questi inconcludenti rituali carichi di inammissibile crudeltà gratuita ai danni delle donne.

    In Italia, dove in base alla legge n° 7 del 2006 le Mgf sono espressamente vietate, vengono segnalate quasi 100 mila donne a rischio, di cui circa 8000 bambine.
    Sovente sono le madri stesse a rimettere le proprie figlie nelle mani dei medici compiacenti o delle anziane delle comunità, affinchè l’operazione distruttiva venga compiuta a dovere. E se ciò non è possibile, allora una visita al paese natìo potrà essere il pretesto per ottemperare al dovere tradizionale.

    Il Ministero della Sanità ha da tempo istituito un numero verde (800300558) a sostegno delle donne e delle bambine in cerca di aiuto, ma ovviamente non basta.
    A ognuna di loro deve essere offerta una corretta informazione di base. L’obiettivo dovrebbe essere quello di garantire a tutte l’opportunità di decidere della propria vita con coscienza, Non in nome di una tradizione che deve proseguire (simile a una sterile catena di Sant’Antonio con picchi di orrore insondabile), ma con la dignità di appartenere all’umanità.

    Leggi anche :

    Mutilazione genitali femminili

    genitali femminili infibulazione mgf mutilazione
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    Rita Cugola
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    Milanese del ‘59 è giornalista professionista da molti anni. Nel periodo universitario si è dedicata alle recensioni musicali e cinematografiche su istanza di Amica, Cosmopolitan, NoiDonne, Il Borghese). In seguito si è però specializzata in questioni di politica estera e problematiche sociali internazionali (con peculiare attenzione all’universo femminile islamico e al fenomeno discriminatorio globale), scrivendo per svariate testate nazionali, tra cui Panorama.it, La Padania, La Stampa e Il Fatto Quotidiano. Già autrice e conduttrice di programmi giornalistici di approfondimento in emittenti private e tv locali ha deciso di creare un blog su tematiche di geopolitica internazionale (LOOK BEYOND, ritacugola.wordpress.com). Appassionata di egittologia, sufismo e filosofia ha lavorato a lungo con (Sp)Hera, mensile di storia, archeologia ed ermetismo. Per un triennio è stata condirettore di Alganews (magazine online fondato da Lucio Giordano). Attualmente scrive per Dol’s Magazine e il mensile Storica (gruppo RBA). Grazie alla conoscenza di quattro lingue (oltre all’Arabo che sta studiando nel tempo libero) collabora attivamente con la Libreria Islamica/Edizioni Al Hikma, traducendo testi ancora inediti di carattere filosofico/religioso.

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
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