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    Home»Le donne di dols»Giovani (donne) talenti in fuga
    Le donne di dols

    Giovani (donne) talenti in fuga

    DolsBy Dols10/05/2012Updated:17/06/2014Nessun commento6 Mins Read
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    di Giulietta Settembrini

    …OLTREOCEANO: NEI PANNI DI SOFIA…

    Ilaria Ambrogi è una giovanissima attrice romana, ennesimo talento in fuga in America. Nei teatri di New York è nei panni di Sofia Loren in “Once upon a time in Rome” un one woman show diretto dal pluripremiato regista Carl Ford e prodotto da Slices of Lives Productions.
    Ilaria continua a accumulare esperienze e formazione.
    Come dovrebbe infatti essere sempre per le giovani della sua età. Anche se, incredibile paradosso, in Italia non si smette di parlare di “meritocrazia”.

    Questa è la storia di Ilaria che ci racconta cosa accade quando si incontrano veri professionisti che puntano sul talento…Tutto si muove come per miracolo.

    Quando hai deciso di lasciare l’Italia?
    Era una decisione che mi portavo dentro da tempo, ma era poco chiara. Continuavo a ricevere elogi per il mio talento, e non vedevo affatto come coltivarlo, e soprattutto dove. Non facevo che accumulare piccole esperienze che mi davano solo la sensazione che stessi frantumando il tempo senza capitalizzare niente. Né me stessa, né la mia formazione, né il mio impegno. E poi mi era pure chiaro che dovessi insistere su una serie di cose, e che c’era molto da studiare e da lavorare. Nel luglio 2009 sono venuta a New York dove ho deciso di fare (l’ennesimo) stage. Ma è stato fondamentale. L’insegnante Susan Main usava il metodo Kristin Liklater conosciuto come “liberazione della voce naturale”. Ho capito quanti condizionamenti avessi sempre avuto rispetto alla mia voce, e quante idee preconcette su quale fosse la giusta voce da usare per interpretare un personaggio, quale voce per cantare e addirittura quale voce dovessi avere nella vita di tutti i giorni. Insomma è stato per me un salto in avanti notevole. Più che altro mi ha motivata a continuare la ricerca. Che però, purtroppo, si può fare solo fuori dal mio paese.

    Cosa ti ha fatto decidere di restare in America?
    Al solito la fortuna aiuta gli audaci. Una volta arrivata qui ho fatto un altro incontro fondamentale con Susan Batson che è una “acting coach” (istruttrice di recitazione) che lavora per attori come Nicole Kidman, Juliette Binoche, Liv Tyler, Tom Cruise, Jennifer Lopez e altri.
    Il metodo di Susan ha le sue basi nello Stanivslaskj- Strasberg e va forse ancora più in profondità. Dobbiamo essere in grado di conoscere noi stessi completamente e avere anche il coraggio di attingere alle esperienze più dolorose. Se veramente facciamo con autenticità questo tipo di lavoro di scavo interiore possiamo interpretare qualsiasi ruolo: a quanto pare abbiamo almeno il 75% in comune con ogni personaggio! Non è entusiasmante? Il percorso con Susan mi ha reso consapevole di moltissimi aspetti di me stessa, ha cambiato il mio modo di “ entrare” nei ruoli, facendo partire tutto dall’interno…Questo mi permette ora di avere totale e libertà e assenza di giudizio nella creazione. Di fidarmi della mia unicità in ogni specifica interpretazione. Insomma, non solo il metodo di Susan fa scaturire il massimo del talento in ciascuno e arrivare così dritti al cuore delle persone tramite una storia o un personaggio, ma quando senti che una professionista simile sta puntando su di te… si può immaginare che difficilmente si ha voglia tornare nel vuoto italiano.
    Proprio con Susan Batson ho lavorato al un mio one-woman show sulla vita privata di Sophia Loren, in uno spettacolo dal titolo “Once upon a time in Rome”, diretto dal regista Carl Ford. E’ stata una delle esperienze più intense che abbia mai vissuto! Mi sono appropriata sia dei lati negativi che positivi della grande star. E grazie al metodo di Susan, io che sono così diversa dalla Loren, mi sono sentita perfettamente a mio agio nell’interpretazione.

    A parte la formazione così importante per il tuo futuro, riesci a lavorare con continuità in America?
    Ovviamente non è affatto facile e ci sono mille difficoltà. Ma voglio dire che quando ti senti “riconosciuta” accetti qualsiasi sforzo e frustrazione perché sai che è momentanea e l’accetti come parte del gioco. “Domani andrà meglio” non so se lo dici in Italia, a 23 anni poi…So perfettamente che devo ancora fare tanto ma oggi più che mai sono certissima della mia scelta, proprio perché mi è stato dato il modo di misurarmi con me stessa e con le difficoltà. Inoltre, esattamente perché qui tutto parte dal riconoscimento del merito e del talento, l’organizzazione del lavoro e l’accesso al lavoro cambiano molto. Prima di incontrare Susan, sin dal primo mese ho fatto audizioni e incontri con direttori casting di alto livello senza bisogno di raccomandazione. Sono stata subito ascoltata nonostante l’ accento e la scarsa proprietà di linguaggio, e questa è stata vista come la mia unicità, è stata apprezzata e non giudicata. Sono riuscita a lavorare in vari progetti, anche cinematografici, soprattutto film indipendenti. Un’esperienza meravigliosa è stata quella con il film “Sloth”, diretto da un giovane regista italiano, Giulio Poidomani. Ce ne sono state poi molte altre: il film “I was”, “Profile” d”The Interview” di Jane Basina, “Normals”, diretto da Nicholas Peduzzi, “One Night” di Sara Leal. In questo momento sto lavorando a una webseries e uno spettacolo teatrale. Lo spettacolo sarà una ripresa del mio one woman show su Sophia Loren dell’anno scorso. Questa volta però accanto a me sul palco ci saranno altri due attori italiani: Nicole Cimino e Luca Manganaro – anche loro come me “scappati” oltreoceano – e che interpreteranno rispettivamente Anna Magnani e Vittorio De Sica. Sono contentissima all’idea di questo spettacolo, sarà una celebrazione del cinema neorealista italiano e una riflessione sul cinema di oggi e di allora.

    Quali differenze hai notato con l’Italia?
    Quello che mi affligge dell’Italia è l’inaccessibilità dei provini, sia teatrali che cinematografici, e la poca apertura verso i giovani talenti, in particolare quelli che puntano a quest’arte con impegno. E’ pieno di gente che studia tutto quello che c’è da studiare, e che lavora nei piccoli teatri da anni. Tutte queste persone non vengono mai scoperte. Sei “scoperto” – e è tutto da vedere come, e a quali condizioni – solo da Maria De Filippi.
    Come potrà mai progredire quest’arte fondamentale per l’umanità se si lascia tutto alla gestione di una sola donna di televisione con delle esigenze di ascolti e di vendita di prodotti per casalinghe in tv? Tutto questo ovviamente rientra in un problema più grande. Si è affermata una mentalità pericolosa secondo cui la crescita intellettuale, culturale e spirituale non convengono. E così resta tutto fermo. Nessuno investe né in cultura e tanto meno nello spettacolo. Ovviamente, parlo dello spettacolo di livello e non dell’intrattenimento formattato per vendere detersivi e saponette in tv.
    Però, però, si muovono delle cose, se solo lo capissero…Ho visto che si è sollevata una bella protesta in Italia. Il teatro Valle come la torre Galfa, di recente a Milano, sono due meravigliosi esempi di “resistenza” al vuoto e all’arroganza che hanno seppellito tutte le nostre energie. Sono sicura che porteranno molto lontano. Se non avessi intrapreso questa strada, oggi, sarei sicuramente con le mie colleghe e colleghi al teatro Valle.

    Leggi anche: Talenti in fuga

    in fuga talenti
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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
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Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
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    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
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