Quando c’è solo legna secca

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Dove la legna è ancora un bene primario..in Laos.

di Nok Tao

Dove la legna è ancora un bene primario..in Laos.

Legna secca, legna da ardere:non avrei mai pensato che la legna potesse essere ancora un bene primario, indispensabile, insostituibile! Eppure qui in Laos lo e’ ancora!

Nel corso dei miei viaggi tante volte ho pensato a quanto siamo fortunati ad avere l’acqua nelle nostre case. Ho pensato al rubinetto, a quello stupido e stupendo aggeggio che appena aperta la sua leva leggera ci da acqua, acqua buona, acqua senza dover camminare per ore ed ore!!! Zac, un semplice gesto e la magia e’ fatta; si beve, ci si lava, ci si rinfresca. Altre volte ho pensato all’importanza della luce, la fortuna di poter accendere con un banale interruttore, una lampadina e con lei un intero mondo! Ora qui in questo sperduto altopiano quasi al confine con lo Yunnan cinese, capisco che la legna da ardere e’ ancora l’unico modo per accendere un fuoco su cui far da mangiare, un fuoco su cui cucinare qualcosa di caldo, magari un brodo di erbe e tuberi, ma un cibo caldo visto che qui al calar del sole la temperatura scende vertiginosamente, d’inverno, dai 23 gradi ai 7 o 8!! Le bombole del gas o i fornelli elettrici sono oggetti misteriosi, o peggio, da ‘’ricchi”-

Oggi al mercato della domenica ho visto arrivare da chissa dove un vecchio furgone carico del prezioso combustibile ed e’ stato un vero e proprio assalto, l’assalto per conquistare il diritto di comprare 2 o3 pezzi di tronco con il quale alimentare il fuoco che rende caldi e felici famiglie intere.

La cosa che piu’ mi stupisce in questo altopiano non è la povertà, la miseria, ne ho viste di peggiori, ma la quantità di bambini! Ogni famiglia ne 8, 10, 12, forse di più! Una donna ha un mostriciattolo attaccato al seno. Lei è molto bella nella sua fierezza e dignità e non avra piu’ di 35 anni ed è circondata da bambini. Vorrei capire, cerco di chiederle se sono figli suoi, ma mi accorgo che la mia e’ una domanda sciocca visto che intorno a me, in tutte queste capanne giocano davanti ad ogni ‘’ mamma” tantissimi bambini. Riesco comunque, in un modo o nell’altro a comunicare e capisco che questa ragazza Mohn ha 11 figli!! Avra’ iniziato a mettere al mondo cuccioli sin da quando era bambina visto che a quanto pare ha solo 31 anni e, sono sicuro, le sue gravidanze non finiranno per ora!

Vita difficile, anzi difficilissima nel Laos, uno degli ultimi baluardi del comunismo mondiale, dove ad aprile si terranno nuove elezioni con un solo partito in gara, quello Patet Lao(partito socialista del popolo Laos), Se la vita è difficile per l’uomo comune, diventa un inferno per i Mohn, un’etnia che conta diverse migliaia di persone. In Laos i Mohn hanno la ‘’gravissima” colpa di aver fornito uomini, carne da macello ad uso della CIA durante la guerra in Vietnam. I Mohn, finanziati dagli USA ed illusi dalle promesse che si fanno agli ignoranti, crearono un esercito parallelo ai collaborazionisti conservatori laotiani che si battevano contro il Patet Lao. Con la fine ingloriosa della guerra in Vietnam ed il trionfo dello zio Ho e del comunismo in Indocina, i Mohn si sono ritrovati abbandonati al loro destino ed il ‘’Partito” non ha dimenticato per cui oggi i Mohn sono esclusi da qualsiasi forma di aiuto sociale statale e tantomeno hanno accesso ai fondi della solidarietà internazionale che, copiosi, arrivano in Laos.
Ora questi uomini, queste donne, tutti questi bambini sono sparsi un po’ dappertutto nell’impervio territorio dell’Indocina e per loro il futuro e’ davvero un grosso punto interrogativo.

Cosa faranno, di cosa vivranno questi giovani? Per loro molto poca la legna da ardere, per loro cucinare non e’ possibile se non con quei pochi arbusti che riescono a raccogliere:per loro tanto, tantissimo freddo, oggi come domani.

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