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    Home»"D" come Donna»Marketing islamico: una nuova professione
    "D" come Donna

    Marketing islamico: una nuova professione

    Cinzia FiccoBy Cinzia Ficco20/03/2012Updated:12/03/20153 commenti5 Mins Read
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    marketing-islamico
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     Marketing islamico e certificazioni halal. E la prima ad occuparsene nel Belpaese, è stata Annamaria Tiozzo

    da Tipitosti

    Marketing islamico e certificazioni halal. E la prima ad occuparsene nel Belpaese, è stata Annamaria Tiozzo, 41 anni, padovana, che, dopo essersi laureata in Giurisprudenza, ha cominciato a indirizzare i suoi interessi verso il diritto, la finanza ed il marketing islamici. Oggi, quando è in Italia, Annamaria vive a Chioggia, in provincia di Venezia. “Ma – aggiunge – sono itinerante. Mi divido tra Yemen, Dubai, Malaysia, Turchia. E, appunto, mi occupo di creazione, formulazione, certificazione, marketing e distribuzione di prodotti destinati ad un consumatore islamico. Un lavoro che non ho inventato, ma che per prima ho portato in Italia”.

    Prima Annamaria era titolare di una scuola di preparazione ai concorsi in magistratura.
    Ha cambiato lavoro per due motivi. “Era stata modificata la legge – chiarisce – con l’ istituzione delle scuole obbligatorie per le professioni legali. E poi ho seguito un istinto, un moto verso. Verso cosa, l’ ho scoperto molto tempo dopo”.

    Ci spiega in concreto cosa fa? “Sono una consulente – replica – Sa, c’ e’ un detto che dice: chi sa fare, fa. Chi non sa fare, fa il consulente. Io amo molto prendermi in giro, ma sono anche certa di saper fare il mio lavoro. Mi occupo di marketing islamico e certificazioni religiose, in particolare, halal, islamiche. E la cosa è nata un giorno per caso. Ero arrivata da poche ore nello Yemen. Avevo portato una scatola di cioccolatini ai bimbi di un medico yemenita. La loro mamma imbarazzata non voleva farli mangiare. Poi, ho scoperto che le prescrizioni alimentari islamiche hanno un forte impatto sui consumi e, di conseguenza, sull’ export dei nostri prodotti”

    Chi sono i suoi clienti?

    Sono aziende del settore alimentare, ma anche del settore cosmetico, farmaceutico, dei mangimi. Banche ed assicurazioni, hotel, ristoranti, grande distribuzione organizzata e catering per aerei, uffici di promozione turistica e commerciale, studi di architettura ed ingegneria, aziende produttrici di complementi d’ arredo o di impianti. E ancora, aziende del comparto moda, compagnie telefoniche, aziende italiane ed europee. Insomma, di qualsiasi settore, che vogliono o devono valutare il loro mercato su base etnico – etico – religiosa.

    Cosa le chiedono in particolare?

    Ogni azienda ha le sue necessità. Il lavoro non é mai uguale. Ad alcune aziende offro solo la certificazione. Per altre curo il prodotto o il servizio dalla sua creazione (ideazione o formulazione) al marketing, dalla pubblicità alla ricerca ed al consolidamento di reti distributive. Offriamo anche test di laboratorio, di gradimento a campione, formazione al personale impegnato nella produzione ed a quello a diretto contatto con il cliente. Nell’ ultimo mese ho creato un software per un prodotto bancario sharia complaint e sto seguendo con un gruppo di architetti padovani una gara d’ appalto per edilizia residenziale in un Paese arabo. Non ci si annoia, insomma.

    Con chi lavora?
    La mente della mia azienda sono io. Non per egocentrismo, ma per necessità.

    In che senso?
    Ancora non ho trovato, purtroppo, un mio sostituto. Poi, mi avvalgo di collaboratori, partner e antenne territoriali. Poiché faccio parte di molte commissioni per lo studio di problematiche inerenti il marketing etnico e le certificazioni religiose, ho l’ opportunità di relazionarmi con professionisti molto validi, europei ed arabi.

    Com’è lavorare con persone che hanno una fede ed una cultura differenti?
    Preferisco la domanda: come e’ lavorare con persone che hanno una fede? E’ meraviglioso lavorare con persone coerenti con i propri principi anche nella conduzione degli affari. Qualsiasi sia la loro fede.

    Com’è vista l’intraprendenza di una donna di fede e tradizioni diverse?
    Sono incuriositi. All’inizio molti cercavano di reindirizzare il mio lavoro verso attività ritenute dalla cultura islamica più femminili.

    Tipo?
    L’ insegnamento, la professione medica. La realtà é che le donne hanno molte possibilità di realizzarsi nei Paesi islamici: la separazione dei sessi necessita per definizione di competenze al femminile. Inoltre, le donne in questi Paesi, dovendo dimostrare di più, sono più portate a fare sistema, a supportarsi, a cercare e premiare l’eccellenza.

    E gli uomini? Avrà dovuto combattere con i loro preconcetti!
    Ho avuto all’ inizio dei problemi, derivanti dai pregiudizi relativi alle donne europee che viaggiano da sole. Ma mi sono subito guadagnata il rispetto, e di conseguenza il riconoscimento professionale.

    Sfati qualche luogo comune!
    Gli arabi sono inaffidabili negli affari: falso. Sono coerenti e affidabili, ma bisogna conoscere le loro leggi, nazionali e religiose. Le donne musulmane sono relegate in casa e fanno poca vita sociale. Falso. E poi, sotto il burqa niente: è una leggenda popolare. Occidentale.

    Il suo lavoro durante la cosiddetta primavera araba?
    La primavera araba non ha fermato il mio lavoro. Ne ha, invece, amplificato il senso. Quando tutti mi facevano notare che i ragazzi islamici erano stanchi delle restrizioni imposte dalla religione, io ribadivo che si trattava di una stanchezza diversa. Erano stufi solo di alcune forme di governo. D’ altra parte, avevo vissuto personalmente tutte queste contestazioni nello Yemen già nel 2005. Allora, però, il mondo è stato un po’ distratto. Il tempo mi ha dato ragione. Le cose stanno cambiando.

    Cioè?
    Molti provvedimenti dei nuovi governi riguardano l’introduzione della finanza islamica. E il Marocco scopre in questi mesi il potenziale dei prodotti halal.

    Quali sono le difficoltà più grandi della sua attività?
    La difficoltà più grande è collaborare con persone che hanno una cultura distante dalla nostra. Ma con tanta pazienza, ogni resistenza si supera. Se sono maschi, a volte, è difficile viaggiare insieme, prenotare lo stesso albergo, presentarsi insieme da un cliente, o anche solo prendere un taxi.

    Se sono donne?
    E’ difficile insegnare il rifiuto di qualsiasi invito personale. L’uomo arabo sa essere affascinante. Alcune volte, rischi di non poter più riportare la discussione sul piano lavorativo. Su questo punto sono particolarmente intransigente. C’è un’altra difficoltà.

    <continua>

    Donne Donne halal islam lavoro
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    Cinzia Ficco
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    Pugliese, classe ‘69, laureata in Scienze politiche, giornalista pubblicista, è responsabile del magazine www.tipitosti.it, il blog di chi non molla. Sposata, ha una bambina che si chiama Greta, si diverte a scrivere per lei racconti. Ha pubblicato Josuè e il filo della vita, Il re dalle calze puzzolenti, Tina e la Clessidra, con la casa editrice Edigiò. L’ultimo è Mimosa nel regno di sottosopra, pubblicato da Intermedia.

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    3 commenti

    1. Nicoletta on 02/04/2013 15:29

      Salve Annamaria e Cinzia,
      nonostante l’articolo sia stato pubblicato parecchi mesi fa, l’ho notato solo ora. Vorrei appronfondire ulteriormente questa professione. A chi di voi due posso scrivere?
      grazie in anticipo.
      Nicoletta

      Reply
    2. annamaria on 02/02/2014 20:58

      buongiorno nicoletta, anche io ho visto il suo post a distanza di quasi un anno ! mi scriva se vuole a annamaria@whad-it.com
      cari saluti

      Reply
    3. Debora on 12/11/2015 20:55

      È troppo tArdi per ricevere informazioni in merito? Ho visto che AnnaMaria ha lasciato un’ e-mail. È utilizzabile per delle informAzioni?

      Reply
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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
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    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
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    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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