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    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Cultura»Musica per le nostre orecchie
    Cultura

    Musica per le nostre orecchie

    DolsBy Dols31/01/2012Updated:16/06/2014Nessun commento4 Mins Read
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    Eddie Vedder Vs. Clark Gable
    di Guglielmo Darbo

    (Ci) Piacciono perché non se la tirano, perché da grandi sembrano ancora ragazzi, perché sono sempre gli stessi, perché si vestono senza cura e si tingono i capelli di improbabili colori, perché bevono e fumano sul palco, perché Mike Mcready ha la Fender più sdrucita e sgangherata del rock, sembra quella del compianto Rory Gallagher (e se fosse proprio la sua?), perché non realizzano hits da classifica, perché suonano – anche – per beneficenza, come a Seattle quella sera del 22.10.2003.
    Benaroya Hall, nel giardino di casa i Pearl Jam danno uno dei concerti più belli della loro carriera, seggiole sul palco, suono semiacustico, spazzole sulla batteria, il teatro è una bomboniera e loro un po’ gigioneggiano è vero, ma regalano una via l’altra prelibatezze slow e midtempo. Dopo centinaia di ascolti è il momento di condividerne qualcuna: “Crazy Mary” è una intensa composizione di Victoria Williams, ma la loro versione è più densa di emozioni e ancor più coinvolgente: Eddie Vedder ci narra della ragazza dagli occhi selvaggi, la sua voce è ammaliante, conforta come un te caldo in una sera d’ inverno e rassicura come Clark Gable in territorio indiano e intanto l’organo Hammond di Boon Gaspar fa da contrappunto discreto, poi soffia e cresce e straripa nel veemente assolo finale che avvince ad ogni ascolto.
    L’arpeggio acustico di Stone Gossard introduce la dolente “All or None”, la interpretazione da crooner di Vedder seduce, ma è la solista di McCready a rubare la scena, prima timida e complice, poi via via insinuante e soavemente distorta nel liberatorio assolo che strappa consensi a scena aperta.
    E che dire della dylaniana “Masters of War”: l’odio per i padroni della guerra traspare da ogni nota, sino a coinvolgerci con quel celebre e spietato verso: “e io spero che voi moriate e che la vostra morte venga presto”.
    Attuale oggi, come nel 1965 e, temo, come domani e sempre.
    Il finale è come sempre con “Yellow Ledbetter”: Vedder a raccontare l’ultima storia ancora contro le guerre e Mike McCready a farla di nuovo da padrone dalla prima all’ultima nota; suggestivo l’ultimo minuto dello show, gli altri, seduti, abbandonati gli strumenti, mani in tasca, finalmente rilassati e lui piegato su se stesso a trovare, dita agili sulla tastiera, gli ultimi guizzi sonori tra le ovazioni del pubblico di casa.
    Gli appassionati sanno già come muoversi tra la manciata dei dischi in studio e le centinaia di “live”; chi si è sentito coinvolto si compri oltre a questo “Live at Benaroya Hall” – anche – “Riot Act” (Epic) del 2002.
    Guida all’ascolto: Rory Gallagher: “Rory Gallagher” 1971; Raoul Walsh “Gli implacabili” 1955 con Clark Gable e Jane Russell
    Guglielmo Darbo, avvocato, entra ufficialmente nella musica contemporanea il 10 giugno del 1967 quando, rotto il salvadanaio, acquista Sgt. Pepper’s, Lonely Hearts Club Band; consumato il disco sono nuovamente i Beatles a far volare la sua fantasia adolescente e poi Radio Lussemburgo, ascoltata come un cospiratore, nel silenzio della notte, ad aprirgli nuovi orizzonti: il rock lisergico dei Jefferson Airplane, con la bellissima Grace Slick che sollecita curiosità molto più terrene, Jerri Garcia che smanetta sulla chitarra di Santo & Johnny, con ben diversi risultati e poi Woodstock: due ore d’immagini degli idoli fino ad allora solo ascoltati o letti, il rock jazz inglese che filtra le raffinatezze di Miles Davis, per orecchie meno temprate ed il jazz arrabbiato e trascendente di John Coltrane ed ancora il sublime Bill Evans a ricamar delicatezze trent’anni prima di Keith Jarrett e tutto quanto ha attraversato oltre quarant’anni di vita: da Hendrix -vero Picasso della chitarra elettrica- a Patty Smith, da Van Morrison a Robert Wyatt… e qui il cuore batte a mille… fino a Francesco Guccini, ancora a bordo della sua locomotiva, a De André che si commuove per “gli ultimi”, insomma da una meraviglia all’altra. Sarebbe troppo lungo elencare ciò che ha riempito un’esistenza, rendendola, a volte, perfino felice…

    darbo musica pearl jam
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    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Caterina Della Torre

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    Redattora del sito internet www dols.it

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    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio ha anche scritto la sceneggiatura, spiega: «I personaggi sono nati e si sono sviluppati, per lo più, già con il volto di chi li avrebbe interpretati, il loro corpo, i loro modi. Questo ci ha aiutato molto nello scrivere il film, perché, laddove la sceneggiatura non poteva e non doveva dire, potevamo immaginare un colpo d’occhio, un movimento, un gesto, una espressione che riempissero quel “vuoto”. 

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Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

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    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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