Trasgredire un po’

0

 

Quando non c’ è più complicità e tradire sembra normale.

D.
Buon giorno, dentro di me aleggia perenne una domanda: perchè mi è successo e continuo a volere che mi accada nuovamente? Premessa: sono sposata da più diventi anni, mio marito è stato il primo e l’unico.
Due figli ormai grandi. Ho inziato a sentire il peso della mia mancata esperienza sessuale e relazionale già parecchi anni fa, ma mai avevo messo in atto le mie fantasie. Paura, vergogna, moralità…Vari motivi, tutti validi. Infranti unanno fa con una leggerezza che mi ha lasciata senza fiato. Non mi riconosco più e ne sono felice. Ho tradito due volte di seguito: la prima poco significativa, particolarmente dal punto di vista sessuale. La seconda trasgressiva, coinvolgente, bellissima. Non mi ero ripromessa che fosse l’ultima, ma mi ero im posta di chiarire la mia situazione di coppia, per cercare di rientrare alla normalità. Invece ci sto ricadendo, senza contare che la seconda relazione non è ancora completamente chiusa. E tutto ciò accade con una leggerezza sconcertante. Consapevole dei problemi che porterà con sè, persisto nel mio progetto di prendermi la bellezza di una rapporto amoroso appena iniziato, con tutti gli annessi e connessi. Premetto che mio marito è una persona dolcissima, gli piaccio ancora molto (unico neo un carattere molto chiuso, parla poco e tanto meno risponde alle mie provocazioni) e mi desidera, nostante i miei rifiuti (non mi piace più come fa l’amore, o perlomeno come si approccia all’atto: molto sbrigativo e possono passare mesi prima che mi baci, e quando lo fa sono solo baci di sesso). Ci sarebbero ovviamente ancora mille particolari, ma qui non è possibile esprimerli senza annoiare terribilmente, in quanto sono i soliti problemi. Solo una cosa non i torna, la totale mancanza di senso di colpa e la reiterazione dei tradimenti da parte mia.
Grazie.

R.

Cara lettrice di Dol’s,

mi lascia sconcertata la determinazione apparente con cui ti approcci alle problematiche che ti coinvolgono, dici che non ti torna la mancanza di sensi di colpa e che riprendi a perpetrare il tradimento di tuo marito.

Mi chiedo come sia possibile avere un qualche ripensamento quando la premessa da cui tu parti nell’affrontare gli evidenti scollamenti del tuo rapporto col tuo partner è tanto forte, antica, significativa e motivante da autorizzarti a questa…doppia vita apparentemente appagante.
Scrivi in modo acuto e consapevole, tipico di una persona con un alto livello di coscienza di sè, apparentemente lucida nella trasgressione, ma stupita dalla mancanza di colpevolezza.

Intanto quella mancata esperienza sessuale.. precedente perchè solo ora diviene un così pressante e contingente problema?

Che tipo di complicità c’è tra te ed il tuo partner di vita? Parlate mai della tua insoddisfazione sessuale, della sua inadeguatezza, a tuo dire, con la quale si approccia in modo non piacevole al rapporto con te?

La normalità di cui tu ci parli è anche questo, vivere in due i problemi che nella coppia, con trascorsi lunghi, si presentano vuoi per la caduta del desiderio vuoi per l’abitudine, nel dare per scontato tutto ciò che riguarda l’altro come se ci si conoscesse così bene da non voler lasciarsi più sorprendere.
Il problema importante ora, per meglio capire perchè non senti rimorso al tuo comportamento è l’ indagare il rapporto con il tuo partner, vedere se funziona davvero, se ci sono possibilità di ricreare una sinergia d’amore,insieme aiutandovi.Le tue ricadute sottendono un gioco sottile che ti piace, a cui non intendi rinunciare, come se non ci fosse più felicità possibile all’interno della coppia.Che fare? Il mio consiglio può solo essere quello di parlare, chiarire, raccontare i desideri, le inadeguatezze, far luce su ciò che vuoi e su ciò che si può ancora fare per tentare di risolvere la questione con tuo marito.Sarà duro, difficile, problematico, ma è l’unica strada che ti può suggerire un cammino più sereno e costruttivo.

Solo nell’impossibilità di un’ ulteriore convivenza serena e soddisfacente con il padre dei tuoi figli, potrete, insieme, prendere una decisione definitiva che ti libererà dal senso di colpa o dalla mancanza di questo

===============================

Se vuoi scrivere alla d.ssa Paselli clicca qui

CONDIVIDI

Profilo Autore

Maria Cristina Paselli lifecoach

Specializzata in Scienze d’Azienda, Gestione di Risorse Umane, lavora da tempo nei settori dell’Alta Formazione per Manager, nel Coaching, nella Comunicazione Positiva, Marketing, Creazione di Team Leader, Immagine Personale, Leadership Aziendale e nella Selezione di Personale Hight Level. Collabora con Province e Regioni per Corsi di Avvio e Formazione all’ Imprenditoria . Consulente di Aziende Private ed Enti Pubblici per Attività di Organizzazione, Management, Aggiornamento professionale, Progettazione, Formazione sul Lavoro ed Orientamento. Ha pubblicato testi sulla Formazione, l’Inserimento e il Ricollocamento di donne, adolescenti difficili, adulti e categorie ritenute socialmente deboli. Ha realizzato la sceneggiatura di Performance teatrali al termine di Corsi di Autostima. Ha progettato e diretto Programmi di Prevenzione e Mantenimento del Benessere Psicofisico in Centri di Cura, collaborando con specialisti e terapisti orientali, sia in Veneto che in Toscana.

Lascia un commento


3 − = zero