Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Musica con vista 2025
    • Donne di pace e di guerra
    • Non siamo sole
    • La solitudine dei non amati
    • Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa
    • LADRI E LADRUNCOLI
    • L’amico fedele
    • Almost Real: quasi vero a Torino
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Musica con vista 2025

      By Dols10/06/20250
      Recent

      Musica con vista 2025

      10/06/2025

      Donne di pace e di guerra

      09/06/2025

      Non siamo sole

      09/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Donna e lavoro»Una guida per superare la differenza nelle città
    Donna e lavoro

    Una guida per superare la differenza nelle città

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre15/10/2011Updated:17/06/2014Nessun commento5 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    La geografia per superare le differenze.

    Ne parliamo con  Maria Pia Ercolini, classe ’54, vera romana doc (nonostante  sette anni di precariato nel Veneto).
    Dopo la laurea in lettere a La Sapienza, ha frequentato master e corsi di specializzazione in diverse altre università: Mediatrice per l’orientamento (Sapienza); Geografia (Tor Vergata); Didattica Museale, Mediatrice culturale nei musei, Storia e storiografia multimediale (Roma 3); Didattica assistita dalle nuove tecnologie (Politecnico di Milano). Attualmente stA per conseguire una laurea in Storia e società (Roma 3).
    Da trent’anni insegna Geografia turistica nelle scuole superiori e si occupa in vari modi di questioni di genere.

    Perché e quando hai cominciato a occuparti di differenze di genere?
    Ho iniziato a interessarmi alle questioni di genere con i miei primi viaggi giovanili. Per scelta viaggiavo da sola e conversare con le donne era piacevole e rassicurante. Fare ricerca è anche un modo per entrare nel vivo di un Paese e conoscerne la gente e così ho preso contatti con le organizzazioni femminili locali. Ho realizzato fotoreportage e articoli per riviste settimanali e mensili diverse.
    Negli ultimi anni, invece, mi sono occupata di altri temi: il linguaggio non sessista, il recupero del cognome materno, la didattica di genere…

    Trovi che nel mondo contemporaneo ci sia più attenzione alla parità tra i generi? E alla differenza?
    C’è un’estrema varietà geografica, ovviamente, ma un filo conduttore comune: manca un po’ ovunque la consapevolezza di un errore di sistema.
    La mancata parità è vista più come lotta corporativa che come segno di democrazia incompleta.
    Le maglie della rete si fanno sempre più larghe, ma la gabbia femminile resiste e per le chiavi bisogna ancora rivolgersi agli uomini addetti al controllo; padri, fratelli, mariti, sacerdoti, direttori, politici. Retaggi schiavisti che permeano il nostro quotidiano.
    Recuperare le differenze, annullando le disparità, non è semplice.

    Perché hai scritto la guida di Roma con attenzione ai percorsi femminili?
    Da viaggiatrice e geografa, le guide sono il mio pane quotidiano.
    L’idea di questa guida nasce da un’esperienza didattica.
    La città è conosciuta per i suoi uomini illustri – imperatori, consoli, papi, condottieri e politici – ma sono assenti i segni lasciati dalle sue donne. Donne diverse che hanno fatto la storia senza esibirsi e senza essere viste dagli storici, che quella storia l’hanno invece cancellata.
    Ieri, ma anche oggi.
    A parte qualche recente illuminazione nordeuropea, la presenza femminile ai vertici conserva ovunque la sua eccezionalità. Eppure non c’è alcuna eccezionalità demografica: nei sette miliardi di abitanti, ci sono tre miliardi e mezzo di donne, per lo più invisibili.
    Domani potrà essere diverso soltanto se le giovani generazioni ne percepiscono il difetto strutturale.
    Le percezioni toccano i sensi e una lezione itinerante resta incisa molto più a lungo nella memoria.
    La guida, che dalla scuola è nata, vuole tornare in aula per preparare le classi e portarle con sé, a vivere la città nella sua interezza.
    In questi giorni dal libro stanno nascendo unità didattiche trasversali alle diverse discipline, che pubblichiamo su carta e in rete.

    Cosa differenzia i due generi e cose li accomuna nei percorsi turistici?
    Normalmente le guide indirizzate alle donne limitano la loro attenzione allo shopping e ai locali alla moda, mentre quelle tradizionali si concentrano su aspetti eroici e luoghi sacri e trionfali.
    Qui c’è tutt’altro. Si parla di cultura e di vita quotidiana passate e presenti e in questo ampio lavoro collettivo, abbiamo cercato di utilizzare un linguaggio rispettoso delle differenze di genere, perché la lingua non è un fatto meccanico, ma il veicolo del pensiero che subordina il femminile al maschile.
    Il percorso parte da un luogo fortemente simbolico, la Casa Internazionale delle donne, in via della Lungara, un edificio che per secoli ha rappresentato l’oppressione femminile e ne ha capovolto radicalmente la funzione, facendosi centro della solidarietà e della vivacità culturale femminile. Da reclusorio a spazio aperto: donne coatte ieri, donne libere oggi.
    La guida, condivide con la Casa l’idea di riappropriazione spaziale: itinerari che attraversano secoli e quartieri per restituire visibilità alle donne e smorzare i caratteri rigidamente androcentrici della città, schiacciata da troppi poteri.
    Non cancella Garibaldi, ma lascia spazio ad Anita, tanto per fare un esempio.
    Della Repubblica Romana non dimentica il giovane Mameli, ma si sofferma su Cristina di Belgioioso e sulle altre donne che combatterono e soccorsero.
    Il libro propone, in tre capitoli, una passeggiata lungo la sponda destra del fiume: nel secondo volume, che uscirà a primavera, il percorso si sposterà sulla riva sinistra, per tornare infine alla Casa e chiudere il cerchio.
    Via della Lungara offre molto nel panorama culturale della città: la Villa Farnesina, l’Accademia dei Lincei, l’Orto Botanico, il palazzo e la galleria Corsini, sono luoghi che possono essere letti riequilibrando la presenza dei due generi, interrogandosi su limiti, dimenticanze e pregiudizi in cui la società patriarcale ha avvolto le donne.
    E così il Gianicolo e Trastevere.

    A Roma la tua guida ha avuto una buona accoglienza?
    Sì, sta andando bene e ricevo continue proposte di presentazione in spazi culturali diversi: dalle biblioteche ai musei, dalle sedi associative alle librerie.
    Il che mi fa pensare che ci sia il bisogno condiviso di ritrovare una visibilità femminile diversa.
    In tante ormai crediamo che non sarà la politica, che comunque va spronata, a risollevare la nostra immagine, quanto piuttosto un’emersione culturale collettiva, al di là di ogni schieramento.
    Per questo vorrei che l’iniziativa dei percorsi di genere venisse diffusa in molte altre realtà italiane.

    Pensi sia ripetibile in altre città?
    Sì, certamente. Se per gemmazione, le grandi città e le aree minori più sensibili al turismo si muovessero su questa direttrice, riusciremmo forse a scuotere la logica androcentrica del settore e i tour operator dovrebbero dare finalmente visibilità tanto alla nostra cultura, quanto alla nostra imprenditoria. Firenze, Venezia, Torino, Milano, ma anche la Versilia, il Salento, la Costiera Amalfitana, la Sicilia, tanto per fare alcuni nomi, richiamano flussi consistenti e target diversificati che giustificherebbero tale iniziativa.

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    caterina-torre-hp
    Caterina Della Torre
    • Website
    • LinkedIn

    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

    Related Posts

    Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa

    05/06/2025

    Elvira Caputi Iambrenghi e la conservazione e il restauro dei beni culturali

    23/05/2025

    Francesca Rizzo, imprenditrice di successo a Bali

    16/04/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-20 https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-2025/
    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Post su Instagram 17959636775930644 Post su Instagram 17959636775930644
    Ho visitato di recente la bellissima mostra Un alt Ho visitato di recente la bellissima mostra Un altro sguardo Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa a Villa Panza, (Varese). aperta al pubblico dall’11 aprile al 12 ottobre 2025 che rappresenta l’inaugurazione di un ciclo espositivo dedicato al tema del collezionismo come espressione di un pensiero e strumento di indagine del presen

https://www.dols.it/2025/05/26/un-altro-sguardo-e-gemma-de-angelis-testa/
    Pianocity con Chiara Schmidt Pianocity con Chiara Schmidt
    YUKINORI YANAGI ICARUS 27.03 – 27.07.2025 mostr YUKINORI YANAGI
ICARUS

27.03 – 27.07.2025
mostra in corso – navate
    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK