Siamo Pari! La parola alle Donne

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25 novembre:  Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Intervita sceglie il Cinema per difendere i diritti delle donne

Siamo Pari!  La parola alle Donne

Rassegna Cinematografica dedicata alle Donne

24-25-26 novembre 2011 – Teatro Litta – Milano

 

Inaugurazione con ANTEPRIMA NAZIONALE di Maternity Blues di Fabrizio Cattani

Intervita Onlus, Organizzazione Non Gorvernativa che opera nel Sud del Mondo, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne rinnova l’appuntamento milanese al Teatro Litta dal 24 al 26 novembre con Siamo Pari! La parola alle donne, rassegna cinematografica.

Con i prestigiosi Patrocini del Comune di Milano, della Provincia di Milano e della Regione Lombardia la rassegna è nata in collaborazione con il mensile Nick con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sulla condizione femminile in contesti difficili utilizzando un linguaggio immediato e coinvolgente come quello cinematografico.

La violenza psicologica che subiscono molte donne è ancora più diffusa di quella fisica. In moltissimi paesi le donne sono discriminate, insediate manipolate. Intervita sceglie il cinema per restituire la parola alle donne, perché nessuna dovrebbe mai sentirsi dire: “Stai Zitta, Cretina.”

Al Teatro Litta da giovedì 24 a sabato 26 novembre saranno tre giorni di proiezioni, dibattiti, tavole rotonde e spunti per parlare del ruolo delle donne nella società contemporanea, dal Nord al Sud del mondo. Gianni Canova, esperto e critico di cinema, sarà il Patron d’eccezione della rassegna dando il proprio autorevole contributo alla scelta dei film che comporranno la selezione cinematografica e presentando giovedì 24 novembre la serata inaugurale del festival, insieme alla giornalista e storica testimonial di Intervita Francesca Senette

L’appuntamento con Siamo Pari! avrà infatti inizio nella suggestiva cornice del Teatro Litta giovedì 24 novembre a partire dalle ore 20.00 con la proiezione in anteprima nazionale di Maternity Blues di Fabrizio Cattani alla presenza del regista e del cast. Un esclusivo vernissage con istituzioni e personaggi dello spettacolo segnerà l’inizio ufficiale del festival.

Maternity Blues con Andrea Osvart, Daniele Pecci, Monica Barladeanu e Chiara Martegiani, premiato a Venezia 2011, sezione Controcampo Italiano ed alla 34° edizione del Festival du Film Italien de Villerupt racconta di quattro donne diverse tra loro, ma legate da una colpa comune: l’infanticidio. All’interno di un ospedale psichiatrico giudiziario, trascorrono il loro tempo espiando una condanna che è soprattutto interiore: il senso di colpa per un gesto che ha vanificato le loro esistenze.

Siamo Pari! porta a Milano inediti del cinema internazionale e italiano, in un viaggio attraverso i 5 continenti; in Africa per capire cosa significa lottare contro le mutilazioni femminili, con il potente documentario Africa Rising; in India,con l’esordio del regista italiano Enrico Bisi, che con Pink Gang! racconta la missione della Gulabi Gang, movimento in rosa nato per difendere le donne vittime di soprusi e ingiustizie e in Italia con “Per la mia strada” che racconta storie di donne vere, storie di donne italiane di successo “lontane dai riflettori dei media”, “donne che silenziosamente, senza fare rumore prendono in mano il loro destino e perseguono con coraggio i loro sogni”.

Venerdì 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, inizieranno gli incontri e le proiezioni aperte al pubblico, completamente gratuite. Titolo principale è un grande inedito per l’Italia: Africa Rising di Paula Heredia, potente documentario raffigurante la forza di chi non si arrende, dell’inarrestabile movimento per mettere fine alle mutilazioni genitali femminili. A coinvolgere il pubblico in un’ultima riflessione sul tema della violenza sulle donne la partecipazione di Grace Uwizeye della Fondazione EqualityNow (Nairobi), molto attiva in Africa e promosso del film e della sua diffusione.

Il denso programma della giornata prevede nel pomeriggio la proiezione di Per la mia Strada di Emanuela Giordano, documentario che mostra 8 modelli di donna diversi da quelli normalmente presentati dai Media, otto donne che hanno raggiunto l’eccellenza nelle loro professioni e che rappresentano modelli positivi e stimolanti per i giovani che stanno per compiere scelte di vita e di lavoro importanti, a cui seguirà una Tavola Rotonda in cui rappresentanti del mondo della cultura si confronteranno in un dibattito sulla presenza positiva della donna italiana nella società di oggi.

In Siamo Pari! l’arte visiva interviene in molteplici forme. Sempre venerdì durante l’aperitivo sarà inaugurata la mostra fotografica “La parola alle donne”, che è anche oggetto della campagna di comunicazione. Accanto alle immagini toccanti dei progetti Intervita provenienti da tutto il mondo, saranno esposte le foto dei vincitori del contest promosso da Intervita e Nick, che a partire dalla fine di luglio hanno sollecitato giovani fotografi e nuovi talenti a “tradurre in immagini la propria visione della forza vitale delle donne”. Ai fotografi è stato chiesto di interpretare liberamente il tema, scegliendo la società contemporanea come cornice in cui è possibile scorgere la naturale espressione della libertà femminile, sia l’evidente disparità dei diritti di genere.

L’ultimo giorno della rassegna affronterà il tema Altri Mondi. Nel 2011 protagonista è l’India, un Paese ricco di spiritualità e contraddizioni in cui povertà e iper sviluppo economico convivono in continua compartecipazione. In un paese dove per molti è difficile persino soddisfare bisogni primari, si è sviluppata una delle più fiorenti, ricche e piene di eccessi industrie cinematografiche: Bollywood.

Nel pomeriggio verrà proiettato Pink Gang! del giovane regista italiano Enrico Bisi, che racconta la missione della Gulabi Gang (Pink Gang), nata in India per difendere le donne vittime di soprusi e ingiustizie, attraverso la storia personale della sua fondatrice SampatPal. A seguire la tavola rotonda. Intervita, presente in India con molti progetti da oltre 11 anni contribuirà al dibattito con una propria rappresentante Indiana per dare un’esperienza diretta di cosa significa vivere negli Slum, le baraccopoli indiane e quali siano oggi per le donne le possibilità di sviluppo e realizzazione in un paese dove essere donna è ancora oggi considerato uno svantaggio.

Siamo Pari! si chiuderà sabato 26 novembre con il Premio Intervita, un riconoscimento importante che quest’anno premia Emanuela Piovano, una regista che si è messa in evidenza per il suo ruolo in difesa delle donne.

La Rassegna Cinematografica Siamo Pari! si inserisce nell’omonima Campagna di Sensibilizzazione di Intervita, lanciata nel 2009 a 30 anni dalla Convenzione ONU sull’Eliminazione di Tutte le Forme di Discriminazione delle Donne per combattere la continua discriminazione della Donna e promuovere la Parità di Genere. “Parità di genere” come volontà di promuovere e tutelare i diritti delle donne, ma anche lotta alla violenza domestica e allo sfruttamento sessuale.

L’intero evento sarà aperto al pubblico e totalmente gratuito, ma saranno presenti in loco per tutta la durata della manifestazione gli infopoint Intervita dove sarà possibile effettuare donazioni libere o diventare sostenitori dell’associazione.

Tutti i fondi di Siamo Pari! saranno devoluti al progetto con base in Kenia contro le mutilazioni genitali femminili. Un progetto di prevenzione e cura delle Mutilazioni Genitali Femminili che vedrà la collaborazione di Intervita con due ong locali, la Biafra Muslim Welfare Society, che gestisce la Biafra Medical Clinic, e la Horn of Africa Community BasedHealth Project (HAP).

L’area di intervento sarà Nairobi ed in particolare la zona di Kamukunji, dove si trova Eastleigh, l’area in cui si concentra gran parte della comunità somala keniota (composta di rifugiati e di kenioti di etnia somala) e altre popolazioni del Corno d’Africa che praticano le MGF. Le azioni di progetto si rivolgeranno pertanto a tutti i gruppi etnici, kenioti e non, che continuano a praticare questa usanza. E’ un progetto nuovo e molto importante per Intervita: un programma integrato che comprende una serie di attività di prevenzione volte a sensibilizzare la comunità sui rischi alla salute derivati da questa pratica e una parte di attività di trattamento clinico e psico-sociale delle conseguenze delle MGF nelle donne che le hanno subite.

Il terribile problema delle mutilazioni genitali femminili coinvolge principalmente 28 paesi dell’Africa sub-sahariana. Tali pratiche barbare non sono effettuate per alcun motivo terapeutico e ledono fortemente la salute psichica e fisica di bambine e donne che ne sono sottoposte. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che siano già state sottoposte alla pratica 130 milioni di donne nel mondo, e che 3 milioni di bambine siano a rischio ogni anno. Oggi questa piaga è in aumento in Europa, Australia, Canada e negli Stati Uniti, soprattutto fra gli immigrati provenienti dall’Africa e dall’Asia sud-occidentale.

Il progetto Intervita si concentra nell’area del Kenya, una zona che nell’immaginario collettivo gode di maggior sviluppo economico e libertà rispetto ai Paesi confinanti ma dove si verificano molti problemi sociali che vanno dalla pedofilia, l’abuso dei diritti dei rifugiati, HIV/AIDS e violenza su donne e bambine, come appunto le mutilazioni genitali femminili (MGF). Il progetto nasce con l’obiettivo di rafforzare l’organizzazione di comunità locali per interventi diretti di aiuto e aumentare la consapevolezza dei rischi che queste pratiche comportano, tentando di scardinare le false credenze che sono alla base di queste pratiche incivili.

Sostenere Intervita è semplice: basta accedere al sito www.intervita.it e seguire le indicazioni per donare (tramite versamento postale, bonifico bancario, carta di credito, paypal o RID) oppure chiamare il numero 848 883388.

 

 

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Dols

Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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