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    Home»Pari opportunità»Femminismi»Scrivere con l’inchiostro bianco
    Femminismi

    Scrivere con l’inchiostro bianco

    DolsBy Dols17/11/2018Updated:17/11/2018Nessun commento4 Mins Read
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    scrivere-inchiostro-bianco-cutrugnelli
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    Scrivere con l’inchiostro bianco di Maria Rosa Cutrufelli è un  saggio atipico sulla scrittura femminile, dal sapore antiaccademico. 

    di Loretta Junck

    Non ricordo più dove ho letto che scrivere è un po’ come fare l’uovo. Non lo dico per sminuire l’arte del comporre (anche se, confesso, parole come “composizione” e “comporre” mi hanno sempre fatto pensare all’artificio e forse la grande scrittura ha davvero più a che fare con l’operazione di produrre un uovo – cioè creare un oggetto originale utilizzando il nutrimento che il corpo ha metabolizzato – che con quella meno implicante del comporre, che significa mettere insieme).
    scivere-inchiostrocutrofelliLa metafora dell’uovo mi è tornata in mente leggendo l’agile ma denso saggio di Maria Rosa Cutrufelli ”Scrivere con l’inchiostro bianco”; è un libro originale e personalissimo (“uovo”, quindi, non “composizione”) sulla scrittura femminile, che si avverte nato dopo lunga incubazione dall’apporto di vaste e variegate letture ricordate nelle “Note minime” alla fine dei capitoli. Impossibile citarle tutte, basti dire che ci sono i capisaldi della riflessione femminista del Novecento, a partire da Simone de Beauvoir, ma anche tanti altri autori e autrici, in un ventaglio che va da Omero e Sofocle a Goethe, da Gaspara Stampa a Robert Graves e a Roberto Calasso. Gli inguaribili pedanti forse soffriranno un po’ per la mancanza delle citazioni classiche (quelle puntuali con l’opera l’edizione la pagina) ma in compenso avranno modo di riflettere sulle motivazioni di una scelta che si allontana, anche in ciò, dalle vie già tracciate.

    Si tratta infatti di un saggio atipico, dal sapore antiaccademico, che ben si inserisce nell’elegante collana intitolata I leggendari, diretta da Anna Maria Crispino e pubblicata da Iacobelli. Atipico (e ardito) l’accostamento della rivisitazione dei miti classici e dell’opera poetica di Gaspara Stampa con l’analisi delle “scritture del sé” e con l’excursus sulla letteratura e l’arte afroamericana; argomenti accomunati non solo dalla focalizzazione femminile, ma dalla particolare intensità conferita a ognuno dal fatto che l’autrice, come persona fisica, non solo non si nasconde, non cerca di scomparire, ma è invece sempre presente sulla pagina con una voce ben distinguibile, ed è una voce inconfondibilmente femminile in questo suo “partire da sé”.
    Si intuisce una testa pensante di donna nel valore forte che acquistano, nel testo, l’esperienza personale e la storia di chi scrive, in carne e ossa. Ed è una costellazione di esperienze personali, ma condivise con altre donne, a confermare all’autrice che misurarsi con la scrittura creativa, per le donne che scrivono, è sempre stato e forse continua a essere cosa diversa che per gli scrittori uomini. Perché narrare significa narrarsi, e «narrarsi significa esporsi, mostrarsi agli altri senza veli», ma soprattutto perché per farlo occorre «la capacità di pensarsi come soggetto libero e desiderante, cosa che tradizionalmente alle donne è stata negata». Non lo è più oggi (“forse”, aggiunge Cutrufelli) ma lo è stato fino a ieri e certamente per la generazione cui l’autrice appartiene. Tuttavia è un fatto che le esperienze per i due sessi sono diverse e «se il punto di partenza per uomini e donne non è lo stesso, è probabile che non lo sia nemmeno l’approdo…». Quale possa essere tale approdo, l’autrice dice di non sapere, ma confessa comunque di tentare, come altre scrittrici del nostro tempo, di raccontare una storia non ancora narrata, «cercando sempre qualcosa capace di filtrare le parole e di organizzarle in un ordine e in un senso “altro”».
    Una lettura stimolante, anche per la presenza di una narrazione coinvolgente e di una scrittura scorrevole e limpida, talora sottilmente ironica e autoironica.

    Maria Rosa Cutrufelli è nata a Messina, da padre siciliano e madre fiorentina, ha studiato a Bologna e ora risiede a Roma, ma quando ha dovuto scegliere tra le diverse radici della sua storia famigliare ha optato per l’isola paterna, la Sicilia, perché sente di appartenere al Sud, luogo «che ormai indica una condizione umana più che una posizione geografica».
    Scrivere con l’inchiostro bianco è l’ultimo di una nutrita serie di saggi iniziata negli anni ’70, ma l’autrice si è misurata anche con la narrativa: suoi racconti e romanzi sono stati tradotti in numerose lingue. Tra questi ricordiamo La donna che visse per un sogno (2004), entrato a far parte della cinquina dello Strega e vincitore di numerosi altri premi, La briganta (2005), Complice il dubbio (2006), D’amore e d’odio (2008), I bambini della Ginestra (2012), Il giudice delle donne (2016), tutti editi da Frassinelli.

    Maria Rosa Cutrufelli
    Scrivere con l’inchiostro bianco
    Roma, Iacobelli, 2018
    Pagg. 161
    € 13

    femminismi libro Scrivere con l’inchiostro bianco
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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
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https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
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A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
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E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
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Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
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