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    Home»I video di Dol's»Piccole dols crescono
    I video di Dol's

    Piccole dols crescono

    Filomena TucciBy Filomena Tucci17/10/2014Updated:30/06/20152 commenti4 Mins Read
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    VALERIA CAGNINA
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     Valeria Cagnina il disarmante entusiasmo di una piccola maker!

    16 Ottobre 2014 – Oggi ho visto Valeria al convegno “CodeIT in Rome 2014″, presso lo Spazio Europa della Rappresentanza Europea in Italia, in Via IV Novembre 149, a Roma e mi ha insegnato tanto.

    Il suo discorso a Codeit non faceva una piega!! Valeria voleva creare qualcosa e ha chiesto un supporto, ma ha fatto con le sue mani e la sua testa. Valeria ha solo 13 anni! E mentre nel mondo degli adulti ci scervelliamo a riformare il paese con le leggi e con i referendum, arriviamo alla specializzazione post lauream spesso senza una occupazione stabile, Valeria a soli 13 anni ha già realizzato un piccolo robot. La madre presente in sala è orgogliosa. Il pubblico ammirato.

    Valeria è fresca e essenziale nel suo discorso, ma sembra già molto matura! Le sue parole sono serene e soprattutto senza fronzoli…Valeria è li a Roma nella sala della sede italiana del Parlamento Europeo in jeans e maglietta solo per mostrarci il robottino inventato. Valeria è assolutamente inconsapevole di quello che ha fatto e che molto probabilmente presto inizierà a ricevere delle offerte di lavoro.

    Mi domando allora con il gioco del SE:

    1. se tutta questa forza energia non avesse trovato un luogo in cui esprimersi in Coderdojo, cosa sarebbe successo?
    I CoderDojo sono club gratuiti che collaborano con le scuole ma non si sostituiscono alla scuola, il cui obiettivo è l’insegnamento della programmazione informatica ai più piccoli. CoderDojo è un movimento aperto, libero e totalmente gratuito organizzato in centinaia di club indipendenti sparsi in tutto il mondo. Ogni Dojo organizza le proprie attività senza scopo di lucro, rispettando le indicazioni della Charter internazionale stilata dalla Fondazione Internazionale CoderDojo. Le attività di formazione dei nostri club ruotano intorno al gioco, lo scambio reciproco ed il peer learning, secondo l’unica regola fondamentale di ogni dojo: Be Cool. In Italia sono attivi dal 2012 oltre 40 dojo diffusi su tutto il territorio nazionale (la lista completa dei dojo è disponibile su www.coderdojoitalia.org))

    2) Se non ci fosse stato Arduino, il progetto di Valeria sarebbe rimasto nel cassetto?
    Oggi invece è lì, il robottino intelligente che riconosce gli ostacoli e cambia traiettoria. Su Arduino invenzione di Massimo Banzi già il digital champion Riccardo Luna nel libro “Cambiamo tutto” aveva detto: Arduino è un piccolo computer grande come una carta di crredito che consente di fare progetti e prototipi a basso costo e facilmente e serve a inventare il futuro.

    Mi domando quante ragazze come Valeria ci sono nel nostro Paese la cui creatività è sopita, o peggio imbottigliata nella routine di un programma scolastico obsoleto e più in generale in una cultura di massa consumistica e voyeuristica, in cui conta l’apparire e non l’essere, le forme estetiche e non i contenuti interiori dell’essere umano, l’obbedienza e l’adesione a un pensiero dominante e non l’originalità e ribellione del creare, il guardare passivamente e non il FARE.

    La semplicità e serenità con cui la piccola maker (termine che indica “una persona che fa delle cose e se una cosa non esiste la costruisce”-Riccardo Luna-) Valeria illustra gli step che la hanno condotta al risultato fa quasi sembrare facile per tutti programmare e realizzare un robot…me ne vado quindi con una grande curiosità: e se proprio lo stile rigido e severo degli educatori anziché abituare alle difficoltà e prove avesse invece in qualche modo aumentato la paura dei ragazzi a esporsi e ridotto la propensione al rischio e alla creatività?

    Dobbiamo forse andare alla ricerca di un nuovo paradigma educativo improntato più al coinvolgimento, alla co-progettazione e al pensiero laterale? più al rischio e all’innovazione e meno alla ripetizione/memorizzazione/sintesi? più al lavoro di gruppo e meno allo studio individuale? più alla manualità e meno alle immagini e alla esposizione orale e teorica? Al mattino, prima di Valeria era intervenuta un volto noto dell’innovazione: Flavia Marzano, Presidente Wister e aveva messo il dito proprio su questa ferita aperta: ”la scuola dovrebbe educare alla creatività e alle scienze esatte, allenare alla risoluzione di problemi con il ragionamento anche quando i dati non ci sono, come nei noti “Fermi problems”.

     

     

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    Filomena Tucci

    Policy analist. Segue da oltre 12 anni nel backend Governatori nazionali e locali, mentor di startup tecnologiche e PMI, e' giudice di molte startup competition e ha creato la startup InGreen di monitoraggio ambientale, comunicazione e ingegneria sostenibile. Ha contribuito a vari testi economici sull'innovazione e diretto 3 Master universitari di Marketing intelligence, Cura le Relazioni di Demoskopika ed è responsabile sud di Confinternational.

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    2 commenti

    1. Liliana Monticone on 18/10/2014 16:09

      Grazie Filomena per il tuo bellissimo post.
      Sono la mamma di Valeria. Hai centrato perfettamente il problema quando scrivi che conta “l’obbedienza e l’adesione a un pensiero dominante”. Valeria ha combattuto 3 anni alla scuola media. La realtà in cui viviamo non è certo quella che abbiamo ascoltato al CodeIT.

      Il web è l’uomo nero e non bisogna utilizzarlo e quelle 3 volte all’anno in cui a scuola ci si connetteva… sembrava di essere in Afghanistan durante il disinnesco di un ordigno e non davanti ad una pagina di google.
      Eppure la scuola è dotata di LIM in ogni classe. La mentalità di avversione però non si cambia e non adeguarsi alla massa ha un prezzo molto alto da pagare che non tutti vogliono, o possono permettersi, di pagare.
      Se ti va di sapere della sua tesina che Agnese ha lodato, puoi andare alla pagina Miscellanea del nostro blog, c’è anche il talk di Valeria dove racconta. I professori con il loro ostruzionismo a tappeto, l’hanno completamente ignorata (e ovviamente penalizzata con le uniche armi a loro disposizione).

      Per quanto riguarda il Coderdojo invece è un ambiente educativo, creativo, stimolante, formativo e chi più ne ha più ne metta. Non bastano mille parole a descriverlo.
      Ma perchè, in Italia, queste realtà, devono sempre e solo affidarsi al volontariato?

      http://blog.lilianamonticone.com/category/miscellanea/

      Reply
    2. Pingback: Ho realizzato un robot con Arduino! - Travel Blogger Liliana Monticone

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

https://www.dols.it/2025/04/26/chiamatemi-francesco-il-papa-della-gente/
    Oratorio Filippo Neri a Torino Oratorio Filippo  Neri  a Torino
    Da Picasso a Wothol aTorino https://abbonamentomu Da Picasso  a Wothol aTorino https://abbonamentomusei.it/mostra/forma-e-colore/
    Cherasco Cherasco
    CHERASCO PIEMONTE CHERASCO PIEMONTE
    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

⸻
    Regia di Guido Chiesa Prodotto da Iginio Straffi e Regia di Guido Chiesa
Prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai
Con Micaela Ramazzotti, Edoardo Leo, Gloria Harvey, Andrea Pisani, Anna Bonaiuto
Al cinema dal 17 aprile
https://www.dols.it/2025/04/15/30-notti-con-il-mio-ex/
    https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-mil https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-milano-al-pac-con-body-of-evidence/

E’ la prima ampia mostra personale in Italia dell’artista iraniana; che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura.
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