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    Home»Costume e società»Cultura»Il talento delle donne
    Cultura

    Il talento delle donne

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre25/09/2013Updated:16/06/20142 commenti4 Mins Read
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    talentodonne520di Caterina Della Torre


    Odile Robotti
    come molte donne, pensa di fare troppe troppe cose. Gestisce una società di formazione, Learning Edge, insegna all’università Vita-Salute san Raffaele e si occupa di volontariato attraverso una organizzazione di volontariato, MilanoAltruista e una non-profit, ItaliaAltruista. E come se ciò non fosse abbastanza, ha scritto anche un libro.

    Perchè hai scritto ‘’Il talento delle donne’’? Ci sono altri testi del genere in circolazione.
    L’ho scritto perché avevo qualcosa da dire e ci tenevo a dirlo. Non mi piace particolarmente scrivere, non mi viene facilmente, non avevo assolutamente tempo. Se non ci fosse stato un forte desiderio di aiutare le altre donne, in particolare quelle nelle prime tappe della carriera e quelle che si reputavano non del tutto soddisfatte del proprio percorso professionale, non mi sarei mai imbarcata in questa avventura. Mentre lo scrivevo mi sono chiesta mille volte chi me lo avesse fatto fare….In verità, Caterina, non ci sono altri libri di questo tipo scritti da autrici italiane…negli Stati Uniti ce ne sono tanti, perché lì il genere “manuale di auto-aiuto” è più diffuso. qualcuno è stato tradotto (ma tradurre non vuol dire adattare al contesto). per il resto ci sono tanti libri interessanti, scritti molto bene, da autrici auto9revoli, ma non sono manuali di auto-aiuto. vedi, un manuale di auto aiuto si legge velocemente, non necessariamente dall’inizio alla fine, ma magari cercando quello che ti interessa e ti è utile…e lo puoi leggere anche la sera quando sei stanca.

    A chi è rivolto?
    A me piace pensare che sia rivolto a tutte le donne che lavorano o stanno per iniziare a farlo. In particolare, te lo confesso, io mi sono preoccupata delle più giovani, quelle nei primi anni di vita professionale, perché volevo che evitassero i nostri errori. Però so che ci sono un sacco di donne della mia età, anche donne che hanno avuto successo, che si scontrano ancora con i nostri soliti problemi di genere….

    il talentoChe messaggi veicola?
    Che è possibile adattarsi al mondo del lavoro di tipo maschile senza rinunciare a se stesse e che bisogna farlo perché abbiamo bisogno di tante donne in tutti i ranghi aziendali. Finché ci saranno poche donne leader, la leadership assomiglierà agli uomini più che a noi.

    Cosa pensi tu del talento delle donne? Diverso da quello maschile, ma più comprensivo?
    E quale differenza esiste tra le due leadership, maschile e femminile?
    Che domandona! Parto dalla fine. Sì, ci sono di solito delle differenze tra leadership maschile e femminile. Noi coinvolgiamo di più, ascoltiamo di più, ci mettiamo più emozioni. Gli uomini magari decidono più rapidamente, riescono a essere più freddi. Le differenze individuali contano eccome, quindi sto generalizzando. Ognuno ha i suoi punti forti e, a seconda della situazione, può essere meglio uno stile o l’altro. per me il vero talento delle donne è riuscire a farsi strada in un contesto che spesso riflette ancora le preferenze maschili senza rinunciare a essere se stesse. Avere successo “in terra straniera” non è banale, farlo restando fedeli a se stesse ancora meno.

    E possibile rimanere se stesse rimanendo in un’azienda men oriented?
    Certo. Quando si visita un altro paese, si cerca di adattarsi alla locale cultura per facilitare le relazioni, ma questo non vuol dire rinunciare alla propria identità. Se vai in Giappone, fai l’inchino, se non lo fai sei maleducata e inizi col piede sbagliato. Ma se si è persone “centrate”, si resta se stessi anche facendo cose che appartengono ad altre culture. Quando ci si perde, quando adattarsi diventa snaturarsi, spesso è perché non si avevano le idee chiare in partenza. Nel primo capitolo del libro dico proprio questo: prima di qualsiasi cosa, capisci chi sei e non te lo dimenticare.

    Che apporto conferiscono le donne?
    Le donne portano diversità, anzitutto. Non è poco, avere persone diverse intorno a un tavolo arricchisce la prospettiva. Poi ognuna porta i propri talenti.

    E le nuove generazioni hanno imparato la lezione?
    Le lezioni si imparano sbagliando. Purtroppo, questo è ancora il miglior metodo e le giovani devono commettere i loro errori…però mi dispiace che siano errori che potevano essere evitati facilmente: un po’ di errori fanno crescere, ma le sofferenze inutili non mi piacciono…. Per alcuni errori esiste la vaccinazione e ho provato a metterli nel libro.

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    Caterina Della Torre
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    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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    2 commenti

    1. Francesca Lemmi on 25/09/2013 11:34

      Mi incuriosisce…condivido il fatto che alle donne è richiesto di adattarsi alla cultura aziendale ancora “maschile” e che questo possa essere un primo punto di partenza ma penso che ci debba essere anche un graduale cambiamento di mentalità e di cultura popolare e aziendale, per cui le donne, ancorché mamme, non devono più essere visto come altro o periferiche, bensì come un potenziale di capacità, risorse e prospettive diverse che non possono che contribuire al funzionamento del paese, delle aziende, dell’economia.
      in caso contrario, sebbene dotate di grande disponibilità e impegno, le donne si troveranno sempre a confrontarsi con un mondo a misura di uomo e quindi sordo e cieco alle differenze di genere e ai bisogni familiari.

      Reply
    2. Alessandra Rossi on 25/09/2013 17:37

      Il mondo è donna, o almeno così mi appare nella sua costruzione biologica. La razza umana, nella sua unicità, ha stravolto le leggi della natura in molti versi, compreso lo stravolgere rispetto della sua stessa, intrinseca natura. I “nati dalle donne” troppo spesso ne dimenticano il significato e perpetrano modelli e crimini (gli ultimi due in Italia, nelle scorse 24 ore) contro compagne, madri, sorelle.
      Si, come dice Francesca, le donne si troveranno sempre a confrontarsi con un mondo a misura di uomo. Sino a che non saranno stufe, aggiungo io, speranzosa e belligerante :).

      Reply
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
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A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
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E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

https://www.dols.it/2025/04/26/chiamatemi-francesco-il-papa-della-gente/
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