Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Archivio Sentimentale: la Casa di Famiglia
    • F1 il film
    • ll femminismo inutile
    • Le stagioni della verità
    • Effatà 2
    • Effatà – Hikikomori di Pastori Gloss
    • Puglia e dintorni
    • Tre amiche
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Archivio Sentimentale: la Casa di Famiglia

      By Caterina Della Torre25/06/20250
      Recent

      Archivio Sentimentale: la Casa di Famiglia

      25/06/2025

      F1 il film

      24/06/2025

      Le stagioni della verità

      24/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»"D" come Donna»Alda Merini III – La grande poetessa apre il suo cuore
    "D" come Donna

    Alda Merini III – La grande poetessa apre il suo cuore

    DolsBy Dols27/03/2012Updated:25/06/2014Nessun commento7 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    di Marianna Faraci

    <precedente>

    Ne ‘La pazza della porta accanto’ lei ha affermato che l’epiteto di ‘poetessa d’amore’ non le si addice.

    Avrei voluto esser una grande Messalina, per esempio. Mi sarebbe piaciuto molto nell’immaginario passare da un amore all’altro. Un’eroica Messalina…e invece mi son trovata a fare la bacchettona di chiesa.

    Ma dalle sue liriche traspare il desiderio, nonostante tutto, di continuare ad innamorarsi: di un uomo, delle cose, della vita.

    L’uomo è uno spazio, uno spazio creativo. È un’idea platonica, è un’idea anche di lussuria, di peccato, che però porta alla più alta filosofia, secondo me. Io non riesco ad attraversare la vita o la morte senza passare attraverso il corpo fisico di un uomo, di un maschio, della mia antitesi.

    «Non ho paura della morte/ma ho paura dell’amore» (Aforismi e magie). Amore e morte: un binomio inscindibile in poesia.
    È vero. Perché la morte mette in discussione la vita…Non è come quelli che vengon qui e mi chiedono: «Racconti la sua storia d’amore col portinaio». Eh, no! Devono essere quegli amori prorompenti, universali… quelle deflagrazioni, quei sentimenti che scatenano una guerra interiore, ma anche fuori. Capisce?

    Qual è la sua musa più autentica?

    È Calliope .

    Per Heidegger l’arte è la messa in opera della verità e proprio nella poesia trova la sua essenza…

    …Anche. C’è quasi sempre una verità evangelica e per ‘evangelica’ io intendo lampante, chiara, inconfutabile. Da ‘evangelo’ proprio, non evangelica secondo la chiesa.

    La verità è sempre «poetata»?

    La verità è un canto, un canto di trascendenza che sta nel cuore dell’uomo. È un desiderio dell’aldilà, dell’affermazione, dell’eterno. È un desiderio di espansione, di immortalità. Non è religione, no.

    E nella prigionia del manicomio si può essere illuminati (FOLLIA, in greco, deriva da ‘luce’, ‘folgorazione’) dalla verità della rivelazione, sempre più fusa con il canto?

    No. Lei può diventare matta anche facendo l’idraulico. A un certo punto non… non c’entra niente. È la coercizione che può far impazzire un uomo, la costrizione… il fatto che l’uomo che lei ama non la corrisponda, non prenda in considerazione il suo corpo, la sua luce . E questo è il tradimento, o no? Lei si trova bella, ha dei connotati precisi di sé, ha un’immagine e io ne vedo un’altra. Poi si domanda: “Perché non mi ha vista come io mi credo?”, e questo è il grande errore…

    L’«Uno, nessuno e centomila» pirandelliano, insomma.

    È esatto. Io credo di essere Alda Merini, con certe connotazioni… mi meraviglio che l’altro non mi veda come Alda Merini. E lì sta la grande delusione… e la grande illusione nostra che viene prima della delusione. Deludono una cosa che non c’è, o sbaglio? Non esiste. È l’Alda Merini che si è montata la testa, non è l’altro che la delude. Credo, non so.

    Com’è il Dio di Alda Merini?

    Uhm, un demiurgo qualsiasi, non è un Dio da pregare. È un Dio voluminoso, è un Dio manganelliano, è un Dio che occupa gli spazi, è un Dio che non scopa, è un Dio che ama riposandosi, mentre l’amore è
    fatica e Dio è uno sfaticato secondo me. Cosa dice lei?… È un grande sfaticato. Dio non è solo un concetto, è una realtà dal momento che esisto io ed esiste lei. Non sappiamo da dove siamo venuti, però c’è stato un Dio creatore, non possiamo negarlo. Un incontro di avvenimenti per cui siamo nati e che rimane sempre nell’ambito del mistero.

    Perché «destina l’uomo al dubbio atroce della fede» (Magnificat)?

    È l’uomo che si è destinato al dubbio, perché c’è scritto nella Bibbia che il settimo giorno si riposò, più chiaro di così! Un vero Dio è sempre animato, è sempre un burattino che ride… Questo si è riposato, si è autocontemplato!

    Parliamo della figura di Maria…

    …Maria è stata una grande vittima della bontà del Signore. Alle volte le bontà fanno male, sono meglio i peccatori, sa?

    In Magnificat, uscito in libreria appena un anno fa, lei dice di Maria: «Il dolore le è necessario per entrare nella sapienza divina e per superare con Cristo la radura della sua carne». Lo stesso vale per la madre, donna e poeta Merini?

    Sì, sì. La poetessa vuole avere delle cose che lei non le darebbe mai, o forse neanche la poetessa sa che cosa vuole. E questa è la bellezza della poesia: andare incontro all’ignoranza di se stessi. Moravia dice: «Scrivo per capire ciò che scrivo». In effetti non capiva niente neanche lui!…(ride di gusto). Poi ogni tanto voi fate le tesi e ci spiegate cosa scriviamo, meno male.

    Milano e i Navigli sono i luoghi più amati…

    Sì, ma la Milano che non c’è più, il Naviglio di un tempo. Milano era una famiglia. Pochi abitanti, per cui ci si conosceva un po’ tutti; era un paesotto il Naviglio. I miei figli sono stati tutelati dai vicini, io ero, a mia volta, tutelata. Si usciva con la casa aperta, si dormiva in mutande. A me manca quest’idea della casa-famiglia, si è persa. Quando sono scomparsa in manicomio ho ritrovato, guardi il caso, lo stesso cancello che ho qui. Mi son sentita a casa mia, in un certo senso…

    …E tra le sue opere? Ne predilige qualcuna?

    No, son come dei figli dimenticati. Una madre snaturata. Li abbandono, poi quando trovo che li hanno pubblicati a mia insaputa allora prendo l’avvocato, perché dico: “Lei non doveva toccarmeli!”. È successo. Qualcuno mi ha rubato delle opere, son rimasta male… come mi han rubato i figli . Ne parlavo oggi: della gente che è animata da questo strazio di amore materno. Han proprio bisogno di essere materni? Non possono essere un pochino sterili?

    Forse perché un figlio è la prova più tangibile di un amore…

    Sì, cara, però un figlio non si fa perché l’ami, ma per amarlo. Ecco il Magnificat. Lei crea un figlio perché il figlio ha bisogno di lei, ha bisogno di venire al mondo. E lo dovrà curare e amare finché non se ne andrà.

    Si è ‘madre’ per sempre?

    Certo. Questo è essere madri. Non “quando sarà il bastone della vecchiaia”, alle volte son bastonate… questi bastoni della vecchiaia! (sorride ironica) Però lei continuerà ad amarli, perché li ha fatti visceralmente, con un atto d’amore; perché amava l’uomo con cui ha creato questo figlio, ma non lo ama per sempre: è un uomo provvisorio che le darà un figlio eterno. Questo è il guaio… Ma l’uomo è provvisorio.

    Lei in passato ha affidato, e tutt’ora continua ad affidare, la cura iconografica dei suoi testi ad artisti e pittori…

    … No, veramente si prendono cura loro. Pensano che li abbia abbandonati, ma non è così…

    …affiancando due diversi codici comunicativi. Ma sono i disegni e le fotografie a fungere da didascalia per la sua scrittura o è la poesia a generare ispirazione per le immagini?

    Ho fatto quella fotografia, quel nudo lì , quando han chiuso i manicomi e alcuni dei miei amici pazienti, purtroppo, si sono uccisi e prima si sono denudati. Allora io ho voluto far vedere com’era esemplare la morte… si ripresentavano ignudi alla vita. E ho fatto quello schifo di foto, che poi è stata sfruttata. Nasce da una barzelletta, perché c’era una suora in manicomio, ma è vero, che stava buttando via della spazzatura e a un certo punto rimane col sedere per aria. Passa un pazzo e fa: “Però! Non era un sedere da buttare”… (ride e ride) Non era carne da buttar via, capisce?… Perché, tra l’altro i pazzi erano spassosi… Cosa ne dice? Bella come idea, no? Così nasce quella della Merini buttata al macello…

    Tanto da guadagnarsi la prestigiosa copertina del Time…

    …Tanto da guadagnare molti soldi Grittini, lo scriva pure, perché io non avrei mai pensato che una ridicolaggine avesse successo. Ma in fondo l’ho fatta per divertirmi, non è che io sia stata l’amante di Grittini… Gli dissi: “Facciamo qualcosa, facciamo esplodere la stampa!”. Difatti è esplosa, anche la critica.

    <continua>

    Alda Merini Amore denaro dio
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

    Related Posts

    Archivio Sentimentale: la Casa di Famiglia

    25/06/2025

    F1 il film

    24/06/2025

    Le stagioni della verità

    24/06/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina d Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina della Torre
    Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia ti Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia tid ingrosso presentazione alla libreria Feltrinelli un aulenti
    Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Aros Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Arosio
    Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols. Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols.it
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/ https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/

Appunti di viaggio.

Di Alfredo Centofanti

Bari. La città vecchia è un labirinto di vie che raccontano infinite storie. Inarrestabile è il vociare degli abitanti nel dialetto locale, dei tanti turisti stranieri, dei pellegrini che da secoli vengono qui per venerare San Nicola, amato tanto dai cattolici quanto dagli ortodossi.
    Post su Instagram 18104628619530738 Post su Instagram 18104628619530738
    Le protagoniste di questo bel film sono tre attric Le protagoniste di questo bel film sono tre attrici francesi deliziose, tre donne vere, che non hanno bisogno di chissà quali artifici per essere belle, attraenti e soprattutto insuperabili nel mettersi nei guai.

https://www.dols.it/2025/06/18/tre-amiche/
    Luana Sciamanna è un’avvocata penalista nata a Luana Sciamanna è un’avvocata penalista nata a Genzano di Roma nel 1978 e vive ad Ariccia. È esperta di violenza di genere e relazioni abusive, e collabora con i centri antiviolenza dei Castelli Romani, fornendo consulenza e assistenza legale alle donne vittime di violenza. È anche docente per la Regione Lazio nella formazione degli operatori della rete antiviolenza territoriale, e fondatrice e Presidente dell’associazione di promozione sociale “Crisalide Donne per le Donne”, che si occupa di consapevolezza ed empowerment femminile.

https://www.dols.it/2025/06/17/luana-sciamanna/
    Post su Instagram 17888416860161530 Post su Instagram 17888416860161530
    https://www.dols.it/2025/06/13/tutto-lamore-che-se https://www.dols.it/2025/06/13/tutto-lamore-che-serve/
    Stamattina mi sono svegliato con gli uccellini ch Stamattina  mi sono svegliato con gli uccellini che gorgheggiavano
    https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-20 https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-2025/
    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK