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    Home»Costume e società»Cultura»In Italia si scrive molto ma si legge poco
    Cultura

    In Italia si scrive molto ma si legge poco

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre30/05/2024Updated:30/05/2024Nessun commento5 Mins Read
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    L’editoria in Italia sta attraversando un grande periodo di evoluzione. e di decrescita (come nel resto del mondo). Si scrive tanto, sempre di più ma i lettori diminuiscono. Fiere o non fiere, le librerie chiudono ed i giornalai anche, insieme alle testate che sono in continua diminuzione.. Colpa degli e-book o delle letture da tablet ? O dei cellulari continuamente consultati?

    Abbiamo voluto chiederlo ad una esperta di libri….li recensisce da anni per il suo magazine on line www.danielaedintorni.com

    Daniela Domenici palermitana del ’57 che si definisce siculo-fiorentina perché ha vissuto trentacinque anni in Sicilia e venticinque a Firenze. Da quattro anni vive a Genova dove insegna inglese in un istituto professionale., Ed è madre e nonna. Da più di dieci anni è recensora di libri e di spettacoli teatrali ed è correttrice di bozze.

    Daniela, una palermitana a Genova.? Quale è stato il tuo percorso di vita?

    Ho 66 anni e mezzo, da 8 anni abito a Genova Sestri Ponente, prima ho abitato per 35 anni in Sicilia e per 25 a Firenze, in due diversi periodi per entrambe le città. Sono sposata da 42 anni, ho tre figli e quattro nipoti. Ho iniziato a frequentare la facoltà di Scienze Politiche a Firenze e poi sono passata a Lingue straniere, inglese e russo, corso di studi che ho poi continuato a Catania dove mi sono laureata nel 1996, già madre di tre figli. Sono docente d’inglese in un istituto turistico-alberghiero di Sestri Ponente.

    In Italia si scrive molto ma si legge poco? Perchè? 

    Sinceramente non saprei rispondere a questa domanda ma credo comunque che da quando esistono i cellulari sia drasticamente diminuita la percentuale di chi legge, soprattutto tra gli/le adolescenti che vivono praticamente attaccati/e al loro cellulare, come posso constatare quotidianamente a scuola come docente. Io non faccio testo, sono fuori percentuale perché ho iniziato a leggere da che ho memoria e non ho mai smesso anche perché, per mia scelta, non ho e non vedo la tv da più di 20 anni. Attualmente leggo una media di tre libri alla settimana che poi recensisco.

    Quanti dei libri che recensisci vengono letti?

    Questa è una domanda che dovresti rivolgere agli editori e alle editrici, agli scrittori e alle scrittrici, non ne ho la più pallida idea. So soltanto che le mie recensioni piacciono perché, mi dicono, che riesco a cogliere il messaggio, l’essenza di ogni libro; quindi, in qualche modo, forse, nel loro piccolo, aiutano le vendite ma ignoro fino a che punto.

    Ti dà fastidio leggere libri online?

    Sinceramente ormai mi sono abituata, leggo dal desktop del computer, non dal cellulare, quando è un PDF inviatomi via mail altrimenti dal Kindle di Amazon. Naturalmente preferirei leggere soltanto i cartacei, sono della vecchia guardia che ama il profumo e la consistenza della carta stampata…

    Quanti libri hai letto da quando è cominciata la tua attività ed il tuo sito ?

    E’ un sito che esiste da quasi 13 anni…e credo che le recensioni siano migliaia, ho cominciato a recensire e a pubblicare le mie recensioni quando ancora abitavo in Sicilia quindi una quindicina di anni fa. e lo faccio da sempre gratuitamente, per passione, solo i libri che mi sono piaciuti altrimenti evito per non demolirli con le mie connotazioni negative che farebbero star male autori e autrici, alcuni/e accettano, altri/e si offendono…

    i giovani e le giovani leggono poco eppure al Salone del Libro di Torino del libro ci sono ampi spazi per loro

    È verissimo, ho potuto constatarlo de visu dato che ho trascorso un’intera giornata al Salone lo scorso sabato 11 maggio…gli spazi ci sono, sono anche molto belli e ho incrociato centinaia di ragazzi e ragazze quindi sembrerebbe che leggano da quanti/e ne ho incontrati/e ma, purtroppo, quelli/e a Torino sono soltanto una minoranza…

    Ci consigli un libro, rivolto alle donne e per le donne?

    È una domanda alla quale mi è quasi impossibile rispondere perché in questi anni ho avuto l’onore e il piacere di leggere e recensire centinaia di libri scritti dalle donne per le donne ma anche da alcuni uomini per le donne e poi mi piace sottolineare che esistono case editrici che pubblicano soltanto libri scritti da donne, alcune tra le tante: Morellini, Le Assassine, Iacobelli… ma c’è anche Graphofeel, Arkadia, Golem, Antea, tanto per citarne solo alcune tra le tante con cui collaboro, che pubblicano molte opere di autrici.

    Hai scritto e pubblicato più di una ventina di libri, variegati per tema e modalità. Quali consiglieresti alle nostre lettrici?

    Sì, nel 2010 è cominciata la mia “carriera” di scrittrice che faceva parte del mio DNA, era celata come la lava dell’Etna ed è finalmente venuta alla superficie (abitavo ancora in Sicilia quando ho cominciato…). Ho scritto 6 saggi dedicati alle donne, tre libri di poesie, tre di fiabe (da quando sono diventata nonna…), due di enigmistica, due di spiritualità, uno sul mondo del carcere (in cui sono stata volontaria e docente) e uno sul mondo trans; come vedi è quasi impossibile consigliarne qualcuno, la scelta è molto ampia in base al target delle lettrici.

    Stai tenendo lezioni di lingua russa, un grande amore mai sopito?

    Sì, la lingua russa è la mia seconda lingua di laurea dopo l’inglese e per non dimenticarla, dato che non la parlo quasi mai, ho chiesto a un’associazione onlus di Sestri Ponente se potessi dar vita a un corso di questa lingua, hanno accettato e così un pomeriggio alla settimana faccio la prof di russo. Grande gioia nel constatare, ormai da mesi, quanto grande sia il desiderio d’impararla ma, soprattutto, che non ci sono limiti di età, il mio allievo più giovane ha 15 anni, il più anziano 85; l’unico limite oggettivo è sapere cosa sia una declinazione e purtroppo non tutti/e hanno studiato latino alle medie o alle superiori…

    leggere recensire scrivere
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    Caterina Della Torre
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    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

⸻
    Regia di Guido Chiesa Prodotto da Iginio Straffi e Regia di Guido Chiesa
Prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai
Con Micaela Ramazzotti, Edoardo Leo, Gloria Harvey, Andrea Pisani, Anna Bonaiuto
Al cinema dal 17 aprile
https://www.dols.it/2025/04/15/30-notti-con-il-mio-ex/
    https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-mil https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-milano-al-pac-con-body-of-evidence/

E’ la prima ampia mostra personale in Italia dell’artista iraniana; che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura.
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