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    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Cultura»La Notte del Quinto Giorno
    Cultura

    La Notte del Quinto Giorno

    DolsBy Dols17/09/2023Updated:18/09/2023Nessun commento4 Mins Read
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    quinto giorno
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    di Cosimo Lerario.

    Il dramma richiama una antichissima leggenda barese: quella della Morte Epifania.

    Costei era una seconda Befana, la quale nel corso della stessa nottata in cui l’altra andava in giro a dispensare doni e dolciumi, attendeva invece ad un compito assai più macabro. Quello di  disegnare, con la pece, una croce sulle porte delle case in cui di lì ad un anno sarebbe morto qualcuno dei loro abitanti. La leggenda ricorda altresì che chiunque avesse osato incontrarla mentre vagava nei vicoli di Bari vecchia, sarebbe stato immediatamente decapitato dalla stessa con un colpo di falce.

    Secondo la tradizione la sua vittima più illustre fu il secondo Emiro di Bari, tale Mufarraj ibn Sallam. Si tratta di un personaggio realmente esistito, che si dice osò sfidarla la notte tra 5 e 6 gennaio dell’anno 857 d.C. La cui testa decapitata è tradizionalmente identificata con un volto in pietra ancor oggi visibile in una strada di Barivecchia e noto noto come “Cape du Turche”.

    La Bari Vecchia più vera | Barinedita - Testata giornalistica online

    TRAMA DRAMMATURGICA

    Nella azione scenica si immagina che i due personaggi si incontrino all’interno di una taverna in cui entrambi consumano la cena. 

    Mufarraj si approccia alla Donna molestandola verbalmente. Quindi, tra i due viene avviato un dialogo dai toni prevalentemente aspri e conflittuali, nel corso del quale i due si confrontano su argomenti di carattere sia etico che personale.

    La conversazione viene a cessare quando l’emiro tenta di condurre nei confronti della sua interlocutrice un violento approccio di carattere sessuale; che la Donna, comunque, riesce a respingere per poi uscire dalla taverna.

    L’uomo infuriato a seguito del rifiuto la insegue intenzionato ad ucciderla con la sua scimitarra. Ma sarà, invece, decapitato impietosamente dalla falce della Morte Epifania. 

    CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE DEI PERSONAGGI

    Mufarraj ibn Sallam è un personaggio laido, gretto, superbo, ambizioso. Un “bullo” immaturo e arrogante a cui tutto deve essere dovuto (comprese le attenzioni femminili) in  funzione del preminente ruolo politico che occupa. Sul piano religioso è fondamentalista, per tradizione più che per vocazione. 

    Nel corso della vicenda narrata per la prima volta, tuttavia, si trova di fronte ad una antagonista tutt’altro che domabile, che lo fa precipitare in una grande crisi personale. Ciò in quanto la donna diventa per lui motivo di implacabile attrazione, sia spirituale che sessuale; ma allo stesso tempo costituisce per lui anche motivo di notevole disagio, non possedendo gli strumenti etici e intellettuali con cui affrontarla e tenerle testa. Peraltro, il movente effettivo del suo tentativo di violenza sessuale è, piuttosto, espressione di un suo arrendersi ai propri stessi limiti: quelli stessi che lo rendono incapace a relazionarsi con una donna assolutamente fuori dall’ordinario, quindi diversa da quelle con cui ha avuto abitualmente a che fare. 

    La Morte Epifania è un personaggio misterioso e insondabile, paradigmatico della multiforme complessità della psicologia femminile con tutte le sue poliedriche caratterizzanti sfaccettature, spesso anche contradditorie tra loro. Difatti si mostra, al contempo, sia solare che lunare, dolce e dura, materna e spietata, tenebrosa ed esplicita. In una costante contraddizione, che in realtà è solo apparente.

    Di certo, vive con grande frustrazione la vita che il Fato le ha assegnato di condurre; in modo particolare, l’atroce compito di annunciatrice di lutti che è chiamata ad ottemperare senza averlo potuto scegliere. Il che, per traslato, è quanto si ritrova nella condizione di vita della maggior parte delle donne.

    L’epilogo cruento della vicenda, pertanto, non costituisce soltanto una mera reazione alla violazione della sua identità corporea e spirituale, né tantomeno la pedissequa applicazione di una funzione correlata alla propria mansione. Di fatto quella decapitazione diventa metafora della necessaria volontà di ogni essere femminile di reagire, di riscattarsi, di emendarsi ed emanciparsi dalla propria condizione. A qualunque costo ciò possa avvenire.

    TEMATICHE SVILUPPATE

    Nonostante la collocazione storica altomedievale, i temi ricorrenti nel dramma sono assolutamente attuali. 

    Tra essi: l’arroganza esercitata derivante dal Potere politico e sociale, l’ottusità del fondamentalismo religioso, l’ineluttabilità delle prescrizioni del Fato, la autoreferenzialità di genere associata alla incapacità di realizzare un dialogo paritario tra Uomo e Donna e che più spesso tende a sfociare nel ricorso alla violenza, la condizione di subordinatezza femminile nel non poter disporre pienamente della propria esistenza, l’incombenza inevitabile della Morte nelle vicende terrene.

    Regista ed interprete de la Notte dei quinto giorno scritta da Cosimo Lerario è Cristina Angiuli da dol’s intervisata .

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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

https://www.dols.it/2025/04/26/chiamatemi-francesco-il-papa-della-gente/
    Oratorio Filippo Neri a Torino Oratorio Filippo  Neri  a Torino
    Da Picasso a Wothol aTorino https://abbonamentomu Da Picasso  a Wothol aTorino https://abbonamentomusei.it/mostra/forma-e-colore/
    Cherasco Cherasco
    CHERASCO PIEMONTE CHERASCO PIEMONTE
    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

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