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    Home»Salute e benessere»La pratica yoga: dove, come, quando, quanto
    Salute e benessere

    La pratica yoga: dove, come, quando, quanto

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre17/07/2018Nessun commento5 Mins Read
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    Photo credits: Ulrike Reinhold, Simo Cocco
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    In pochi si soffermano a riflettere sul fatto che lo yoga è una pratica.

    di Erica Pontalti

    Il dizionario Sabatini Coletti ci dice che ciò significa: Svolgimento assiduo di un’attività che fa acquisire esperienza e costituisce il completamento del sapere teorico.
    E anche: Azione attraverso cui qualcosa si concretizza.

    Con grande dispiacere dei pigri cronici, si tratta perciò di fare qualcosa con costanza per concretizzare un risultato. Teoricamente, quindi, fare yoga una volta l’anno non è fare yoga, fare yoga senza nessun approfondimento su storia, filosofia e cultura non è fare yoga, fare yoga senza darsi degli obiettivi concreti non è fare yoga.

    Questo in teoria, appunto, con la benedizione del Sabatini Coletti. Ma chi mi segue da un po’ avrà capito che ho un’indole piuttosto pratica. Quindi ammetto che ci sia un ampio ventaglio di possibilità fra fare lo yoga una tantum e farlo tutti i santi giorni, e tutto sommato fra zero e poco… meglio poco. Naturalmente si raggiungono obiettivi diversi, ma stressarsi per fare yoga non è una buona partenza!

    yoga7Per ottenere tutto questo il passo più importante è decidere che noi siamo importanti, che ci vogliamo prendere cura di noi, e che è possibile operare un cambiamento facendo piccoli passi: il primo passo è proprio questo… non andare avanti con il pilota automatico, ma prenderci la responsabilità di come ci sentiamo.

    Uno dei lati positivi dell’andare a yoga è che si incontrano altre persone che hanno fatto questa stessa scelta di amore verso sé, al netto di quelli che vogliono farti vedere che stanno in equilibrio sul dito mignolo. In questo senso un centro yoga è più indicato di una palestra, ma se l’unico luogo dove si fa yoga sul percorso CasaScuolaBambino1ScuolaBambino2LavoroSpesaSuoceraAperitivo è una palestra in una cantina… va bene lo stesso, dai!

    Un centro yoga solitamente ha un’atmosfera più ovattata, colori più dolci, profumo di incenso e olii essenziali, musica morbida e un tot di gente sorridente che ti chiedi se davvero è solo incenso quello che bruciano. E la cosa incredibile è che quando entri nello spogliatoio le persone ti salutano. In un mondo dove non si saluta più nemmeno la panettiera che si è alzata alle 4 per preparare la pizzetta che tuo figlio si porta a scuola questo è già sconvolgente.

    Questa energia di gruppo è uno degli elementi più importanti della pratica perché è un assaggio di cosa significa sentirsi in comunione con gli altri, cosa che viene difficile mentre si lotta per non farsi scavalcare nella fila quando si compra la suddetta pizzetta!

     

    Che sia un centro yoga o una palestra, però, l’importante è che verifichiate che…
    sia pulito
    ci sia l’attrezzatura da yoga: tappetini in buone condizioni, blocchetti di schiuma o sughero, cinghie, cuscini e coperte; gli accessori sono importanti soprattutto per chi comincia, non sono un premio per chi è già capace di snocciolare qualche mantra in sanscrito
    l’insegnante sia disponibile (basta provare a scambiarci due parole prima o dopo la lezione per capirlo)

    Altro vantaggio di un centro yoga è che solitamente offre diversi tipi di lezione, in modo che possiate provare stili e insegnanti, magari decidendo di volta in volta di cosa avete voglia (e bisogno) quel giorno.

    Non nascondiamoci che a volte aver pagato un mese in anticipo diventerà la motivazione per andare: altro innegabile vantaggio delle lezioni pubbliche!

    La cosa fantastica dello yoga, però, è che imparando le sequenze e gli allineamenti di base (in modo da non farsi male) si può poi praticare anche a casa per conto proprio e questo è l’unico modo per aggirare il famoso “non ho tempo!”. Basta una sequenza di un quarto d’ora tutti i giorni per fare un balzo in avanti nella lunga strada verso l’illuminazione (o verso un corpo senza mal di schiena).

    Perché la vera svolta, spero di non risultare troppo minacciosa, è quando si riesce a praticare molto frequentemente, magari non a lungo, ma spesso: il corpo si attiva, l’energia entra in circolo, la mente trova una parentesi di pace per rigenerarsi. Anche tutti i giorni? Oh yeah!

    Quando vi sentirete pronti, createvi una vostra piccola pratica quotidiana per mantenere i risultati raggiunti e affrontare le giornate in modo del tutto nuovo. Importante, però, che ogni tanto verifichiate con un insegnante quel che fate per essere sicuri di non farvelo venire, il mal di schiena!

    In quest’ottica fare ogni tanto una lezione privata può essere importantissimo, e questo vale anche per chi pratica regolarmente in un centro yoga: per quanto il maestro possa essere attento, una lezione di gruppo non permette di fare lavoro di fino sul singolo allievo e io suggerisco sempre di fare qualche lezione all’inizio del proprio percorso e poi almeno un paio di volte l’anno per verificare le esigenze del nostro fisico, le possibili correzioni della postura eseguibili senza l’intervento di uno specialista e come eseguiamo le posizioni e le sequenze in modo da aumentarne l’efficacia e l’intensità.

    Vi aspetto fra due settimane per scoprire lo Yin yoga e il potere dell’energia femminile (vale anche per i maschietti!)

    Erica Yoga 099Erica Pontalti
    Insegnante certificata a livello internazionale Yoga Alliance 500 con oltre 1000 ore di training in vinyasa flow (dal gentle flow al power), yin yoga e restorative yoga. Dopo 6 anni a Bali (Indonesia) di preparazione e lavoro come insegnante e organizzatrice di training Yoga Alliance per l’abilitazione all’insegnamento è rientrata in Italia dove continua a insegnare con grande passione nello studio di Torino Yoga Union e in workshop e retreat.
    Trovate le review dei suoi allievi e i suoi eventi in programma su www.yogatrail.com

     

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    Caterina Della Torre
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    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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    CHERASCO PIEMONTE CHERASCO PIEMONTE
    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

⸻
    Regia di Guido Chiesa Prodotto da Iginio Straffi e Regia di Guido Chiesa
Prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai
Con Micaela Ramazzotti, Edoardo Leo, Gloria Harvey, Andrea Pisani, Anna Bonaiuto
Al cinema dal 17 aprile
https://www.dols.it/2025/04/15/30-notti-con-il-mio-ex/
    https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-mil https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-milano-al-pac-con-body-of-evidence/

E’ la prima ampia mostra personale in Italia dell’artista iraniana; che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura.
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