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    Home»Costume e società»Attualità»Un genitore muore, se muore sua figlia
    Attualità

    Un genitore muore, se muore sua figlia

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre18/09/2017Nessun commento3 Mins Read
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    Riporto questo breve articolo scritto da Alessio Viola per la Gazzetta del Mezzogiorno in questo periodo in cui si parla frequentemente del caso di Noemi. Rivolto ad entrambi i genitori…

    ” Un genitore muore, se muore sua figlia. È la natura che si distorce nell’orrore, quella che faceva gridare all’ingiustizia somma i poeti, che lanciavano grida contro gli dei invidiosi della gioia degli umani. Un genitore terrebbe una figlia con se ogni attimo, il suo sogno solo quello di vederla dormire come quando aveva un mese, un anno. Fino a che fosse possibile. Vegliarne il sonno, aspettarne i risvegli come un regalo del cielo.

    I genitori in guerra si strappavano la pelle di dosso per i figli, oggi si strappano l’anima lacerandola in un mondo impazzito oltre ogni limite di tollerabilità. E l’ingiustizia del cielo è ancora più orrenda nei modi in cui si manifesta contro genitori attenti, vigili, premurosi. Custodivano ma lasciavano libera una figlia che voleva vivere la sia vita, perché è così che fanno i genitori che amano. Cosa potevano fare se non seguirla colmarla di premure consigli e attenzioni ma allo stesso tempo lasciarla libera di vivere la sua vita? E quando scoprono che un amore malato le ha avvelenato il cuore e la mente cos’altro possono fare oltre a metterla in guardia, tentare di elevare difese, denunciare le violenze del suo persecutore, cui nessuno dovrebbe aggiungere mai più parole come giovane o fidanzatino, attenuanti per il solo fatto di essere pronunciate.

    Non è facile denunciare, mai. In un paesino del basso Salento dove tutti si conoscono ancora di più. Eppure lo hanno fatto, coraggiosamente. Come con coraggio la ragazza scriveva versi sui social che raccontavano delle violenze subite, senza che accadesse nulla.  Messaggi nella bottiglia che naviga nel mare social tra indifferenza sorrisi commenti, senza lasciare una scia visibile di indignazione. Rivolgersi allo Stato, ecco cosa fanno i genitori che amano le proprie figlie. Per incappare nelle lentezze di una magistratura dai tempi offensivamente biblici, di fronte ai quali in tanti, rassegnati, rinunciano a denunciare. Ora sembra che il CSM aprirà un’inchiesta su quella procura minorile. Non accadrà nulla, possiamo essere facili profeti. E l’ondata d’indignazione lascerà presto il posto alla rassegnazione se non all’accorrere morboso di folle guardone oltre l’osceno sui luoghi dei delitti, una mappa che va estendendosi all’infinito. Mille e mille nomi di vittime donne madri sorelle fidanzate ragazze lasciate per terra da maschi incapaci di essere uomini.

    I genitori delle vittime in un angolo schiacciati senza fiato. Cercando di notte quel calore, quella pelle di bambina profumata di vita, quelle mani piccole, quel vivere sicuri che i grandi, i genitori, non avrebbero permesso che mai nulla di male accadesse. Alle notti insonni in cui tutti scoprono una canzone che per magia li fa addormentare. I genitori che perdono un figlio sono ammazzati nel più orrendo dei modi, perché condannati a vivere con quel dolore infinito. Accanto a loro ci sediamo, a voce bassissima ci avviciniamo con i versi più belli di un genitore per un figlio. “May you build a ladder to the star…And climb on every rung…“May your song always be sung. Forever young.” Per sempre giovani, i nostri figli.

     

     

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    Caterina Della Torre
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    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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    Donne di dols

    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

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    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio ha anche scritto la sceneggiatura, spiega: «I personaggi sono nati e si sono sviluppati, per lo più, già con il volto di chi li avrebbe interpretati, il loro corpo, i loro modi. Questo ci ha aiutato molto nello scrivere il film, perché, laddove la sceneggiatura non poteva e non doveva dire, potevamo immaginare un colpo d’occhio, un movimento, un gesto, una espressione che riempissero quel “vuoto”. 

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Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
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L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

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    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
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A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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