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    Home»Costume e società»Attualità»DA LAICA, CHIEDO SCUSA A PADRE PIO
    Attualità

    DA LAICA, CHIEDO SCUSA A PADRE PIO

    Milene MucciBy Milene Mucci11/02/2016Nessun commento4 Mins Read
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    padre-pio-scusaci
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    Figli di una Italia che ha bisogno di mostrarsi in processione dietro a qualcuno che non puo’ negarsi e di stravolgerne il senso di una vita.

    Non so ma credo poche volte nella vita di avere provato un imbarazzo tale come quando ho visto scorrere Padre Pio in quella teca di cristallo in mezzo alla folla .
    Sinceramente la mia posizione è , come sempre, decisamente laica.
    Nel senso che se ho una Fede o no sono decisamente fatti miei e non incide certo su quella che ritengo debba essere la libertà di altri di esprimersi su qualunque materia. La sensazione di cui parlo , quindi, è  , decisamente e strettamente “umana”.
    Anche senza avere avuto confidenza con la storia personale di Padre Pio è notoria la sua terribile idiosincrasia per tutto ciò  che era “romano”, romano inteso come manifestazione di potere e di sfarzo .
    Già tutto quello che si è creato a San Giovanni Rotondo da tempo credo bastasse a sconvolgerne l’immagine ma questa esibizione romana credo abbia davvero superato ogni possibile immaginabile decenza.
    Questo frate burbero da piccola a me faceva un po’ paura.
    Una presenza importante nella mia famiglia, legata a lui per vari e significativi motivi e proprio da quando non era ancora una star e davvero solo in pochi lo conoscevano.
    Ricordo mia nonna che raccontava quando confessava, le sue intemperanze contro certi costumi, il modo asciutto di affrontare temi e persone che non reputava in linea con certi principi.
    Ricordo chiaramente, anche se ero piccola e poco tempo era passato dalla sua morte, che davanti alla allora semplice tomba di granito nero mi sentivo a disagio e pensavo dentro di me se fossi stata davvero buona e corretta al punto tale da non farlo arrabbiare anche se ormai era chiuso li dentro!
    Insomma..vedo sfilare questo piccolo coriaceo frate in mezzo a tutta questa gente che ha bisogno , evidentemente, di segni plaudenti visibili più  che di trovare qualcosa solo nel cuore, probabilmente, e mi vergogno.
    Sinceramente mi vergogno ,per chi ha autorizzato tutto questo  ,per chi l’ha esposto sotto una maschera di silicone a questo spudoratissimo mediatico viaggio.
    Ricordo i racconti sulla sua famiglia, famiglia di piccolo poverissimo paese nel beneventano. Quelli su suo padre, emigrante in America per cercare quel po’ di fortuna che li’ non aveva. Tutti quelli ,poi, delle difficoltà  narrate contro il potere romano, appunto.
    Il racconto che faceva mia nonna di una Messa nella sua prima cappella in cui cacciò quel noto artista del tempo lì  convenuto perche’ “svergognato”….e mi viene da sorridere pensando a cosa avrebbe detto oggi.
    Ricordo la Forza incredibile che ha sempre dato in momenti terribili a chi in lui credeva ciecamente ed io ho amato tantissimo, e solo per questo non finirò mai di ringraziarlo .
    Ma ora, dopo lo scempio già  fatto anni fa del trasporto in una tomba dorata di duemila e piu’ metri quadri, questa orrenda sfilata davvero toglie ogni fiato e credo mostri molto , molto di piu di quello che siamo diventati oggi .
    Bisognosi come nel più  bieco fanatismo medievale di vedere, di toccare, di esibirci.
    Bisognosi di batterci il petto pubblicamente per sentirci migliori salvo poi, in tanti campi,non solo quello religioso e fra le nostre mura , magari fare e pensare ben altro.
    Figli di una Italia che ha bisogno di mostrarsi in processione dietro a qualcuno che non puo’ negarsi e di stravolgerne il senso di una vita.
    Mah…il video della processione prosegue, vedo gente che passa fazzoletti per far toccare quel vetro .
    Mi dispiace per te caro Giuseppe Forgione ora San Pio da Pietralcina.
    Davvero mi dispiace per te e per questa cosa che ti è toccato subire.
    Scusaci tutti , tanti ma anche se fossi solo io a farlo , scusa.
    Scusa, se puoi .

    PADRE PIO
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    Milene Mucci
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    Milene Mucci. Nata il giorno della Befana ad Arezzo vive a Carrara fra le Apuane e il mare . Scrive per Dols ( da anni) , per Exibart e Huffington Post. E' Arteterapeuta e Counselor Professionista formata in Aspic (Scuola Superiore Europea di Counseling Professionale) . Formatrice di Metodo Caviardage per la RdA , conduce laboratori di scrittura e mediazione artistica per la crescita personale, soprattutto in relazione all'empowerment femminile. Sua e' la rubrica su Dols dal titolo "Donne si nasce assertive si diventa" Gia' impegnata in battaglie per i diritti civili con Ignazio Marino e l'Associazione "Luca Coscioni ",è membro della Fondazione "Antonino Caponnetto" ,che si occupa di lotta alle mafie ,cittadinanza attiva , legalita' e Costituzione. Ha due figli ormai adulti ed in giro per il mondo ed un gatto di nome Sheva che le fa da assistente e che , per ora, e' ancora a casa .. :-)

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
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    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
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Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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    Cherasco Cherasco
    CHERASCO PIEMONTE CHERASCO PIEMONTE
    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

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