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    Home»"D" come Donna»Donne che corrono da sole
    "D" come Donna

    Donne che corrono da sole

    Maria Cristina Paselli lifecoachBy Maria Cristina Paselli lifecoach11/11/2011Updated:20/08/20141 commento6 Mins Read
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    Accade ogni giorno che qualche giovane donna o anche signore piuttosto mature si ritrovino a ricominciare da tre una vita in singolo oppure con uno o più figli da curare, per l’abbandono del compagno o la libera scelta di correre…da sole.

    E’ l’ alternativa diffusa ad un’infelicità passiva e frustrante del quotidiano che la parte maschile in alcuni casi “tollera” ed è più disponibile ad accettare per non dover rompere equilibri consolidati e in certo modo acquisiti.
    Nel genere femminile vi è più decisione, minore timore a ricominciare sapendo bene che il più delle volte quando “lui” se ne va, il ruolo femminile dovrà integrarsi con quello maschile in ogni situazione del quotidiano…

    Sono molte le signore che scrivono a DOL’S e raccontano di ex che dopo la separazione si vedono ritornare in pista pronti a riappropriarsi della vita, ma con un improvviso oblio più o meno latente della funzione genitoriale per non parlare della totale sparizione dalle incombenze della famiglia, comunque esistente, anche se non convivente: dalla più banale rottura al grande guasto, con la difficoltà a reperire sia nel piccolo paese che nella grande città, manodopera disponibile e qualificata oltre che affidabile.

    Ecco allora che entrano in gioco le single che dapprima improvvisando poi prendendoci davvero gusto diventano delle brave self women riuscendo a riparare, ristrutturare, decorare come mai avevano nemmeno supposto di essere in grado di fare.
    Proprio in questa quotidianità danno prova di un straordinaria autosufficienza creativa e produttiva che da sempre è stata prerogativa del maschio.
    Nell’immaginario femminile l’uomo capace di “saper fare e saper riparare” ha da sempre rimandato l’idea del compagno “macho” capace di far fronte a tutto, protettore del nido, provvidente e pronto ad affrontare ogni evento, con destrezza e abilità.
    Di fronte all’evaporazione degli “uomini FABER” sono sempre di più le ragazze con la valigetta degli attrezzi accanto al beauty case.

    In quest’ottica rientra l’idea geniale che ha avuto una giovane imprenditrice Simona Salustro che ha aperto un accattivante Store il DECRI, appena inaugurato domenica scorsa, il negozio spazioso e ordinato riserva una bella attenzione alla clientela femminile, facendo trovare al gran numero di signore che entrano nei locali, intere pareti attrezzate e materiali di ogni tipo pensati per incuriosire e soddisfare ogni richiesta di autosufficienza nell’Homeworks femminile.
    Per questo siamo andate a trovarla.

    Incontriamo Simona nel suo studio, è, alta, sportiva, incarnato perfetto, occhi chiari, brillanti e attenti, molto femminile e molto impegnata.
    Gentile e disponibile accetta con piacere di rispondere alle nostre domande:

    Mi pare ovvio chiederle come le è venuta l’idea del DECRI , uno Store particolare e innovativo, con un’ attenzione tanto specifica e riservata al genere femminile?
    L’idea del DECRI’ nasce dall’ attenta analisi che costantemente facciamo sul nostro territorio al fine di valutare concretamente che cosa possiamo offrire ai consumatori. Il momento economico in cui versiamo, ci impone oggi più che mai attenzione e coraggio nel proporre sul mercato idee e prodotti che incontrino le esigenze del cliente in senso assoluto.Negli ultimi tempi il settore dei “fai da te” si è grandemente ampliato e specializzato in direzione “uomo”. Da qui la domanda: ma siamo sicuri che il BRICOLAGE deve essere rivolto unidirezionalmente al maschile? La risposta ci è parsa da subito ovvia. Assolutamente no. La casa, la decorazione e più in generale l’arte di creare/decorare riparare, è per definizione, tinta di rosa.

    Lei pensa quindi che oggi l’Homeworks non sia più solo per gli uomini?
    Il mondo del “fai da te” ha diverse sfaccettature e può’ essere visto da diverse angolazioni. Noi abbiamo scelto “la prospettiva rosa” che, pur non escludendo ovviamente l’offerta tradizionalmente maschile, punta a rivalutare il ruolo della donna all’interno delle mura domestiche , come atavica ed incontrastata regista dell’home menage . Alla donna appartiene la gestione della casa, l’attenzione, la cura ed il rinnovamento costante del focolare domestico ed è proprio per “lei” che abbiamo deciso di plasmare una nuova tipologia di Store .
    Tanti prodotti nuovi, maggiore attenzione ai settori del decoupage, dell’accessoristica, dell’arredo.
    Non a casa DECRI è l’acronimo di decorare, creare, riparare.

    Nel suo DECRI ci sono molti materiali, molti colori e corsie pensate soprattutto per esaltare e potenziare la creatività femminile. Questo, a suo parere, scoraggia la tipologia del cliente maschio che “non deve chiedere mai”, cliente tipico dei centri di Bricolage?
    Assolutamente no. Il settore bricolage al maschile è un must che permane anche nel nostro nuovo format: semplicemente si integra e strizza l’occhio anche all’innovazione ed all’inserimento di reparti che fino ad ora non avevano, a parer nostro, il giusto risalto . Vogliamo rimanere competitivi sul mercato come prezzi e come offerte. Crediamo semplicemente che anche l’innovazione e la costante ricerca di soddisfare tipologie di clienti sempre più ampie, sia oggi la chiave di volta per fare Impresa.

    Lei ovviamente crede e ha investito nel successo della sua Impresa, come hanno risposto le prime clienti di DECRI?
    R. L’apertura dello Store è recentissima e ad oggi non sono in grado di fornire numeri specifici.
    Posso però dire che i feedback sono estremamente positivi. La realtà territoriale nella quale nasce questo primo punto vendita, è fortemente recettiva nei confronti delle novità. Ed ad oggi, la “nostra novità DECRI’” sembra aver riscosso parecchio successo.

    Che cosa pensa, Simona, delle donne single?
    Bella domanda. In quanto facente parte della “categoria”, non posso che elogiare lo stato SINGLE delle donne.
    Da sempre sono convinta che la donna sappia stare da sola.
    Autosufficienza, indipendenza, determinazione credo siano i tre leit-motiv della personalità femminile moderna.
    Essere single Non sempre è facile. Questo è innegabile. Ma ci siamo ormai arrese al fatto che non fa per noi accontentarci ed allora, oggi più che mai, diamo credito alla saggezza popolare per la quale: meglio sole che…!!!!

    Lei sarebbe una potenziale cliente del suo DECRI?
    Lo sono già!!!!

    Grazie tante Simona, a nome di tutta Redazione di DOLS e grandi lodi alla sua fantastica iniziativa DECRI che avrà sicuro successo.
    Grazie a voi. Per me è stato un immenso onore e piacere.

    Simona ci accompagna alla porta dello studio molto luminoso e decisamente arredato con gusto e mentre ci salutiamo, intravediamo su un tavolo posto accanto alla sua scrivania un portatile, il cellulare e un kit di cacciaviti.

    Simona Salustro, imprenditrice già titolare di numerose attività tra cui Cinepark (multisala di Cento) – un punto vendita Brico Center nel parco commerciale White Park di Cento e titolare dell’Hotel Residence White Palace di Cento, già vincitrice del Premio Nazionale Giovani Imprenditori, è stata eletta presidente provinciale del Gruppo Giovani Imprenditori all’unanimità dall’assemblea dei giovani di Ascom Confcommercio Ferrara.

    corrono Donne Donne Simona Salustro sole
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    Maria Cristina Paselli lifecoach
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    Specializzata in Scienze d’Azienda, Gestione di Risorse Umane, lavora da tempo nei settori dell’Alta Formazione per Manager, nel Coaching, nella Comunicazione Positiva, Marketing, Creazione di Team Leader, Immagine Personale, Leadership Aziendale e nella Selezione di Personale Hight Level. Collabora con Province e Regioni per Corsi di Avvio e Formazione all’ Imprenditoria . Consulente di Aziende Private ed Enti Pubblici per Attività di Organizzazione, Management, Aggiornamento professionale, Progettazione, Formazione sul Lavoro ed Orientamento. Ha pubblicato testi sulla Formazione, l’Inserimento e il Ricollocamento di donne, adolescenti difficili, adulti e categorie ritenute socialmente deboli. Ha realizzato la sceneggiatura di Performance teatrali al termine di Corsi di Autostima. Ha progettato e diretto Programmi di Prevenzione e Mantenimento del Benessere Psicofisico in Centri di Cura, collaborando con specialisti e terapisti orientali, sia in Veneto che in Toscana.

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    1 commento

    1. ROSA on 15/11/2011 16:15

      Non ho mai pensato che il bricolage fosse solamente maschile. Sarà perchè conosco tante donne che si son date da fare con il restauro mobili, piccoli lavori di abbellimento casa, ecc. Credo che una modalità innovativa in questi specifici negozi possa essere la consulenza tecnica: è meglio quell’olio o quel prodotto per migliorare la cassapanca dal legno troppo secco. Come posso cambiare la cerniera di un mobile. Come risistemare una parete, quali colori utilizzare per dar luce, ingrandire …. Diciamo che nei brico center dei centri commerciali manca questo rapporto (tipico del vecchio negozio specializzato, che non si trova più)

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

https://www.dols.it/2025/04/26/chiamatemi-francesco-il-papa-della-gente/
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    Cherasco Cherasco
    CHERASCO PIEMONTE CHERASCO PIEMONTE
    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

⸻
    Regia di Guido Chiesa Prodotto da Iginio Straffi e Regia di Guido Chiesa
Prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai
Con Micaela Ramazzotti, Edoardo Leo, Gloria Harvey, Andrea Pisani, Anna Bonaiuto
Al cinema dal 17 aprile
https://www.dols.it/2025/04/15/30-notti-con-il-mio-ex/
    https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-mil https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-milano-al-pac-con-body-of-evidence/

E’ la prima ampia mostra personale in Italia dell’artista iraniana; che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura.
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