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    PSICOLOGIA

    Crisi dei 50 anni – quando i figli sono cresciuti

    Maria Cristina Paselli lifecoachBy Maria Cristina Paselli lifecoach06/11/2011Updated:05/07/2015Nessun commento6 Mins Read
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    Crisi-50anni
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    La mia vita potrebbe definirsi agiata, ma io sono infelice, stressata, disinteressata a tutto ciò che mi circonda. Non riesco a trovare una ragione per vivere bene.

    D.

    Gentile dottoressa,
    la seguo da sempre su dol’s e trovo i suoi scritti approfonditi e accattivanti.
    Mi rivolgo a lei per un problema personale. Sono sposata da 15 anni ed ho una figlia adolescente. La mia vita potrebbe definirsi agiata, ma io sono infelice, stressata, disinteressata a tutto ciò che mi circonda. Non riesco a trovare una ragione per vivere bene. Penserà che sono una viziata signora che non ha di meglio da fare nella vita che lamentarsi. Invece io quando lavoravo ero felice. Poi è arrivata una figlia ed ho dopo poco smesso di lavorare. Senza fare i conti con il mio carattere che ha bisogno sempre di nuove sfide.

    A quasi 50 anni mi ritrovo con una figlia che mi si ribella in continuazione (ha quasi 15 anni), un marito che non amo ed una vita senza senso. Da casalinga benestante.

    Mi aiuti, la prego, ho pensato molte volte di farla finita. Ma non ne ho avuto il coraggio.
    Lucrezia

    R.

    Gentile Lucrezia,
    rispondo subito alla sua mail perché la sua ultima frase mi ha provocato parecchio disagio.

    Come può una persona perdere talmente il coraggio e la forza per modificare ciò che non va nella propria vita fino al punto di pensare ad una conclusione forzata del suo viaggio su questa terra?
    Sono sicura che si tratta di uno sfogo di profonda malinconia, ma deve rimanere solo quello…

    Lei sicuramente sa che ognuno di noi è, in qualche misura, artefice della propria fortuna o della propria insoddisfazione e comunque a molti è spesso chiesto, durante la vita, di rinascere e ripartorirsi a nuove modalità affettive e professionali con forza, determinazione e consapevolezza dei propri errori, limiti ed anche delle proprie valenze, delle energie e degli entusiasmi che caricano gli avvenimenti, possibilmente senza avere eccessiva commiserazione di sè.

    Questo perché la vita non è assolutamente semplice per nessuno anzi per molti è addirittura difficilissima e densa di ostacoli e se alcune scelte che facciamo ci appaiono giuste poi nel momento di crisi diventano piombi da portare appresso.

    La storia che Lei, sinteticamente, ci racconta di sè ritrae una giovane signora che si sposa non prestissimo, mette al mondo una figlia immagino desiderata e decide di abbandonare una professione,un lavoro in cui deve mettersi in gioco, per dedicare tutto il suo tempo alla crescita della bambina e svolgere il ruolo di moglie.

    Fin qui tutto nella norma anzi la scelta di dare sostanza e tempo all’educazione della propria figlia è motivo di orgoglio e di merito per ogni madre che ha la possibilità di farlo e sicuramente sono certa che non tarderà a mostrare i frutti che la vicinanza e l’amore dedicato devono aver prodotto.

    Come ho scritto qualche tempo fa, in risposta ad un’altra amica di dol’s, le madri delle adolescenti vivono spesso l’emancipazione delle figlie come momento di tormento e frustrazione soprattutto quando si accorgono di aver usato gli ultimi quindici, sedici anni della propria esistenza nel duro, impegnativo compito di crescere figlie che improvvisamente non riconoscono, diventano avversarie, ribelli, ipercritiche e in qualche modo indifferenti all’amore profuso loro a piene mani e con grande generosità.

    Occore capire che l’adolescenza è un momento di totale rivoluzione con cambiamenti molto forti sia fisici che psichici inoltre le figure parentali e per la ragazza soprattutto la figura della madre, devono in qualche modo essere distrutte proprio per realizzare la separazione necessaria a consentire loro di divenire persone, identità individuali.

    Nel suo caso, Lucrezia, questa ribellione della figlia può divenire un’occasione anche per la mamma, può essere vissuta come un’ ulteriore opportunità di riorganizzarsi come adulto, genitore e donna con una nuova rivisitazione progettuale nella gestione della propria vita e di quella con un proprio partner.

    Quando ci dice che è infelice, stressata, immagino si riferisca alla routine, all’insoddisfazione derivante dalla poca gratificazione personale dovuta alla mancanza di obiettivi da raggiungere o raggiunti, la figlia chiede indipendenza, il marito è fuori per lavoro, resta la casa, il quotidiano e molta energia e creatività inespresse risultano pietrificate.

    L’autostima necessaria a pianificare ciò che può renderci sereni può essere ridotta in pezzi dall’indifferenza degli altri nei confronti di quelle che pensiamo siano nostre emergenze ed allora ci sentiamo vuoti e privi di motivazione a lottare, per dare nuove svolte e nuove opportunità alla nostra vita.

    Ecco allora che siamo assaliti dall’angoscia, dall’ansia, dalla certezza che non ce la possiamo fare e ci si sente una nullità.

    A questo punto penso sia utile riprendere in mano la situazione con coraggio e sfida ( a lei piace vero?) e riprogrammare la propria vita possibilmente iniziando col parlarne in famiglia, con gli amici e apertamente, senza timori, vergogne, risentimenti, rancori, esprimendo la propria infelicità individuandone le cause e cercando le soluzioni. Si tratta di agire rinunciando all’immobilismo derivato dall’ansia e dallo sconforto.

    A cinquant’anni si può ricominciare alla grande con tanta esperienza in più e tutta la carica di chi vuole dare significato e valore al proprio giorno.

    Ci sono tante attività legate al sociale, si può aiutare chi ha bisogno ed intanto che si dona a qualcuno si lavora su se stessi e sul significato della propria vita, vincendo l’ansia che deriva dall’insoddisfazione di sè e dall’inutilità di una vita senza troppo senso.

    Ci sono molte donne che hanno ricominciato a lavorare quando i figli sono cresciuti ed hanno raggiunto nell’imprenditoria livelli di soddisfazione e prestigio personale altissimi.

    Non si abbatta Lucrezia, raccolga le forze , si concentri su ciò che comunque ha realizzato, sui suoi passati momenti di successo e non pensi di essere arrivata a fine corsa o di avere compiuto solo scelte errate anzi paradossalmente lei può trovarsi ora ad un punto di partenza e di svolta nel quale proprio la coscienza del suo disagio e la certezza di possedere ancora energia e voglia di combattere divengono premesse di nuovi inaspettati scenari di serenità e soddisfazione.

    Se vuoi scrivere alla d.ssa Paselli clicca qui

    Crisi dei 50 anni i figli sono cresciuti
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    Maria Cristina Paselli lifecoach
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    Specializzata in Scienze d’Azienda, Gestione di Risorse Umane, lavora da tempo nei settori dell’Alta Formazione per Manager, nel Coaching, nella Comunicazione Positiva, Marketing, Creazione di Team Leader, Immagine Personale, Leadership Aziendale e nella Selezione di Personale Hight Level. Collabora con Province e Regioni per Corsi di Avvio e Formazione all’ Imprenditoria . Consulente di Aziende Private ed Enti Pubblici per Attività di Organizzazione, Management, Aggiornamento professionale, Progettazione, Formazione sul Lavoro ed Orientamento. Ha pubblicato testi sulla Formazione, l’Inserimento e il Ricollocamento di donne, adolescenti difficili, adulti e categorie ritenute socialmente deboli. Ha realizzato la sceneggiatura di Performance teatrali al termine di Corsi di Autostima. Ha progettato e diretto Programmi di Prevenzione e Mantenimento del Benessere Psicofisico in Centri di Cura, collaborando con specialisti e terapisti orientali, sia in Veneto che in Toscana.

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

https://www.dols.it/2025/04/26/chiamatemi-francesco-il-papa-della-gente/
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    Da Picasso a Wothol aTorino https://abbonamentomu Da Picasso  a Wothol aTorino https://abbonamentomusei.it/mostra/forma-e-colore/
    Cherasco Cherasco
    CHERASCO PIEMONTE CHERASCO PIEMONTE
    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

⸻
    Regia di Guido Chiesa Prodotto da Iginio Straffi e Regia di Guido Chiesa
Prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai
Con Micaela Ramazzotti, Edoardo Leo, Gloria Harvey, Andrea Pisani, Anna Bonaiuto
Al cinema dal 17 aprile
https://www.dols.it/2025/04/15/30-notti-con-il-mio-ex/
    https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-mil https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-milano-al-pac-con-body-of-evidence/

E’ la prima ampia mostra personale in Italia dell’artista iraniana; che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura.
    SKODA AL GAM SKODA AL GAM
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