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    Dol's Magazine
    Home»Vie e disparità»Suffragismo e memoria
    Vie e disparità

    Suffragismo e memoria

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre05/10/2013Nessun commento4 Mins Read
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    Londra.FedericaSbaffo520di Federica Sbaffo

    Il 2013 ha segnato il centenario dalla morte di Emily Davison, suffragetta rimasta uccisa durante una manifestazione di protesta al Derby di Epsom nel 1913, quando venne colpita dal cavallo di re Giorgio V.
    A lei è oggi intitolata una Emily Davison Drive proprio a Epsom, nel Surrey.

    Il movimento per i diritti delle donne si sviluppò in Inghilterra a partire dal diciannovesimo secolo. Già nella seconda metà dell’Ottocento, iniziarono a formarsi i primi gruppi di emancipazione femminile e ad essere pubblicati i primi scritti a favore del diritto di voto alle donne. Fu però soltanto con la seconda rivoluzione industriale che cominciò a svilupparsi un movimento femminista a livello nazionale. I cambiamenti a livello economico ebbero infatti conseguenze significative sul ruolo sociale delle donne, in quanto la crescente industrializzazione le aveva portatoe a svolgere lavori simili a quelli degli uomini e quindi a chiedere uguali diritti. È in questo contesto che nel 1897 fu fondata la National Union of Women’s Suffrage, guidata da Millicent Fawcett, che ottenne però progressi politici molto limitati. I movimenti femministi cominciarono dunque a organizzare azioni più radicali.

    La figura più nota di quel periodo è Emmeline Pankhurst (Manchester, 15 luglio 1858 – Londra, 14 giugno 1928), leader del movimento suffragista inglese. Pankhurst fondò la Women’s Franchise League, attiva dal 1889 al 1890, e in seguito la Women’s Social and Political Union, attiva dal 1903 al 1917.
    Figura controversa, soprattutto a causa dei metodi radicali adottati dalla WSPU (discorsi, manifestazioni, interruzione di riunioni di partito, ma anche danni alla proprietà, incendi dolosi, sciopero della fame; le azioni organizzate dalla WSPU portanono per sette volte all’arresto della leader), Emmeline ebbe comunque un ruolo di primissimo piano nella lotta per i diritti delle donne. Il movimento delle suffragette da lei guidato aveva come obiettivo il raggiungimento di una parità economica («equal pay for equal work») e politica («votes for women»).

    logo.suffragette400La repressione, nei primi anni del ventesimo secolo, fu durissima; di fronte all’indifferenza dei principali partiti politici, le suffragette vennero arrestate e subirono in carcere un trattamento spesso inumano (violenza fisica, alimentazione forzata), di cui Emily Pankhurst fu soltanto una fra le molte vittime.
    Durante la prima guerra mondiale, mentre gran parte degli uomini era impiegata al fronte, le donne assunsero molti dei tradizionali ruoli maschili, e questo favorì ulteriormente il cambiamento in atto nella società. La guerra causò anche una spaccatura nel movimento delle suffragette inglesi, con Emmeline, Christabel Pankhurst e la loro WSPU, disponibili a sospendere temporaneamente la campagna per la durata della guerra, mentre le suffragette più radicali, rappresentate da Sylvia Pankhurst, con il Women’s Suffrage Federation, continuarono la lotta anche negli anni della guerra.

    La WSPU si dissolse nel novembre 1917, quando fu fondato il Women’s Party, che riprese la campagna per i diritti delle donne. In questi anni, Emily Pankhurst visse al numero 55 di Clarendon Road, dove oggi una targa ricorda lei e sua figlia Christabel.
    Dopo anni di lotta, le suffragette ottennero finalmente il cambiamento giuridico tanto atteso. Nel 1918 venne approvato il Representation of the People Act, che estese il diritto di voto a quasi tutti i cittadini maschi e incluse per la prima volta alcune donne. Nel 1928 venne approvato un successivo Representation of the People Act, che estese il diritto di voto a tutte le donne sopra i ventun’anni.

    Emily Pankhurst morì il 14 giugno 1928. Il 6 marzo 1930 il primo ministro Stanley Baldwin inaugurò una statua a lei intitolata nei Victoria Tower Gardens, lungo il Tamigi.
    Diverse strade inglesi la ricordano fra cui Pankhurst Close, nella parte sud di Londra, e Pankhurst Avenue, nella sezione orientale della città. Una Pankhurst Avenue è presente a Brighton, nel sud dell’Inghilterra. Pankhurst Road è rintracciabile a Walton-on-Thames, Hoo, Bootle e Beaumont Leys. È inoltre possibile trovare una Pankhurst Close a Blackburn, Exmouth, Hounslow e Bexhill. Pankhurst Drive è presente a Bracknell.
    L’azione delle suffragette è celebrata a Londra dal Suffragette Fellowship memorial, inaugurato nel 1970 da Lillian Lenton nei Christchurch Gardens. L’iscrizione recita: «Questo tributo è eretto dall’associazione delle suffragette per commemorare il coraggio e la perseveranza di tutti quegli uomini e quelle donne che nella lunga lotta per il diritto alle voto per le donne hanno affrontato la derisione, l’opposizione e l’ostracismo, spesso sopportando violenza e sofferenza».
    Il 22 agosto 2011 è stato inaugurato a Mile End, East London, un altro monumento in onore delle suffragette. Una sagoma di acciaio, intitolata “Votes for Women”, ricorda Sylvia Pankhurst (1882-1960), figlia di Emmeline e suffragetta.

    Emmeline e Sylvia Pankhurst suffragette
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    Caterina Della Torre
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    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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    CHERASCO PIEMONTE CHERASCO PIEMONTE
    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

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    Regia di Guido Chiesa Prodotto da Iginio Straffi e Regia di Guido Chiesa
Prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai
Con Micaela Ramazzotti, Edoardo Leo, Gloria Harvey, Andrea Pisani, Anna Bonaiuto
Al cinema dal 17 aprile
https://www.dols.it/2025/04/15/30-notti-con-il-mio-ex/
    https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-mil https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-milano-al-pac-con-body-of-evidence/

E’ la prima ampia mostra personale in Italia dell’artista iraniana; che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura.
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