Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Essere immigrati: il lutto invisibile dell’identità spezzata
    • Generazione romantica
    • Scomode verità
    • Highest 2 Lowest 
    • La trama fenicia recensione di Erica Arosio
    • Un altro sguardo e Gemma De Angelis Testa
    • Nutrirsi è anche comunicare
    • Il superpotere della gentilezza
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Essere immigrati: il lutto invisibile dell’identità spezzata

      By Nurgül COKGEZİCİ31/05/20250
      Recent

      Essere immigrati: il lutto invisibile dell’identità spezzata

      31/05/2025

      Generazione romantica

      30/05/2025

      Scomode verità

      29/05/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Cultura»Ma perchè ti ho comprato?
    Cultura

    Ma perchè ti ho comprato?

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre30/09/2013Updated:16/06/2014Nessun commento6 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    corda520di  Caterina Della Torre

    Mauro Corda, un pubblicitario, un uomo, milanese con grandi passioni e grandi idee, scive un libro , ”Ma perchè ti ho comprato” che analizza in modo ironico e semiserio i comportamemti d’acquisto. E tra questi indaga anche il  perchè viene utilizzata in modo che a molti sembra improprio, il corpo dela donna.

    Perché hai scritto ‘’Ma perché ti ho comprato’’? E’ rivolto alle donne o a un pubblico generico?
    Il motivo per il quale ho messo su carta un po’ di pensieri già un paio di anni fa (sono restio a dire “ho scritto un libro”) è per fare chiarezza soprattutto nella mia mente. Poi siccome mi divertivo a scriverlo è diventato un libro. Si tratta di un manuale di istruzioni per come maneggiare la pubblicità. Semplicemente ho fotografato quello che io vedo e riesco a vedere a causa del mio lavoro, osservando attentamente la pubblicità che ci circonda. “Ma perché ti ho comprato?” non è al femminile, è generico e potabile, cioè scritto con un linguaggio non tecnico. E’ in cantiere una pubblicazione che tratta l’argomento solo al femminile che sarà pronto verso fine anno, per ora è un seminario itinerante per l’Italia. Si chiama Pink Passion.
    Soprattutto perché hai usato quel titolo che può essere equivocato da chi lo acquista per leggerlo?
    Spero che il sottotitolo fughi ogni dubbio, si tratta di un manuale di pronto soccorso per consumatori. Abbiamo rappresentato un oggetto assolutamente inutile sulla vignetta della copertina Un martello banana proprio per arrivare ad una specifica domanda che vorrebbe essere una sorta di momento di identificazione, riferita a quando ti capita in mano qualcosa che hai acquistato e mai utilizzato davvero. Ma perché ti ho comprato? Chissà quante volte è capitato anche a Te.

     Cosa vuoi dimostrare nel tuo libro? E’ contro lo stato attuale della pubblicità che vuol razionalizzare le emozioni?
    La pubblicità sfrutta le nostre emozioni più recondite e crea nuove sfumature a fini di lucro. Non credo si ponga il problema di razionalizzarle, le cavalca per ottenere dei risultati. Il pubblicitario non è un buon samaritano, fa delle cose perché lo pagano. Considerare gli effetti collaterali, o addirittura sfruttare gli effetti collaterali anche gravi è una questione morale che risiede nella coscienza di chi imposta una campagna di comunicazione, che è a monte della pagina pubblicitaria, nasce nella mente del marketer che trasmette le intenzioni al pubblicitario. Molto spesso sono la stessa persona ma in due momenti diversi della propria professione. Non tralascerei il fatto abbastanza consueto di un committente che ha idee molto chiare sul da farsi e impone al pubblicitario una linea eticamente discutibile. Capita spesso. Assecondarlo per danaro fa parte del gioco.

    cordamauroMolti tuoi colleghi dicono che la pubblicità asseconda chi la vede, non inventando niente ma amplificando il messaggio. Sei d’accordo?
    In un certo senso credo di si, la pubblicità lavora per creare un mondo parallelo dal quale siamo attratti per innumerevoli motivi, inesorabilmente diventa reale e addirittura amplificato da atteggiamenti emulativi

    E quindi la pubblicità sessista sarebbe sono un’’proseguo’’ delle emozioni del target pubblicitario? Sia maschile che femminile?
    Io credo che si debba fare un bel distinguo, Che cosa si intende per pubblicità sessista? Oggi si dice di tutto e di più. Andando un po’ controcorrente credo che il sesso esposto esplicitamente non sia così grave come far credere che le rughe siano una malattia. Un bel seno anche fuori luogo è esplicito, sei in grado di giudicarlo da solo che è cattivo gusto o poca fantasia, la manipolazione subliminale che ti porta a provare disagio sociale o senso di colpa per questa o quella particolare tua debolezza, è molto più invasivo e soprattutto subdolo, non si vede. Si subisce. La pubblicità lavora molto bene su chi ha le barriere anche solo temporaneamente abbassate.

    La pubblicità non insegna niente, ma può confermare delle idee e rafforzarle. Ci parli del tuo progetto Pink Passion? E dei work shop che vorresti tenere?
    La pubblicità insegna quello che tu vuoi ti venga insegnato: Il progetto Pink Passion oramai è una realtà, e mi diverte molto anche se tocca argomenti a volte anche molto caldi. PinK passion nasce come seminario per far aprire gli occhi alla gente in modo trasversale. Proprio perché a volte ci si lascia “abbindolare” ho pensato ad un’azione di sensibilizzazione itinerante svolta con l’aiuto di associazioni sensibili, commissioni di pari opportunità e imprenditori che ospitano la nostra azione. Uno strumento per arrivare a 50 /60 persone per volta, un’ora e mezza di intrattenimento multimediale e far scoprire un mondo che frequentiamo tutti i giorni ma che non conosciamo affatto. Abbiamo toccato diverse regioni d’Italia e stiamo proseguendo la pianificazione, entro la fine dell’anno abbiamo in programma Gorizia Trieste un paio di date a Udine e Pordenone, abbiamo toccato la Toscana e siamo in trattativa con altre regioni, spero che anche attraverso Dol’s si riesca a fare azione divulgativa. Io sono a disposizione per qualsiasi informazione e contatto.

    La pubblicità sessista è un boomerang per l’azienda? O per i pubblicitario che la firma?
    Ne per l’uno ne per l’altro, la gente si scorda facilmente delle malefatte dei governati figurati della pubblicità. Esistono tecniche di marketing che creano appositamente situazioni di controversia in modo da essere molto presenti sulla stampa a costi irrilevanti rispetto ad una pianificazione pubblicitaria con lo stesso risultato di interesse. In Italia abbiamo qualche “ buon” esempio di praticanti questa tecnica.

    Nella prefazione del tuo libro, scritta da Elio Fiorucci, dice che pensa di essere stato il primo ad aver capito l’importanza dell’acquisto emozionale. E’ valido tutt’oggi oppure conta maggiormente il bombardamento pubblicitario mediatico? O assedio come lo definisci tu stesso.
    Io credo che Elio Fiorucci abbia agito “di pancia”, anzi ne sono sicuro. Il suo grande amore per la novità lo ha portato a mettere nei suoi negozi oggetti e atmosfere provenienti dai suoi viaggi, divenute storia. Oggi abbiamo sotto gli occhi multinazionali che studiando a tavolino persino le frasi di benvenuto dei loro commessi per ottenere lo stesso risultato che Elio ottenne nei suoi Negozi.

    In quanto all’assedio pubblicitario ti dirò che secondo me da una parte crea cecità da neve e dall’altra è lì apposta per fare in modo che sia talmente abitudinario vedere o sentire uno spot tormentone che abbassiamo le barrire e prima o poi andiamo a vedere se è vero che si può telefonare gratis a zero euro o a scoprire se il Saccoccio è commestibile. La verità è che nel mondo è diventato tutto molto più vicino molto più breve e molto più difficile. Questo non significa che tutto sia ammesso, anzi, abbiamo fior di creativi che fanno cose bellissime senza ledere la coscienza di nessuno. Ma un pensiero raffinato, frutto di uno studio approfondito del target, costa. La strada più breve costa sempre molto meno. La vera discriminante si chiama intenzione. L’intenzione di varcare volutamente la soglia del lecito o dell’etico implica una strategia a monte. Varcarla perché non si hanno idee oltre ad esporre un bel culo femminile è semplicemente pochezza. Non credi?

    Donne Donne pubblicità sessista
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    caterina-torre-hp
    Caterina Della Torre
    • Website
    • LinkedIn

    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

    Related Posts

    Generazione romantica

    30/05/2025

    Scomode verità

    29/05/2025

    Highest 2 Lowest 

    26/05/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Post su Instagram 17959636775930644 Post su Instagram 17959636775930644
    Ho visitato di recente la bellissima mostra Un alt Ho visitato di recente la bellissima mostra Un altro sguardo Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa a Villa Panza, (Varese). aperta al pubblico dall’11 aprile al 12 ottobre 2025 che rappresenta l’inaugurazione di un ciclo espositivo dedicato al tema del collezionismo come espressione di un pensiero e strumento di indagine del presen

https://www.dols.it/2025/05/26/un-altro-sguardo-e-gemma-de-angelis-testa/
    Pianocity con Chiara Schmidt Pianocity con Chiara Schmidt
    YUKINORI YANAGI ICARUS 27.03 – 27.07.2025 mostr YUKINORI YANAGI
ICARUS

27.03 – 27.07.2025
mostra in corso – navate
    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio ha anche scritto la sceneggiatura, spiega: «I personaggi sono nati e si sono sviluppati, per lo più, già con il volto di chi li avrebbe interpretati, il loro corpo, i loro modi. Questo ci ha aiutato molto nello scrivere il film, perché, laddove la sceneggiatura non poteva e non doveva dire, potevamo immaginare un colpo d’occhio, un movimento, un gesto, una espressione che riempissero quel “vuoto”. 

https://www.dols.it/2025/05/20/lisola-degli-idealisti/
    È il tempo delle rose È il tempo delle rose
    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK